Guido “Giamolo” Tessari, ricordo indelebile

Guido “Giamolo” Tessari, ricordo indelebile

di Cesare Pivotto

Poteva sembrare un’iniziativa nata a caldo, sull’onda del sentimento per l’improvvisa scomparsa di Guido, quel Memorial che dopo sei mesi esatti dalla sua ‘partenza’ ne aveva ricordato la figura e consolidato la memoria.

Un anno fa la seconda edizione, allargata a quattro squadre, testimoniava qualcosa di più solido di un’emozione momentanea, una voglia intensa e vera di continuare a farlo vivere insieme e in mezzo ad amici, compagni di squadra ed avversari sul campo, tutti comunque amici.

giamolo2013_img_1477Così si è arrivati, quasi naturalmente, a giocare anche la terza edizione di questo Memorial che, di volta in volta, rivive di luce propria, capace di proporre la freschezza dell’amicizia ed un entusiasmo adolescenziale in questi “ragazzi” stagionati da qualche decennio in più.

La formula è ancora quella del torneo a quattro squadre (anche se all’ultimo l’annunciata selezione lombarda, milanese e varesina, ha dato forfait, sostituita nel tabellone da un secondo team asiaghese), per riempire un pomeriggio di sabato da concludere poi tutti assieme, a far festa, in convivialità ed allegria sotto il tendone dell’Oktober Ghel Fest.

giamolo2013_img_1120Lo spirito è della massima sportività ma tutti vanno in campo per vincere, strizzando tutte le proprie energie per la vittoria, ma sempre col sorriso sulle labbra.

Nel minuto di raccoglimento e durante l’inno nazionale la presenza di Guido è palpabile, concreta, ricordata anche da quella sua maglia n. 10 degli Old Bears griffata con l’inequivocabile Jiamolo e da quella gigantografia che catalizza.

Sul campo gli Old Bears Asiago battono l’Amatori Asiago 9/5 e il Fassa regola 5/1 l’Alleghe; la finalina per il terzo posto ha visto prevalere il Fassa 5/1, mentre la vittoria del torneo è andata agli Old Bears Asiago di misura, 5/4, sul Fassa.

dsc_6798Ma i risultati contano poco e sembrano subito essere dimenticati: tutti in campo ad abbracciarsi ed a fare foto.

Un piccolo ricordo per tutti e, a squadre schierate sul ghiaccio, un mazzo di fiori per la mamma Lina e la moglie Ida in una cornice festosa ma con un pizzico di commozione; poi la consegna delle coppe alle quattro rappresentative il passaggio negli spogliatoi prima di darsi appuntamento a mangiare ed a far festa tutti insieme a Gallio.

Nessun dubbio sul futuro: appuntamento all’anno prossimo per la quarta edizione.

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