Anche la Central Division, nonostante la nomenclatura invariata, è stata sottoposta a una mutazione profonda rispetto allo scorso anno, secondo quella che è la rivoluzione delle division NHL. Abbandonano la division i Columbus Blue Jackets (Metropolitan) e i Detroit Red Wings (Atlantic), mentre a Blackhawks, Predators e Blues si aggiungono i Colorado Avalanches, i Minnesota Wild (provenienti dalla NorthWest Division), i Dallas Stars (dalla Pacific) e i Winnipeg Jets (dalla Southeast).
Chicago Blackhawks
Chi parte con tutti i favori dei pronostici sono i Blackhawks, nella passata stagione dominatori assoluti di Division, Conference e Playoff, culminati con la Stanley Cup alzata al cielo da capitan Toews. Una certezza della passata stagione è stato il goalie Corey Crawford, con cui la dirigenza della franchigia ha trovato un accordo per prolungare il contratto fino al 2019/20; cambio invece nei backup, parte Emery (direzione Philadelphia) e arriva Khabibulin (da Edmonton). La squadra è stata confermata praticamente in blocco, sia in fase difensiva che in quella offensiva, dove si registrano solo le partenze di Bolland, il marcatore del goal-vittoria contro i Bruins in finale di Stanley Cup (trasferitosi a Toronto) e Frolik (Winnipeg), compensate da innesti provenienti dagli IceHogs, farm team, senza quindi intervenire sul mercato. Senza dubbio i Blackhawks saranno la squadra da battere nella prossima stagione.
Colorado Avalanches
Nonostante la disastrosa avventura la passata stagione, conclusa all’ultimo posto della Western Division (peggio nella lega hanno fatto solo i Panthers), gli Avalanches hanno modificato poco la formazione del team proseguendo nel progetto di lanciare i giovani nella massima lega americana. In porta confermata la coppia Varlamov-Guiguere, con l’head coach Patrick Roy impegnato a ridare fiducia ai due dopo una stagione infelice. L’unica trade degna di nota è quella con i Calgary Flames: arrivano alla corte di Roy Tanguay e Sarich, e lasciano il Colorado Shane e O’Brien. In avanti fiducia al trio Landeskog, Duchene e Parenteau, anche se la composizione del roster non sembra dare garanzie di competitività alla squadra sopratutto nel reparto arretrato.
Dallas Stars
Molto attivi sul mercato i Dallas Stars, al termine di una stagione al di sotto delle aspettative. La franchigia texana ha chiuso la stagione vedendo la qualificazione ai playoff sfumare dopo esserci arrivati molto vicini. Al confermato Lethonen, in porta si aggiunge Ellis (da Carolina) che va a sostituire il partente Bachman (partito alla volta di Edmonton). Il colpo in difesa si chiama Sergei Gonchar (da Ottawa), giocatore di assoluto spessore, mentre il reparto arretrato perde Larsen (a Edmonton). In avanti altri 2 colpi importanti sono quelli di Horcoff (ex capitano di Edmonton) e Seguin (giovane talento ex Boston) che andranno a prendere il posto di Nystrom (Nashville).
La formazione di coach Ruff (che prende il posto di Glen Gulutzan) ha un potenziale maggiore rispetto alla passata stagione e potrà dire la sua nella division.
Minnesota Wild
Gli Wild vogliono ripartire dai quarti di finale persi contro i trionfatori Blackhawks e lo fanno confermando il blocco il duo Harding-Backstrom a difesa della gabbia. Per la formazione di St. Paul sarà però difficile compensare le partenze di Setoguchi (Jets), Matt Cullen (Predators), Clutterbuck e Bouchard (Islanders). Unico arrivo degno di nota è quello di Matt Cooke dai penguins, ma è difficile possa bastare per ripetersi.
Nashville Predators
Per i Predators, non aver raggiunto i tanto agognati playoff è stata una brutta botta e da ciò vogliono ripartire per la prossima stagione e per questo motivo hanno operato numerose operazioni di mercato. Chi parte è il goalie Chris Mason, che i tifosi del Renon avranno il piacere di apprezzare domani (giovedì 26, ndr) all’Arena Ritten di Collalbo e, a prendere il suo posto a fianco a Riinne, è arrivato Carter Hutton dai Blackhawks. In arrivo nel reparto avanzato della compagine di Nashville ci sono Matt Cullen (dai Wild), Eric Nystrom (dagli Stars) e Matt Hendricks (dai Caps), mentre in difesa i giocatori arrivati provengono principalmente dal vivaio.
St. Louis Blues
I Blues dimostrano quanto sia importante per loro migliorare la prestazione della passata stagione (fuori ai quarti contro i Kings) dai movimenti di mercato: 23 giocatori arrivati alla corte di Ken Hitchcock e un solo top player in uscita, David Perron (direzione Edmonton). Il profilo del giocatori arrivati a St. Louis è però giovane e di prospettiva, l’ideale per sviluppare un progetto a lungo termine. Restano i dubbi, però, per il breve.
Winnipeg Jets
Poco mercato degno di nota per i Jets: in uscita solo Hainsey, verso Carolina; in entrata Frolik dai Blackhawks e Setoguchi dagli Wild. Il coach Claude Noel ripone molta fiducia nei giovani e nel suo roster, anche se pensare di raggiungere i playoff sembra un’utopia.