Stanley Cup Final 2013: Boston, 17 secondi di follia e Chicago è campione

Stanley Cup Final 2013: Boston, 17 secondi di follia e Chicago è campione

Come nel migliore dei sogni, come nel peggiore degli incubi. Da una parte Jonathan Toews alza al cielo, più in alto che può, la sua seconda Stanley Cup, dall’altra un TD Garden gelato e i gialloneri dei Boston Bruins affranti. I Chicago Blackhawks suggellano una (mini)stagione perfetta e la ciliegina sulla torta non poteva che essere il trofeo di Lord Stanley, il quinto nella storia della franchigia, il secondo in rapida successione dopo quello del 2009/10. Una generazione fortunata, questa, per Chicago: dopo la coppa del 1960/61 ci sono voluti quasi 50 anni per far gioire i tifosi dell’Illinois, che oggi così come nel 2010 possono invadere in festa le strade della città. Era una finalissima tra due Original Six, ma Boston ha davvero molto su cui riflettere: Gara 7 era lì, a un passo, precisamente a un minuto e sedici secondi dalla sirena finale. Poi diciassette secondi di follia e i sogni crollano come un castello di carte, i padroni di casa vengono trafitti due volte e nell’incredulità generale soccombono lasciando nello sconforto i propri tifosi. E’ stata una gran stagione comunque quella di Boston, una squadra che ha saputo risollevarsi dopo un avvio non perfetto, che ai playoff è stata in grado di distruggere i Penguins, favoriti per la finalissima, e ha dato vita a una finale di Stanley Cup molto equilibrata. Tre gare su sei terminate all’overtime, la prima addirittura chiusa dopo oltre 100 minuti di gioco: una serie estenuante che, forse, ha visto trionfare chi questa coppa l’ha meritata di più nel corso della stagione.

Blackhawks @ Boston 3 – 2 [0-1; 1-0; 2-1] / Chicago vince la serie 4-2 e conquista la Stanley Cup
Lo spirito dei Bruins è senz’altro quello adatto per portarsi a casa gara 6: nei primi minuti Lucic prova a sorprendere Crawford, ma il suo tiro da buona posizione è troppo centrale e non impensierisce il goalie avversario. Continua la pressione dei padroni di casa che si rendono pericolosi prima con un tiro di Boychuk, che sfiora il palo, poi con una mischia furibonda in cui Kelly per un soffio non riesce a trovare il tocco vincente. Chicago pare inibita e al 07:19 Boston ne approfitta e passa in vantaggio: grande giocata di Seguin che mette giù il disco con il guanto e serve di prima intenzione Chris Kelly, per la comoda rete dell’1 a 0. I Bruins insistono e non lasciano respire i Blackhawks: qualche minuto dopo ancora Boychuk prova la conclusione, il disco resta davanti alla gabbia di Crawford che in qualche modo sbroglia. Clamorosa l’occasione per il raddoppio a un minuto dalla fine: Boston può gestire in powerplay, Marchand si mangia Hjalmarsson con un numero d’alta scuola e mette a Krejci il classico disco con il cartello “push me”, ma l’attaccante giallonero spara incredibilmente fuori. Grande partita per i ragazzi di coach Julien nel corso della prima frazione e l’1 a 0 con cui si chiudono i primi 20 minuti sembra stare stare loro stretto.

I Bruins vanno vicini al raddoppio anche in avvio di secondo tempo, quando Krejci questa volta, sempre servito da Marchand, centra la traversa. Al 24:24, però, a sorpresa ecco il pareggio dei Blackhawks: i padroni di casa possono giostrare con l’uomo in più, ma un’amnesia difensiva permette a Jonathan Toews di involarsi sulla destra e di concludere a rete, beffando nel five hole un Rask non perfetto. La reazione di Boston è immediata e Marchand mette i brividi a Crawford con una conclusione sotto misura, ma il risultato resta invariato. A sei dalla fine della seconda frazione Stalberg lotta e riesce a concludere verso la porta e Rask è bravo a fermare il disco prima dell’arrivo di Toews. Nell’azione però l’arbitro ravvede un fallo e i Blackhawks possono usufruire di un powerplay: tiro di Sharp, il disco rimbalza sul palo e torna al centro dove Chara riesce a spazzare all’ultimo respiro prima che Kane trovi il facile tap-in vincente. Ultima emozione del periodo centrale ancora con Sharp, che termina una bella azione di contropiede con uno slapshot da posizione defilata, deviato agilmente da Rask. 1 a 1 il risultato alla seconda sirena.

Primo brivido del terzo tempo dopo otto minuti con Paille, che chiama al grande intervento Crawford. Nella seconda metà di frazione i Bruins schiacciano il piede sull’acceleratore e prima Ference impegna ancora Crawford con un tiro dalla lunga distanza, poi al 52:11 arriva la rete del vantaggio: forecheck di Krejci, che va a recuperare il disco dietro alla porta servendo poi al centro Milan Lucic per il 2 a 1. Il TD Garden esplode, ma ci sono ancora otto minuti da giocare. Al 58:44 inizia l’incubo per Boston: Crawford esce dalla pista per il sesto uomo di movimento, Chicago riesce a tenere il controllo del disco e Toews mette un disco al centro che Bryan Bickell riesce a ribadire in rete. Al 59:01, 17 secondi più tardi, la nutrita rappresentanza dei tifosi di Chicago può saltare sul seggiolino: tiro dalla blu di Oduya, deviazione volante di Frolik, palo pieno e rebound vincente di Dave Bolland che significa incontro, serie e Stanley Cup.

E’ tempo quindi di festeggiare per i ragazzi di coach Joel Quenneville, è tempo per Patrick Kane di alzare il Conn Smythe Trophy come miglior giocatore dei playoff, ancora protagonista dopo il goal all’overtime che consegnò a Chicago la coppa tre anni fa contro Philadelphia, ma è tempo soprattutto per capitan Jonathan Toews di alzare al cielo la Stanley Cup.
Termina così anche il “derby bolzanino”: è Niklas Hjalmarsson ad alzare la coppa e passare dal Palaonda di questo inverno al trofeo più importante del mondo di questa estate. Jaromir Jagr invece deve rinunciare a mettere in bacheca la sua ultima Stanley Cup: difficilmente la stella di Kladno avrà un’altra occasione, ma non sarà certamente questa sconfitta a mettere una macchia su una carriera semplicemente fenomenale.
Stecche negli armadietti e puck nei secchi, si va in vacanza anche in Nord-America: il grande hockey torna in autunno.

Blackhawks @ Boston 3 – 2 [0-1; 1-0; 2-1]

Reti: 07:19 Chris Kelly (0-1); 24:24 Jonathan Toews (1-1); 52:11 Milan Lucic (1-2); 58:44 Bryan Bickell (2-2); 59:01 Dave Bolland (3-2)

Tiri in porta: 31-25
Powerplays: 0/2 – 0/4
Hits: 27-37
Faceoffs vinti: 28-36
Tiri bloccati: 24-7
Minuti di penalità: 8-4

Three Stars of the Game: Milan Lucic 1 pt (1+0), 2 shots – BOS; Duncan Keith 1 pt (0+1), 2 shots – CHI; Tyler Seguin 1 pt (0+1), 1 shot – BOS

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