La Calder Cup ha un nuovo padrone, sono i Grand Rapids Griffins, farm team dei Detroit Red Wings, che in sei gare si laureano campioni superando i superfavoriti della vigilia Syracuse Crunch, farm team dei Tampa Bay Lightning.
Il tutto è partito dalle vittorie rispettive nelle proprie Conference, Grand Rapids che hanno alzato il Robert W. Clarke Trophy nella western mentre Syracuse il Richard F. Canning Trophy nella eastern. I primi si sono laureati campioni dopo aver sudato la fatidiche sette camicie contro gli Oklahoma City Barons (Edm.Oil.) in sette gare addirittura in rimonta nel terzo periodo in gara 7, dopo essere stati sotto 4-3 nell’ultimo periodo hanno messo a segno due reti con Mursak e Jurco portandosi a casa l’accesso alla Calder Cup. Sull’altra sponda invece Syracuse ha faticato meno del previsto contro i baby Penguins dei Wilkes-Barre Scranton in sole cinque gare, infatti a parte il solo passaggio a vuoto in gara 1 poi solo vittorie fino al 7-0 di gara 5 con prove maiuscole di Philippe Paradis autore di un hat-trick e Desjardins autore del suo secondo shutout nella serie finale.
Come detto finale di Calder Cup tra Grand Rapids Griffins e Syracuse Crunch, coi primi che si presentano ai nastri di partenza coi rinforzi provenienti da Detroit, nel frattempo uscita anzitempo dai playoff per la Stanley Cup, Nyquist e Andersson, che risulteranno poi decisivi per la vittoria finale mentre Syracuse si presenta ai nastri coi suoi effettivi però col fattore campo dalla sua. Si parte con gara 1 e subito salta il banco, infatti i Grand Rapids si impongono per 3-1, dopo essere stati in vantaggio per 2-0, Callahan e Sheahan, subiscono la rete dei padroni di casa con Cote nel terzo periodo che tentano poi il tutto per tutto inserendo l’uomo di movimento in più, ma Nyquist mette fine alla contesa segnando la rete del 3-1, portando così la serie sull’1-0 per gli ospiti. Gara 2 immediatamente il giorno successivo, 09 Giugno, dove potrebbe esserci la rivalsa dei padroni di casa, invece non è così, Grand Rapids vince 6-4 e mette una seria ipoteca sulla vittoria finale violando per la seconda volta l’Oncenter War Memorial Coliseum . Syracuse scende sul ghiaccio molto più combattiva della sera precedente, ma gli ospiti paiono più in palla e cinici, sfruttando al meglio le occasioni che gli si presentano, già dopo 11.31 Tatar e Grant portano i Grand Rapids sul 2-0, per arrivare poi fino al 12.09 del secondo tempo e trovarsi sul 4-2, da quel momento Syracuse mette alle corde gli ospiti fino a raggiungerli sul 4-4 al 16.12. Quando tutto faceva presagire la rimonta, Johnson si fa cogliere in fallo e si accomoda in panca puniti, PP sfruttato al meglio dai ragazzi di Blashill con Pare. Terzo periodo con Syracuse a testa bassa per cercare di risollevare le sorti, Mrazek non fa passare uno spillo dalle sue parti e Mursak chiude i conti con la rete del 6-4 finale. Si va in Michigan per gara 3, alla Van Andel Arena di Grand Rapids, casa dei Griffins, davanti a più di 10100 spettatori. Pronti via e subito Panik per Syracuse porta in vantaggio i Crunch nel primo periodo, nel secondo la reazione dei padroni di casa che prima pareggiano con Tatar, al 13° centro, e poi Glendening li porta in vantaggio, ma non basta questo per demoralizzare Syracuse che perviene al pareggio sempre nello stesso periodo con Sexton. Nel terzo periodo atto di forza dei padroni di casa che con Mursak e Hoggan portano la serie sul 3-0 per Grand Rapids, ad un passo dalla Calder Cup e dalla vittoria finale. Gara 4 due giorni dopo, 14 Giugno, tutti si attendono il successo, ma non hanno fatto i conti col colpo di coda dei Crunch, duri a morire e in grado ancora di dire la loro rovinando la festa ai tifosi di casa e vincendo a domicilio per 3-2 riaprendo in parte la serie. Tifosi di casa che alla fine del primo tempo sul risultato di 2-1, Andersson e Mursak inframmezzati dalla rete ospite di Connolly, per i propri beniamini già assaporavano la vittoria, ma ci hanno pensato Palat e Panik a rovinare il tutto con la complicità di Desjardins e forzare la serie a gara 5 ancora in Michigan subito la sera seguente. Ancora una volta i tifosi di casa pronti a festeggiare ed ancora una volta a bocca asciutta, Syracuse sembra aver ritrovato la giusta alchimia di squadra e mette a segno un altro break, serie riaperta a tutti gli effetti dopo il 2-5 casalingo patito dai ragazzi di Blashill. Poco da dire, Syracuse sempre con la testa avanti, match in equilibrio fino al 05.36 del secondo periodo sul 2-2, poi i Crunch di coach Zettler prendono il largo grazie ad una prova magistrale di Ondrej Palat, 1+2 in serata, e vanno a vincere 5-2 portando la serie di nuovo a Syracuse per le ultime due gare. Fattore campo finora mai decisivo e così infatti finisce la rincorsa dei padroni di casa, i Grand Rapids mettono a segno il punto vincente e si portano a casa la Calder Cup. Identico risultato di gara 5 ma a parti inverse, 5-2 per i baby Red Wings. Match che sembra un film già visto, parità sino al 2-2 poi gli ospiti prendono il largo, con Tatar autore di una doppietta, Ferraro e Nyquist con 2 assist ciascuno, regalano la vittoria ed il tanto agognato trofeo. Tatar, 16 reti in questi playoff, conquista anche il Jack A. Butterfield Trophy come MVP del torneo, Blashill al suo primo anno come head coach vince la Calder Cup ed ha avuto il merito di far crescere i suoi ragazzi a tal punto che i Red Wings hanno pescato nel suo roster ben otto ragazzi in stagione.
Stagione che ha visto anche numeri da capogiro in AHL riguardo agli spettatori, più di 6 milioni hanno visto gli incontri di questi futuri campioni, tanto per citare una statistica l’87% degli attuali giocatori NHL hanno calcato le piste dell’AHL e questo dato la dice lunga sul valore di questa lega.