Alleghe a un passo dal baratro. Il presidente Rossi: “Situazione difficilissima”

Alleghe a un passo dal baratro. Il presidente Rossi: “Situazione difficilissima”

La notizia è arrivata ieri e come un fulmine ha atterrito non solo i tifosi alleghesi, ma tutti gli amanti dell’hockey italiano. La società dell’Alleghe Hockey si è affidata a un comunicato per comunicare che, con tutta probabilità, non riuscirà ad iscriversi alla nuova Eliteliga Serie A. L’assenza delle civette sarebbe un duro colpo per il campionato nostrano: i veneti, sotto la guida di coach Tom Pokel, nella stagione passata si erano dimostrati molto competitivi, arrivando in finale di Coppa Italia, persa poi contro il Valpellice, che li aveva eliminati anche ai quarti di finale playoff. Nel post-season le partenze del goalie Adam Dennis e degli attaccanti Jonas Johansson e Jeff LoVecchio, prima della notizia di ieri.
Il presidente della società agordina, Renato Rossi, ha risposto alle domande di hockeytime per chiarire la situazione.

Presidente, passiamo subito al sodo. Quante possibilità ci sono di vedere l’Alleghe in pista il prossimo anno?

Non possiamo sapere cosa succederà nelle prossime tre settimane, ma i contatti che abbiamo avuto con alcune società che avrebbero dovuto sostituire il main sponsor Tegola Canadese si sono risolti con un niente di fatto. Per questo motivo e per avvisare preventivamente Lega e Federazione, oltre che i tifosi, abbiamo deciso di divulgare lo stato delle cose.

La crisi economica, l’abbandono del main sponsor, un periodo difficilissimo.

E’ difficile trovare una società che in questo momento sponsorizzi la squadra, per un semplice motivo: il ritorno pubblicitario è assai limitato, quindi c’è bisogno di una società che sia legata da vincoli affettivi, che sia radicata nel territorio. In questo momento abbiamo due o tre contatti, ma soltanto pourparler: visto come sono andate le precedenti trattative, ci è sembrato giusto avvisare l’ambiente.

Al centro, il presidente Renato Rossi nel corso della presentazione della squadra della stagione 2012/13

I problemi riguardano anche i piccoli sponsor.

La difficile congiuntura economica che stiamo vivendo si abbatte soprattutto sulle società che rappresentano i nostri piccoli e medi sponsor: il 40% non riesce a pagare e probabilmente non pagherà mai, oltre a non fornire garanzie per il futuro. Questi sponsor, nel loro insieme, pesano nel bilancio esattamente come quello principale.

Cosa ne pensa di questa nuova Eliteliga Serie A? Quanto ha influito su questa situazione?

Ha influito nel momento in cui non sono stati ridotti i transfer card. Mi spiego meglio: per aiutare veramente le società bisognerebbe fare perlomeno un accordo tra galantuomini e decidere di ridurre sensibilmente anche il numero degli italo, perché altrimenti non si riesce a tenere il passo. E’ inutile presentare una squadra-materasso composta soltanto da italiani: ne risentirebbe tutto, a partire dal pubblico, e gli incassi e le entrate crollerebbero. Nell’ultima riunione dei soci abbiamo visto i trend e le proiezioni per l’anno prossimo: non possiamo permetterci di partire con una previsione di bilancio che ci vede in rosso di centinaia di migliaia di euro. Spero che il movimento rinsavisca: non siamo certamente l’unica società ad avere questo tipo di difficoltà.

Che ne sarà quindi dell’Alleghe se non si iscriverà alla Serie A?

Continueremo con l’attività giovanile, questo è certo. Per quanto riguarda la prima squadra ci iscriveremo alla Serie C o D.

Come vede la prossima Eliteliga Serie A?

Non saprei. Non so cosa aspettarmi, sicuramente Vipiteno e Val Pusteria ci saranno, sembra che anche Bolzano, Valpellice, Milano e Renon partecipino. Del Fassa ancora non si sa nulla. Ma non voglio mettere il naso delle questioni degli altri, credo comunque che sarà un campionato con sette o otto squadre. Per quanto riguarda l’Alleghe: abbiamo ancora tre settimane per sperare, non dico serva un miracolo, ma quasi.

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