NHL Playoff 2013: Red Wings e Kings al primo match point, speranze per i Rangers

NHL Playoff 2013: Red Wings e Kings al primo match point, speranze per i Rangers

Tre le partite giocate nella notte Americana. Kopitar apre le danze nel tre a zero di LA sugli squali in gara 5. Ora la serie vede la squadra di Sutter avanti 3 a 2 con la possibilità di chiudere ogni discorso qualificazione domenica 26 maggio. I Rangers ottengono il primo punto nella serie con Boston vincendo all’overtime grazie alla rete di Chris Kreider al 7.03 del primo tempo supplementare, 3 a 1 per Jagr e soci nel computo della semifinale di Conference. Infine netto 2 a 0 di Detroit con Chicago, nella propria tana, e con la possibilità di chiudere sabato 25 allo United Center.

Blackhawks @ Detroit 0-2 [0-0; 0-1; 0-1] / Red Wings 3-1 di Thomas Valeruz

I Detroit Red Wings mettono sul ghiaccio di casa l’ennesima grande prestazione e si portano 3-1 nella serie contro i Blackhawks, sconfitti 2-0 grazie alla magistrale prestazione di Howard e ora avranno a disposizione 2 match point, di cui uno tra le mura amiche della Joe Louis Arena. I Blackhawks scendono sul ghiaccio determinati a espugnare l’arena di Detroit, ma Howard ha abbassato la saracinesca e sui tentativi di Toews e Hanzus dimostra tutto il suo talento, mentre sul polsino ravvicinato di Kane lo aiuta la fortuna, in quanto il puck colpisce il palo alla sua sinistra. I Red Wings non stanno certo a guardare, ma le scorribande offensive di Nyquist e Brunner, e lo slapshot di Kronwall non spaventano Crawford. Sul finale pericoloso breakaway di Sharp, buttato alle ortiche con un tiro non degno di questo nome. Nel secondo periodo cambiano gli equilibri e sono i Red Wings a spingere sostenuti dal proprio pubblico, e la pressione si concretizza sul tiro di Cleary sul quale Crawford deve fare gli straordinari. Col passare dei minuti escono gli Hawks, che prima colpiscono nuovamente il palo con Leddy dalla distanza, poi si rendono pericolosi in contropiede con Brookbank e il successivo tiro di Hjalmarsson. Al giro di boa però i Red Wings passano a condurre con Kindl, bravo a trovare il pertugio vincente dalla blu con un preciso slap in superiorità. La rete segnata e subita ammazza il gioco, che fila con poche emozioni fino alla sirena. In avvio di terzo periodo Crawford dimostra di non essere da meno rispetto al suo omologo di Detroit, con un miracolo su Smith che vale un goal. Poco dopo però è ancora Howard a rendersi protagonista, guadagnandosi la “first star selection” con una “save” su Bolland, che scaglia un tiro a botta sicura. Negli ultimi minuti la pressione degli Hawks è estenutante, ma la sfortuna è dalla loro parte e colpiscono il terzo palo della serata, su Hanzus. Il match viene poi chiuso da Cleary, che segna il più classico degli empty net goal, fissando il risultato sul 2-0. I Red Wings, trascinati da un portiere a dir poco magistrale conquistano, davanti al proprio pubblico, una vittoria che vale un doppio match point, il secondo dei quali con possibilità di essere sfruttato proprio a Detroit. La formazione guidata da coach Babcock vorrà sicuramente ripetere quel “miracolo” che ha permesso di ribaltare il primo pronostico a sfavore, quello dei quarti di finale contro i Ducks. I Blackhawks stanno passando il peggior momento della stagione, nonostante abbiano dominato tutte e 4 i match sembrano non essere adeguatamente supportati dai giocatori determinanti, in primis dal loro capitano Toews. Coach Quenneville dovrà trovare la chiave di volta per raddrizzare una serie pericolosamente vicina alla chiusura. Sabato 25 maggio ci sarà gara 5, allo United Center di Chicago.

San Jose @ Los Angeles 0-3 [0-0; 0-1; 0-2] / Los Angeles 3-2 di Giuseppe Poli

Le due squadre si presentano per gara 5 allo Staples Center, davanti ad oltre 18500 spettatori, con la serie in parità, 2 a 2. Nel roster dei padroni di casa assente per infortunio Jarret Stoll, tra gli ospiti assenti, sempre per infortunio, Adam Burish e Martin Havlat. Le due squadre scendono sul ghiaccio contratte, sentono l’importanza del match; il primo pericolo è di San Jose con un bolide dalla blu di M. Irwin, bloccato da Quick. Risponde LA con D. Brown, Kopitar e J. Williams ma Niemi non si lascia sorprendere. Il secondo tempo si apre con i ragazzi di Sutter in avanti che impegnano l’estremo avversario con un tiro dalla blu di R. Regehr. Dopo due contropiedi conclusi malamente da Marleau e Couture, Kopitar porta in vantaggio i padroni di casa al 18.08 facendosi trovare al posto giusto sulla respinta di Niemi dopo il missile dalla blu di Kyle Clifford. Il terzo tempo si apre con il raddoppio di Voynov, il suo tiro dalla blu sorprende l’estremo avversario. Gli squali si gettano in avanti a caccia della rete che riaprirebbe la partita ed impegnano Il goalie californiano con S. Hannan, J. Thornton e B. Burns. I padroni di casa in contropiede mancano la terza rete con T. Lewis e con Williams. Coach Todd McLellan toglie il proprio portiere per un uomo di movimento in più ma è ancora Los Angeles a realizzare la terza rete, a porta vuota, con Jeff Carter. Con i Kings avanti 3 a 2, si ritorna all’HP Pavilion di San Jose domenica 26 maggio con l’obbligo per Thornton e soci di vincere per poi potersi giocare tutto in una eventuale gara sette martedì 28 maggio.

Reti: 38:08 Kopitar (LAK), 40:53 Voynov (LAK), 59:28 Carter (LAK)

Boston @ New York 3-4 OT [0-0; 2-1; 1-2; 0-1 OT] / Boston 3-1 di Emanuele Badessi
Poteva essere la serie dello sweep per New York (non accade della stagione 2005-2006, Quarti di finale contro New Jersey) sotto nel punteggio e nel gioco contro i Bruins; ed in effetti dopo 7’41” del periodo centrale i fantasmi hanno cominciato a materializzarsi sul ghiaccio del Madison square Garden, sold out con 17.200 tifosi in blueshirts accorsi per sostenere i propri beniamini nel primo matchpoint dei Bruins in questa serie. Dopo un primo tempo senza reti e caratterizzato da pochi tentativi da parte di entrambe le squadre di sporcare il tabellino la prima marcatura del match arriva dopo 4’39” del periodo centrale con Horton (Krejci – Marchand) che  sfrutta la meglio la possibilità di giocare con l’uomo in più. Passano 3 minuti e Krug, ancora in Power Play, timbra per la terza volta in questi playoff (ed in carriera) il boxscore con un bolide da poco dentro la blu che sorprende Lundqvist. Sembra finita ma i Rangers rialzano la testa e complice una mezza “papera” di un Rask finora perfetto permette ad Hagelin, imbeccato da Brassard di riportare i suoi in partita: Rask rientrando in porta incespica e cade non riuscendo ad intercettare il disco che lentamente finisce in rete. La rete ridà morale sia al pubblico che ai giocatori sul ghiaccio ma il goalie finnico torna quello di prima (almeno per il momento) e chiude la porta in faccia prima ad Hagelin e poi al tentativo di ribadire il disco in rete di Stepan. I Bruins dal canto loro non stanno di certo a guardare e ci vuole il miglior Lundqvist per dire di no al doppio tentativo di Marchand. Dicevamo della serata storta di Rask: ad inizio terzo periodo il goalie dei Bruins ne combina un’ altra andando a giocare il disco dietro la propria gabbia ma pasticciando con Chara: ad approfittare del malinteso è Stepan che deposita in rete il disco del 2-2. Sulla situazione di parità tornano decisivi i portieri con alcuni pregevoli interventi sia di Rask che di Lundqvist. I penalty Killing di New York tuttavia non funziona ed i padroni di casa subiscono l’ennesimo schiaffo in Power Play: questa volta è Seguin (Hamilton – Chara) a spedire il puck alle spalle del goalie svedese. Anche lo special team difensivo dei Bruins tuttavia scricchiola a metà periodo quando i Rangers passano, in Power Play, con Boyle che spedisce alle spalle di Rask il suggerimento di Stepan. Il goalie ospite, non senza qualche affanno, ferma gli ultimi assalti dei Rangers e così si va così all’ overtime e qui Chris Kreider ci mette del suo deviando in maniera decisiva un suggerimento di Rick Nash davanti allo slot. I Rangers vincono e rimandano qualsiasi discorso almeno fino a Sabato sera (le 23.30 in Italia)  al TD Garden di Boston per Gara5.

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