Mondiali 2013: Svezia, Tre Kronor d’oro

Mondiali 2013: Svezia, Tre Kronor d’oro

(Stoccolma) – Non riesce alla Svizzera l’impresa di conquistare la prima medaglia d’oro della sua storia, la Svezia, con una gara accorta, interrompe la striscia positiva degli elvetici e conquista il nono titolo mondiale sfatando il taboo che, dal 1986, non vedeva la squadra di casa vincere il torneo sotto gli occhi dei propri tifosi.

Frazione di gioco iniziale dai due volti: la prima parte dominata dalla Svizzera con Pluss (diagonale) e Walker (tiro centrale) a scaldare i guanti a Enroth, qualche minuto più tardi il portiere svedese non si lascia ingannare dalla deviazione velenosa di Ambuhl sottoporta. Costantemente in avanti, gli elvetici passano in vantaggio al 4.45 con Josi, il quale, libero di scorazzare nel terzo difensivo scandinavo, buca il five hole di Enroth in backhand. Al 7’ Hollenstein sfiora il raddoppio con una conclusione che passa a fil di palo alla sinistra del portiere svedese. Prese le distanze, i padroni di casa ribattono con Eriksson in mischia all’8.05, il goal del pareggio matura poco più tardi: all’8.42, sul tiro di Pettersson, Gustafsson riprende un disco respinto dai difensori rossocrociati depositandolo alle spalle di Gerber. La Svizzera non ci sta e, al 9.18, contrattacca con Moser, tuttavia deve arrendersi nuovamente 2’ più tardi, in situazione di inferiorità, a Henrik Sedin.

Il secondo tempo vive sul filo dell’equilibrio, la prima emozione cade al 26.06 con Gerber che devia un tiro ravvicinato di Kronwall; la Svizzera cala d’intensità, tuttavia non disdegna di pungere, soprattutto in power play, con Ambuhl e Hollenstein. I padroni di casa amministrano la gara cercando di allungare con il tiro centrale di Thornberg.

Nel terzo drittel la Svizzera torna a giocare sui livelli abituali, Diaz e Josi, in superiorità, impensieriscono la retroguardia gialloblu, tuttavia l’esperienza della Nazionale delle Tre Corone permette loro di tenere a bada gli avversari. Al 47.13 i vichinghi mettono una serie ipoteca sulla medaglia d’oro: Landeskog, all’altezza della blu d’attacco, ruba il disco ad un difensore, involatosi verso Gerber, il portiere non trattiene il disco che diviene preda di Hjalmarsson lesto a realizzare il momentaneo 3-1. La consacrazione dei padroni di casa nasce da un’azione iniziata da Daniel Sedin, per l’occasione infortunatosi andando contro la balaustra della panchina apertasi al suo passaggio, Eriksson, ricevuto il puck all’altezza della blu serve Henrik Sedin, il cui tiro, nel proseguimento dell’azione, è deviato involontariamente dallo stesso Eriksson. A 3’33” dalla fine del match, Simpson toglie il portiere per l’uomo di movimento in più, la scelta è azzardata e per la Svezia segnare il quinto goal a porta vuota è un gioco da ragazzi.

Le parole di Ryan Gardner a fine partita:

“Abbiamo lavorato tanto in queste due settimane. Chiunque arrivi in finale non vuole perdere l’ultima partita, in ogni caso penso che tutti sono contenti della medaglia conquistata che conferma la crescita iniziata con Simpson. Abbiamo dei giocatori che giocano in NHL e questo è un punto a nostro favore per il futuro. Questo risultato è positivo per il nostro movimento”

 

Svizzera – Svezia 1-5 (1-2; 0-0; 0-3)
Svizzera: Martin Gerber (Reto Berra); Julien Vauclair – Mathias Seger – Eric Blum – Patrick von Guten – Raphael Diaz – Roman Josi – Severin Blindenbacher – Philippe Furrer; Nino Niederreiter – Martin Pluss – Simon Moser – Andres Ambuhl – Reto Suri – Ryan Gardner – Luca Cunti – Simon Bodenmann – Denis Hollenstein – Morris Trachsler – Matthias Bieber – Julian Walker. Coach: Sean Simpson
Svezia: Jhonas Enroth (Jacob Markstrom); Staffan Kronwall – Henrik Tallinder – Petter Granberg – Johan Fransson – Erik Gustafsson – Elias Falth; Joel Lundqvist – Dick Axelsson – Martin Thornberg – Simon Hjalmarsson – Fredrik Pettersson – Niklas Persson – Loui Eriksson – Daniel Sedin – Henrik Sedin – Oscar Lindberg – Calle Jarnkrok – Jimmie Ericsson – Nicklas Danielsson – Gabriel Landeskog. Coach: Par Marts
Arbitri: Antonin Jerabek (Repubblica Ceca) e Konstantin Olenin (Russia) Linesmen: Ivan Dedioulia (Bielorussia) e Jesse Wilmot (Canada)
Penalità: Svizzera 18 (14/2/2) – Svezia 6 (0/2/4)
Tiri: Svizzera 27 (10/7/10) – Svezia 27 (7/10/10)
Marcatori: (1-0) 04.45 Roman Josi (Julien Walker); (1-1) 08.42 Erik Gustafsson (Fredrik Pettersson – Joel Lundqvist); (1-2) 11.38 Henrik Sedin PP; (1-3) 47.13 Simon Hjalmarsson (Gabriel Landeskog); (1-4) 55.37 Loui Eriksson (Henrik Sedin); (1-5) 56.36 Henrik Sedin SH ENG
Spettatori:
12.500
MVP:
Luca Cunti (Svizzera) e Jhonas Enroth (Svezia)

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