NHL Playoff 2013: Sharks sul 3-0, accorciano i Wild, allungo di Penguins e Senators

NHL Playoff 2013: Sharks sul 3-0, accorciano i Wild, allungo di Penguins e Senators

Una supremazia così netta era difficile da prevedere. Neanche Cory Schneider serve ai Canucks per evitare un’altra disfatta, la terza di fila: gli Sharks sono a un passo dalle semifinali di Western Conference. Chicago cade invece a Saint Paul, dove i Wild centrano la prima vittoria nella serie grazie al goal all’overtime di Jason Zucker. Vittoria all’OT anche per i Penguins, che grazie a Chris Kunitz colgono un’importante vittoria esterna in casa degli Islanders e si portano sul 2 a 1 nella serie. Stessa situazione nella serie tra Senators e Canadiens, nella quale è Ottawa a trovare il vantaggio dopo un match da far west: 129 minuti di penalità tra gli Habs, 107 tra i Sens al termine del match. Hat-trick per il giovane Jean-Gabriel Pageau.

Penguins @ New York Islanders 4 – 3 OT [3-2; 1-0; 0-2; 1-0] / Penguins 2 – 1 di Luca Tommasini

Otto minuti e quarantaquattro secondi trascorsi sul cronometro del primo overtime: Crosby centra il suo terzo assist di serata andando a servire Chris Kunitz, che con un gran one timer fa fuori Nabokov ammutolendo il Nassau Coliseum. Gara 3 va ai Pittsburgh Penguins, che guidano quindi per 2 a 1 la serie di quarti di finale della Eastern Conference contro i New York Islanders. Partita molto equilibrata e ancora una volta non una grande serata per entrambi i goalie: first star della serata proprio CK14, Chris Kunitz, a referto con due goal, tra cui come detto quello decisivo, e un assist. Si sblocca, e questa è un’ottima notizia per gli Islanders, John Tavares, che a nove minuti dal termine era andato a segno con la rete del pareggio. Gli ospiti rinunciano ancora una volta agli acciaccati Neal e Orpik, resta ancora fuori tra i newyorkesi invece Marty Reasoner, dopo essersi preso giusto il tempo di rischiare di azzoppare Jokinen in Gara 1. Nel roster di Pittsburgh fa la sua comparsa tra le fila difensive Simon Despres, che prende il posto di Deryk Engelland.
Il match inizia con una grande occasione per New York: Bailey compie un ottimo lavoro dietro la porta e serve Tavares, che trova però la pronta risposta di Fleury. Ancora Islanders al 01:43, ma questa volta arriva già la rete del vantaggio: slalom speciale sulla sinistra di Visnovsky, disco dentro e mischia furibonda con Okposo che ci prova, Fleury che in qualche modo prova a fermare il disco, alla fine arriva Matt Moulson che di forza trova il tocco decisivo che vale l’1 a 0. La risposta di Pittsburgh è affidata a Crosby, che con un’azione meravigliosa si beve tutta la difesa newyorkese, ma vede la sua conclusione fermata in qualche modo da un Nabokov che non perde mai il vizio di veleggiare troppo lontano dalla sua gabbia, risultando spesso fuori posizione. Nell’azione successiva, al 05:41, i padroni di casa trovano invece il raddoppio: erroraccio di Niskanen, che nel proprio terzo difensivo regala il disco a Grabner, che si apposta dietro la porta di Fleury e aspetta l’arrivo a rimorchio dell’accorrente Casey Cizikas per il 2 a 0. I Penguins si risvegliano e si rimettono in carreggiata a sette minuti dal termine, quando possono usufruire di una lunga doppia superiorità numerica: al 13:18 in 5vs3 Crosby pesca Letang, il cui one timer è deviato sotto misura da Jarome Iginla. Passano solo altri 19 secondi e in 5vs4 i ragazzi di coach Bylsma centrano il pareggio: assist da capogiro di Malkin che taglia tutto il campo mettendo Chris Kunitz a tu per tu con Nabokov, che capitola per la seconda volta. Pittsburgh non si accontenta e al 19:00 passa persino in vantaggio: grande lavoro di Crosby che penetra nella difesa newyorkese e con il backhander infila un assist sul quale si avventa Pascal Dupuis per il 3 a 2 con il quale si chiudono i primi 20 minuti.
Nella seconda frazione gli Isles ci provano in tutti i modi a centrare il pareggio: in avvio i tentativi sia di McDonald che di Grabner si infrangono sui gambali di Fleury. Poco dopo i protagonisti sono ancora loro: McDonald trova un grande assist per Grabner, il cui tentativo sotto misura è preda però di un attento Fleury. Ancora New York al 28:30: azione in velocità di Okposo, che serve un Tavares poco cinico a tu per tu con il goalie avversario. I ragazzi di coach Capuano mantengono alta la pressione alla ricerca del pareggio, ma al 37:10 arriva la doccia fredda. Ancora Malkin a pescare Douglas Murray, lasciato ingenuamente solo dalla difesa newyorkese: il difensore, arrivato da poco dagli Sharks, ha tutto il tempo per prendere la mira e fulminare Nabokov. Alla seconda sirena i Penguins hanno incrementato il proprio vantaggio: 4 a 2 il risultato.
Terzo periodo di marca Isles, com’era prevedibile. Streit e compagni attaccano a testa bassa per riaprire la gara e ci riescono nel momento più inaspettato, in inferiorità numerica: Nielsen recupera il disco in zona neutra e si inventa un grande assist in girata permettendo a Kyle Okposo di fuggire in breakaway contro Fleury e di batterlo con un preciso polsino. Distanze accorciate al 45:31. Ancora gli Isles ci provano in mischia qualche minuto dopo, ma è al 50:48 che arriva la rete del pareggio: John Tavares riceve il disco in zona neutra da Bailey e poi fa tutto da solo prendendo la mira e spolverando l’incrocio dei pali con un gran tiro dalla media distanza. Completata la rimonta anche gli Isles tirano un po’ il fiato e il match finisce all’overtime.
Al minuto 68:11 il momento decisivo, perché Brian Strait (qualche presenza proprio con i Penguins per lui nelle scorse due stagioni) finisce in panca puniti per una trattenuta ai danni di Crosby: poco dopo il goal vittoria di Chris Kunitz, di cui sopra. I Penguins si portano quindi avanti nella serie per 2 a 1: martedì notte nuovo appuntamento della contesa, sempre al Nassau Coliseum di New York, per Gara 4. Per gli Islanders è obbligatorio vincere per non vedere allontanarsi sensibilmente il sogno del passaggio del turno.
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Blackhawks @ Minnesota 2-3 OT [1-1; 0-0; 1-1; 0-1] / Blackhawks 2-1 di Thomas Valeruz

I Minnesota Wild colgono la ghiotta occasione della primo match tra le mura amiche della Xcel Energy Center di St. Paul per accorciare nella serie sui Blackhawks, superando la formazione di Chicago ai supplementari. La differenza rispetto ai match disputati allo United Center è evidente, ed è la squadra di coach Yeo a fare la partita, impegnando Crawford con Scandella, Koivu e Setoguchi, ma il goalie ospite è attento. Alla prima vera occasione però i Blackhawks passano a condurre al 13.26: azione manovrata con Kane, che dopo essersi portato appresso 2 giocatori serve l’accorrente Oduya, il quale fredda Harding con un siluro dalla media distanza. La formazione di casa però si riversa nel terzo offensivo e riesce a scardinare la difesa di Crawford con Bouchard, bravo a sfruttare la lentezza di riflessi di Hjalmarsson e Keith e insacca il rebound su tiro di Clutterbuck, Anche il secondo periodo si avvia sulla stessa storia del precedente, con gli Wild che vogliono sfruttare il fattore campo a favore, ma di fronte trovano Crawford e i terzini Oduja e Hjalmarsson, che in più di un’occasione si sono immolati per salvare la propria gabbia, sui tiri di Setoguchi, Koivu e Clutterbuck. L’occasione più ghiotta per gli Hawks capita sulla stecca di Hossa, con Harding costretto al miracolo nel sette di sinistra. In avvio di terzo periodo però gli Wild passano: gran lavoro di Coyle, che serve nello slot Parise, bravo a saltare Crawford e depositare in rete in backhand. Gli Hawks però non riescono a reagire e subiscono ancora il gioco degli Wild, che con Koivu e Spurgeon fanno vedere a Crawford i sorci verdi. Solo sul finale di periodo gli ospiti si rendono pericolosi in zona offensiva, prima con Saad e Toews e poi con Oduya e Leddy. A 2 minuti dal termine però riescono ad agguantare il tanto atteso pareggio con lo slap di Keith, che finalizza un assist capolavoro di Kane. Il match va dunque all’overtime che, a differenza dei tempi regolamentari è tutto di marca Hawks fino al 2.15, quando un’indecisione difensiva degli ospiti consente a Zucker di scagliare un velleitario tiro dalla breve distanza che però trova impreparato Crawford, che si fa sfuggire il disco tra i gambali, regalando la vittoria ai padroni di casa. Wild dunque che riaprono la corsa alle semifinali di conference portando la serie sul 2-1, e già martedì potranno cercare di agguantare il pareggio sfruttando il secondo fattore campo favorevole consecutivo. Deludente invece la prestazione degli Hawks, che cadono dopo la netta prova di forza di giovedì sera, consentendo agli avversari di riaprire una serie che sembrava già chiusa prima di cominciare. Martedì 7 maggio all’ Xcel Energy Center di St. Paul, Minnesota, andrà in scena gara 4.

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Canadiens @ Ottawa 1 – 6 [1-1; 0-1; 0-4] / Senators 2-1 di Alessandro Bianchi

Notte da ricordare per i tifosi di Ottawa accorsi alla Scotiabank Place per vedere gara 3 in programma tra i padroni di casa e i Canadiens, spettacolo allo stato puro con solo una squadra sul ghiaccio, proprio i Senators. Il risultato è rimasto si in bilico sino al terzo periodo, ma in ogni caso Ottawa ha retto l’urto dei più fisici Canadiens, e dove non arrivavano i giocatori di movimento arrivava comunque Anderson, ancora una volta il goalie di casa è stato fondamentale in più circostanze. Due aggiustamenti da parte di coach MacLean, fuori Latendresse e Benoit, dentro Wiercioch e Conacher, mentre Montreal ripresentava la coppia degli illustri esclusi di gara 2, ovvero Gionta e Pacioretty, mentre in tribuna finiscono Halpern e Dumont.
Primo periodo che vede dopo appena 05.58 Ottawa passare in vantaggio grazie alla rete di capitan Alfredsson, in doppio PP 5 vs 3 grazie a Gorges e Pacioretty in panca puniti, che fulmina Price per l’1-0 dei padroni di casa, seguono attimi di tregua con più che altro cariche e conclusioni, tra le quali una in contropiede tre contro due per Montreal, ma Gionta si è vista negare la rete da un immenso Anderson, che non ha però potuto nulla al 14.34 su conclusione di Bourque che sfila lentamente in rete e porta il risultato sull’1-1. Rete questa inframmezzata da una doppia penalità per parte con Phillips e Methot per Ottawa e lo stesso Bourque e Subban per Montreal in panca puniti per eccesso di grazie nei reciproci confronti, preludio a quel che poi succederà successivamente nel terzo periodo.
Secondo periodo che rivede un certo equilibrio, anche nei tiri 11 a 10 per gli Habs, che a fine serata saranno 34-30 per Montreal, e che vede anche una certa fluidità di gioco, poche penalità, due per Subban e una per Cowen, mentre il risultato di pareggio viene spezzato da Pageau, altro protagonista di serata, che imbeccato in verticale da Gonchar al 04.40 porta Ottawa sul 2-1, poi ci penseranno Anderson e Price a non far variare ulteriormente il tabellone.
Ultimo periodo da fuochi d’artificio, con i Senators che dopo 01.18 trovano la rete del 3-1 grazie alla seconda in serata di Pageau che con un tiro secco fulmina Price, che deve ancora chinarsi a raccogliere il disco del 4-1 sei minuti più tardi su conclusione di Turris al 07.00. Dopo appena 4 secondi scoppia il finimondo, rissa da saloon sul ghiaccio iniziata da White che però trova un più che ostico Cowen, ai quali si aggiungono nell’ordine Bouillon con Smith, Moen con Neil, Tinordi con Phillips e Kassian con Armstrong, il tutto per un totale di 125 minuti di penalità, 10 espulsioni, e PP ancora per i padroni di casa che al 07.08 riallungano con la rete del 5-1 grazie a Silfverberg che fulmina Price, subito dopo ancora fiamme vive, Subban e Gorges vs Conacher e Turris, con Subban espulso, poi è ancora la volta di Gallagher con Conacher, e poi ecco l’hat-trick di Pageau per il 6-1 finale che mette il punto alla contesa.
Montreal come al solito fisicamente devastante, Ottawa come suo solito molto veloce e tecnica, ma anche parecchio solida visti gli incontri di pseudo boxe andati in scena, White per un po’ si ricorderà di non sfidare sul rink Cowen, e la sorpresa Pageau che in appena 12.28 sul ghiaccio mette a referto il suo primo hat-trick in NHL e per di più nei playoff contro Montreal. Anche lo stesso Alfredsson, una rete e due assist per lui in serata insieme al solito Anderson, 33 su 34 e 0.97% in serata, sono stati gli altri mattatori della gara, e i 20249 spettatori della Scotiabank Place che hanno ammirato un team formidabile.

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Canucks @ San Jose 2 – 5 [0-1; 1-1; 1-3] / Sharks 3-0 di Giovanni Catollo

Gara 3 della serie tra Sharks e Canucks si sposta in California ma il risultato non cambia e San Jose, vincendo nettamente per 5-2, mette una seria ipoteca sul passaggio del turno. La quarta partita, in programma martedì sempre all’HP Pavillon di San Jose, potrebbe essere già quella conclusiva di questo primo turno di playoff.
Protagonisti della vittoria Logan Couture, autore di due reti e due assist, e Joe Pavelski, anche lui a segno in due occasioni. Ai Canucks non è bastato il rientro tra i pali di Cory Schneider che, tornato disponibile, è stato preferito a Roberto Luongo. Per lui 23 parate su 28 tiri ricevuti prima di cedere il posto a Luongo dopo la rete del 5-1 di Couture al 4.07 del terzo periodo.
La partita si è decisa proprio nei minuti iniziali dell’ultimo tempo: gli Sharks, già avanti per 2-1, hanno realizzato tre reti in poco più di due minuti. In situazione di superiorità numerica Couture e poi dopo appena 9 secondi Marleau hanno creato il solco decisivo tra le due squadre. Il gol del 5-1 ha ulteriormente rassicurato gli uomini di McLellan che stanno disputando una serie perfetta.
Le marcature sono state aperte da Pavelski al 14.08 del periodo iniziale in doppia superiorità numerica mentre al 7.20 del tempo centrale lo stesso Pavelski ha deviato al volo in maniera spettacolare una conclusione dalla linea blu di Tommy Wingles. Alex Burrows ha dimezzato lo scarto all’11.07 e Antti Niemi con due interventi strappa applausi ha negato ai canadesi la rete del pareggio prima del suono della seconda sirena.
Vancouver ha perso così per la sesta volta consecutiva in questa stagione contro San Jose: i canadesi sono apparsi molto nervosi e hanno concesso troppi power play agli Sharks che in questa gara 3 hanno realizzato 3 reti su 8 opportunità.
Anche il conto totale dei tiri, 38-30 per i padroni di casa, evidenzia il netto predominio di Thornton e compagni che nel tripudio di una “Shark Tank” bollente cercheranno di chiudere il discorso martedì sera.

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