NHL PlayOff 2013: Isles e Habs pareggiano i conti, Sharks e Blackhawks allungano

NHL PlayOff 2013: Isles e Habs pareggiano i conti, Sharks e Blackhawks allungano

Non mancano le soprese in questa notte di Playoff NHL: gli Islanders pareggiano la serie al Consol Energy Center di Pittsburgh, mentre gli Sharks centrano la seconda vittoria esterna espugnando il ghiaccio di Vancouver e portandosi sul 2 a 0 nella serie, con i prossimi due match da giocare tra le mura di casa. Montreal invece pareggia i conti ottenendo il successo davanti al pubblico amico contro i Senators, tutto facile invece per Chicago che soddisfa il pronostico superando agilmente i Wild e portandosi sul 2 a 0.

Islanders @ Pittsburgh 4 – 3 [1-3; 2-0; 1-0] / Serie: 1 – 1 di Luca Tommasini

Sidney Crosby torna, va a referto con due goal, ma questo non basta ai Penguins per avere la meglio sugli Islanders, che sbancano il Consol Energy Center di Pittsburgh e portano la serie in parità dopo gara 2. Vittoria di misura per i newyorkesi, che comunque ribaltano il pronostico e si portano a casa una vittoria meritata, che dà fiducia in vista dei prossimi due match tra le mura di casa. Eroe della serata Kyle Okposo, che completa la rimonta ospite segnando a sette minuti e mezzo dalla fine il goal vittoria. Tre reti, quelle degli Islanders, giunte da dischi vaganti e sfortunate deviazioni: ai playoff serve però anche l’appoggio della dea bendata per andare avanti.
Gara 2 era iniziata in discesa per Pittsburgh, che dopo 43 secondi sono già in vantaggio grazie a Evgeni Malkin, che in backhander risolve al meglio una mischia venutasi a creare davanti alla porta di Nabokov. Pochi minuti dopo i Penguins avrebbero la possibilità di raddoppiare in powerplay, ma Crosby, perfettamente servito da Malkin, non riesce a trovare il tempo per tirare con la porta praticamente sguarnita. Poco male, perché al 03:19, nello stesso powerplay, il canadese ha l’occasione di rifarsi: Iginla prova il tentativo sotto misura, che di fatto diventa un assist per Crosby il quale deve soltanto appoggiare in rete. Secondo assist di serata per l’ex capitano dei Flames. Una manciata di secondi più tardi enorme opportunità anche per Sutter, che da posizione centrale ha tutto il tempo per mirare, ma Nabokov si oppone con il biscotto. La risposta degli Islanders arriva però al primo powerplay a loro disposizione: Matt Moulson prova a servire Boyes, ma il disco deviato entra in porta per la prima realizzazione newyorkese della serie. Bastano 18 secondi però ai padroni di casa per tornare a condurre di due reti: Dupuis cerca un backhand dalla lunga distanza, il disco finisce dalle parti di Sidney Crosby che da posizione defilata centra l’angolo giusto per la seconda rete personale, quella del 3 a 1. Mentre lo speaker annuncia il goal del canadese gli Islanders vanno vicini al secondo goal, con Boyes che sotto misura per due volte non riesce a battere Fleury. Poi i ritmi si abbassano e l’ultima emozione è quella regalata da Malkin, che con un taglio centrale si presenta davanti a Nabokov, non riuscendo però a batterlo. 3 a 1 per i Penguins dopo 20 minuti di fuochi d’artificio.
Avvio di seconda frazione in powerplay per gli Islanders: Tavares pesca alla perfezione Bailey, che a sua volta trova però la grande opposizione di Fleury. Il goal che accorcia le distanze arriva comunque poco dopo, al 25:12: rocambolesca azione con il disco che rimbalza in balaustra, Colin McDonald da posizione quasi improponibile prova il backhander e il suo tentativo viene premiato, perché Fleury si fa beffare sul suo palo. Pittsburgh prova a reagire con il suo capitano: discesa di Crosby sulla sinistra, bomba fermata da Nabokov, poi Tavares in qualche modo riesce a impedire l’arrivo a rimorchio di Dupuis. Al 30:37 arriva invece il pareggio di New York: grande ripartenza di Ullstrom, che serve per vie centrali Bailey, il cui tiro rimbalza sulla balaustra e torna davanti alla gabbia per l’arrivo impetuoso di Matt Martin che insacca il rebound. Gli ospiti adesso ci credono e iniziano a far girare alla grande i giri del motore: Boyes si inventa un grande assist per Tavares, che a tu per tu con Fleury però non riesce a trovare lo spiraglio giusto. Nel finale di secondo tempo i Penguins avrebbero l’opportunità di tornare in vantaggio in powerplay: Morrow libera Bennett che da posizione centrale però spara sui gambali di Nabokov.
Gli Islanders devono difendersi con l’uomo in meno anche in avvio di terzo drittel: Malkin scocca un tiro dalla lunga distanza, deviazione sotto porta di Kunitz e Nabokov mette in mostra tutti i suoi riflessi. Terminato il penalty kill però New York si fa subito rivedere: un disco carambolato davanti alla gabbia di Fleury coglie di sorpresa tutti tranne Tavares, che lo raccoglie e prova la conclusione, e lo stesso Fleury, che in qualche modo si oppone. Match in stallo fino al 52:23, quando la fortuna non arride al goalie dei Penguins: Kyle Okposo prova la conclusione dalla media distanza, il disco finisce fuori, rimbalza sulla balaustra e carambola sul corpo di Fleury, che di fatto lo spinge in porta. I padroni di casa non trovano più la spinta offensiva necessaria per reagire e gli Islanders pareggiano la serie. Appuntamento domenica notte per Gara 3, prima contesa al Nassau Coliseum di New York.

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Ottawa @ Montreal 1 – 3 [0-0; 1-3; 0-0] / serie 1 – 1 di Alessandro Bianchi

Subito la possibilità di rivincita per il team di coach Therrien ieri notte, infatti appena 24 ore dopo la debacle casalinga in gara 1, si ritrovano di fronte per gara 2 Montreal e Ottawa al Centre Bell.
Therrien pratica dei cambi sia nelle linee che a roster, fuori obbligatoriamente Eller, commozione cerebrale, perdita di conoscenza e parecchie fratture facciali, ma che ha già lasciato l’ospedale, per scelta tecnica escono anche Gionta e Pacioretty, mentre fanno la comparsa White, Armstrong e Halpern, dal canto suo MacLean lascia fuori Conacher per scelta tecnica e Gryba, a cui sono state comminate due giornate di squalifica dopo la hit su Eller in gara 1, mentre fanno il loro esordio Benoit e Kassian.
Come comincia l’incontro sembra di assistere ad un film già visto, Montreal a testa bassa cerca di imporre immediatamente la propria fisicità, mentre il gioco di Alfredsson & C. si basa su velocità e tecnica, ma sia da una parte che dall’altra bisogna sempre fare i conti con Anderson e Price. Primo periodo con gli Habs che martellano la porta ospite, il tempo finirà 14-8 come tiri, e con i vari Subban, Prust e White a macinare cariche ai Senators. Anderson come detto in precedenza si mette in evidenza soprattutto in tre interventi consecutivi su Markov e Diaz, mentre Gonchar era in panca puniti dopo un colpo di bastone su Gallagher. Il primo periodo fila via però senza reti e finisce 0-0.
Il secondo tempo si apre ancora con Montreal che cerca la rete sospinta dal proprio pubblico, impressionante il tifo di casa, e che passa in modo rocambolesco in vantaggio al minuto 03.20, Karlsson, il migliore dei suoi la sera prima insieme al suo goalie, rientra nel proprio terzo difensivo, mentre in agguato al centro lo pedinava Ryan White, tenta un passaggio, ma lo stesso White, alla sua prima rete in carriera in post season, lo anticipa e devia il puck alle spalle dell’incolpevole Anderson per l’1-0. Passa meno di un minuto e al 04.13 Montreal colpisce ancora, stavolta tocca a Gallagher far riesplodere il Centre Bell con una deviazione sotto porta, dopo un passaggio smarcante di Galchenyuk, per il 2-0 dei padroni di casa. A questo punto rientrano in gara i Senators, comincia il loro forcing che da i suoi effetti, Price deve compiere veri e propri miracoli sulle conclusioni di Michalek e Zibanejad, poi su azione prolungata in attacco da parte di Ottawa, Price sembra più impegnato a divincolarsi da Pageau, Avery insegna, che non a guardare l’azione, Phillips fa partire un tiro dalla blu e Michalek con un tap in insacca per il 1-2, con Price parzialmente colpevole sulla rete. Montreal tenta di chiudere l’incontro, ma come al solito sulla sua strada trova un attento Anderson, mentre Ottawa tenta di riportarsi in pari. Price cerca di farsi perdonare l’errore sul gol e ci riesce benissimo, compie quattro interventi in rapida successione salvando i suoi su Alfredsson, Gonchar e un doppio Zibanejad, a quel punto Montreal capisce che forse non è sera per gli avversari e colpisce per la terza volta al 18.57, azione arrembante di Montreal che mette pressione alla difesa di Ottawa, mischia davanti allo slot e puck che si defila, lì c’è pronta la vecchia volpe di Ryder che insacca alle spalle di Anderson per il 3-1.
Il terzo periodo vede ancora lo stesso copione del primo, con però la differenza che pure Ottawa si fa prendere dal nervosismo, e non ci capisce più nulla, i due goalie, Price e Anderson fanno il loro dovere sventando i tiri avversari e pertanto il risultato non cambierà più, unica nota degna è proprio sul finire quando White, sulle ali dell’ottima prestazione fornita, carica partendo dalla neutra Latendresse facendo letteralmente esplodere il Centre Bell.
Ora la serie è tornata in pari, 1-1 e la prossima gara in programma è domenica allo Scotiabank Place di Ottawa.

Wild @ Chicago 2-5 [0-1; 1-1; 1-3] / Blackhawks 2-0 di Thomas Valeruz

Dopo aver rischiato di capitolare in gara 1, riuscendo a salvare la pelle solo all’overtime, i Blackhawks s’impongono con una netta prova di forza sugli Wild per 5-2, portando la serie sul 2-0 e ipotecando, di fatto, il passaggio del turno nonostante manchino ancora 5 gare. L’avvio di match è tutto di marca Hawks, con Harding impegnato a fare gli straodinari sin dai primi istanti e capitola al primo minuto, ma la rete di Kane viene annullata per uno stop con bastone alto: all’8.45 però i padroni di casa passano a condurre con Frolik, bravo a recuperare un rimbalzo sul corpo di un difensore e depositare alle spalle di un goalie ospite ormai fuori causa. Sul finale di periodo sono Toews e Kane a rendersi pericolosi in contropiede, con Harding però sicuro. Nel secondo periodo gli Hawks passano ancora: con gli Wild in superiorità numerica, Hjalmarsson in forechecking ruba il disco in zona neutra e serve la coppia Keith-Frolik, con quest’ultimo che fredda Harding nel sette. L’occasione più ghiotta per gli Wild, capita sulla stecca di Brodziak, ma l’attaccante non riesce ad imprimere forza sufficiente ad impensierire Crawford. Anche Toews avrebbe un’occasione ghiotta, ma a porta sguarnita spara nell’unica sezione di gabbia coperta da Harding. Sul finale gli Wild accorciano le distanze con Setoguchi, che finalizza al meglio un pericoloso contropiede dell’ex Cortina Matt Cullen. Nel terzo periodo sale in cattedra Sharp, che prima segna una spettacolare rete in back-hand mettendo il disco all’incrocio dei pali, poi finalizza uno spettacolare assist no-look di Kane insaccando a porta sguarnita il momentaneo 4-1. A questo punto escono gli Wild, che provano in tutti i modi ad accorciare le distanze, ma s’imbattono su Crawford in serata fino al 16.50, quando Scandella riesce a insaccare dalla media distanza e portando il risultato a 4-2. L’assedio finale, privo di portiere, non porta i suoi frutti e consente a Bickell di trovare un fortunoso empty-net goal che fissa i conti sul 5-2 finale. I Blackhawks dunque riescono a mettere una valida ipoteca sul passaggio del turno mettendo sul ghiaccio quella forza che li ha contraddistinti durante tutta la regular season, scagliando ben 48 tiri verso la gabbia degli avversari e subendone solo 26. Di positivo, per gli Wild, c’è la prestazione del proprio goalie Harding, che ha evitato passivi ben peggiori con una serata degna di una serie di playoff. Domenica andrà in scena gara 3 alla Xcel Energy Center di St. Paul, dove gli Wild saranno chiamati alla gara della vita per poter avere ancora qualche speranza di ribaltare la serie.

Sharks @ Vancouver 3-2 OT [1-0; 0-0; 1-2; 1-0] / Sharks 2-0 di Giovanni Catollo

Alla Rogers Arena di Vancouver va in scena gara 2 della serie tra Canucks e Sharks con i californiani che bissano il successo di gara 1 mettendo una seria ipoteca sul passaggio del turno. Questa volta la vittoria degli uomini di McLellan arriva in rimonta: sotto per 1-2 dopo la seconda rete della serata di Kesler realizzata all’ottavo minuto del terzo periodo, gli Sharks con l’uomo di movimento in piu’ trovano la rete del pareggio in mischia con Marleau al 19.04 forzando cosi la partita all’ overtime. San Jose era passata in vantaggio grazie al gol di Thornton al 13.22 di un primo periodo che ha visto il netto predominio degli ospiti, piu’ volte pericolosi dalle parti di Luongo che anche stasera sostituisce l’indisponibile Schneider. A termine del primo periodo il conto dei tiri e’ 10-4 per i californiani. Il periodo centrale vede una maggiore pressione dei padroni di casa con Niemi che si supera in piu’ di un’occasione parando tutti i 14 tiri scagliati contro di lui. Gli Sharks lamentano una rete annullata a Pavelski per uomo nell’area di Luongo. Gli ultimi venti minuti sono vibranti: in power play Kesler allo 0.59 assistito dai gemelli Sedin fulmina Niemi con un potente slap dalla linea blu e sette minuti piu’ tardi approfitta di un errore della difesa ospite per capovolgere il risultato: Boyle sbaglia il dispimpegno e Kesler fredda l’incolpevole Niemi. La reazione degli Sharks non tarda e in rapida successione Burns, Thornton e Pavelski sfiorano la rete del pareggio. Si arriva cosi alle fasi finali con il pareggio di Marleau. L’overtime inizia con un sorprendente time out chiamato da McLellan e viene deciso al 5.31 da Torres che chiude in modo vincente una situazione di due contro uno con Burns. Luongo nulla puo’ e gli Sharks si portano cosi’ sul 2-0 in una serie che vedra’ gara 3 in scena domenica notte a San Jose.

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