Una stagione con… Val Pusteria e Cortina

Una stagione con… Val Pusteria e Cortina

E’ il turno oggi delle due semifinaliste scontente di questo campionato, il Val Pusteria e il Cortina. Certo è che almeno gli ampezzani non possono definirsi così scontenti: dopo una stagione tribolata e decisamente sottotono, gli scoiattoli ai playoff hanno sfoderato una grande prestazione che ha permesso loro di eliminare il Renon, nettamente favorito alla vigilia, e anche di mettere un po’ di pressione alla Valpe, che ha poi comunque meritatamente avuto accesso alla finale. Gli altoatesini, dal canto loro, si sono resi protagonisti ancora una volta di un’ottima Regular Season, per poi crollare ai playoff.

LUPI FIAT PROFESSIONAL VAL PUSTERIA – Allenatore: Paul Adey
Altra stagione, altra delusione per il Val Pusteria. Gli altoatesini hanno dimostrato ancora una volta quanto poco conti dominare la Regular Season, per poi crollare nella fase finale. C’è da dire che quest’anno, a parte un avvio di stagione semplicemente travolgente, i lupi non hanno mai dimostrato quella netta superiorità che invece avevano palesato nelle scorse stagioni, pur non riuscendo mai a disputare dei playoff da scudetto. La stagione del Val Pusteria sembra spaccarsi in due dopo un evento ben preciso: l’infortunio del goalie titolare Jean Sebastien Aubin. Di assoluto livello, il portiere canadese ha trascinato la sua squadra per buona parte della stagione: poi l’infortunio al ginocchio, meno grave del previsto, che gli ha permesso di tornare sul ghiaccio nel giro di un mese e mezzo. Ma Aubin non ha più ritrovato lo stesso Val Pusteria: i gialloneri hanno cominciato a vivere una parabola discendente e poi un periodo di prestazione altalenanti. A fiammate micidiali si alternavano periodi sottotono, che non hanno di certo giovato alla squadra. E’ vero, per una parte della stagione Bona e compagni sono stati semplicemente massacrati dagli infortuni e questo non può che aver minato la continuità dei risultati. La Final Four di Coppa Italia a Torino, poi, si è rivelata un’altra cocente delusione: l’eliminazione contro la Valpe in semifinale non può che aver fatto male ai tifosi altoatesini, al di là del ventilato tacito “gemellaggio” tra la tifoseria pusterese e quella valligiana. Nonostante alcuni periodi di down, la compagine pusterese ha chiuso la Regular Season con il miglior attacco, grazie alla bellezza di 141 goal all’attivo. L’avventura dei ragazzi di Paul Adey si è poi infranta ancora una volta contro l’Asiago: in semifinale playoff gli altoatesini sono crollati e si sono fatti ampiamente dominare dagli stellati, che hanno chiuso la serie sul 4 a 0. Ancora una volta, quindi, i veneti si rivelano indigesti per i brunicensi, che devono rimboccarsi le maniche e iniziare a studiare una tattica che li porti a giocarsi al meglio la seconda parte della stagione, piuttosto che la prima. Perché alla fine dei conti resta quello: nell’albo d’oro resta chi vince alla fine, non chi fa meglio durante la stagione. E’ il bello e il brutto dell’hockey, ma bisogna accettarlo.
Osserviamo più da vicino la stagione del Val Pusteria. Il top scorer interno della Regular Season, ottavo in classifica generale, è stato Joe Jensen, con 44 punti frutto di 18 goal e 32 assist. Dietro troviamo Pat Iannone con 38 punti e Patrick Bona con 37. La prima parte della stagione i lupi l’hanno chiusa al primo posto, perso poi diverse volte nel Master Round, riconquistato e perso nuovamente e definitivamente all’ultima giornata. Anche nella seconda fase è stato Joe Jensen il top scorer con 14 punti, seguito questa volta da Max Oberrauch a quota 13. Ai playoff il Val Pusteria è riuscito ad eliminare il Milano, non senza molta fatica: era il campanello d’allarme per quella che poi sarebbe stata la disfatta subita contro l’Asiago. Una grande stagione regolare, lo ripetiamo, ma con la pecca del powerplay: quello pusterese infatti è uno degli special team peggiori del campionato, secondo solo al Fassa, con il 14.05% di realizzazione.
Tanto di cappello invece per un Jean Sebastien Aubin capace di subire nella prima parte della stagione soltanto 1.78 reti a partita, con una percentuale parate del 93.3%. Non una grande esperienza invece per Philipp Kosta, che ha sostituito Aubin durante l’infortunio: per l’altoatesino nativo di Brunico in 15 partite 3.13 goal a partita e una percentuale parate dell’88.3%.
Il Val Pusteria resta comunque l’ultima altoatesina ad avere deposto le armi in questo campionato: i tifosi però adesso vogliono che la squadra imbocchi la strada giusta per vincere. Intanto a Brunico è già ora di conferme, arrivi e partenze. Hanno prolungato il contratto sia Aubin che Armin Helfer, dopo la sua prima stagione da capitano. Saluta invece la truppa coach Paul Adey. Torna alla corte dei lupi invece Giulio Scandella, dopo una stagione in Allsvenskan con l’Oskarshamm.

– Regular Season [25-1-1-9]
Punti: 78 GF: 141 GA: 88

– Master Round [4-0-1-3]
Punti: 52 GF: 24 GA: 21

– Playoff:
Quarti di finale: Val Pusteria – Milano 4 – 2 Semifinale: Val Pusteria – Asiago 0 – 4

 

HAFRO SG CORTINA – Allenatore: Clayton Beddoes
Un Cortina in chiaroscuro ha chiuso la stagione in bellezza con un’impresa da annali dell’hockey: il campionato ampezzano è partito malissimo e sembrava non bastare uno Stanislav Gron semplicemente monumentale e senza ombra di dubbio uno dei giocatori più talentuosi visti in questa stagione. Ci è voluto qualche mese, ma la squadra poi si è unita e sono tornati in auge i vari Felicetti, Edwardson, Dingle, lo stesso capitan De Bettin: sono loro, insieme al fondamentale apporto di David Bowman al suo ritorno a Cortina dopo una mezza stagione al Dundas Real McCoys in ACH, i fautori dell’impresa che ha permesso agli scoiattoli, ultimi classificati nel Relegation Round, di eliminare un Renon primo nel Master Round e non solo assoluto favorito al passaggio del turno, ma anche una delle pretendenti allo scudetto. E pensare che il Cortina nel corso del Relegation Round aveva perso una delle sue bocche da fuoco più prolifiche, il secondo top scorer interno della Regular Season, Matt Siddall, infortunatosi gravemente al polso. La prima parte della stagione gli ampezzani l’avevano chiusa all’ottavo posto, a quota 43 punti: 105 i goal fatti, 114 quelli subiti, la terza peggior difesa del campionato. Nonostante delle statistiche non esaltanti, però, brillava già la stella di Stanislav Gron: per lui, quinto top scorer della Lega, 49 punti in 31 partite, frutto di ben 24 goal e 25 assist. Per lungo tempo lo slovacco è rimasto in cima alla classifica dei bomber, salvo poi essere beffato al fotofinish da Rob Sirianni, che ha chiuso a 25 reti totali. Nella classifica interna del Cortina troviamo subito dietro, come detto, un Matt Siddall fermatosi a 43 punti (16+27), a seguire Derek Edwardson con 15 goal e 20 assist. Poco è cambiato nella seconda fase, con il Cortina che ha colmato il gap di punti con il Milano, ma per differenza reti negli scontri diretti si piazzato comunque all’ottavo posto finale: si è trattato però dell’inizio del sogno, dell’eliminazione del Renon in una gara 7 giocata all’Arena Ritten. Poi, in semifinale, anche gli ampezzani hanno dovuto deporre le armi contro la Valpe. Nel corso della stagione gli scoiattoli hanno dovuto gestire una forte instabilità a difesa della gabbia: il goalie titolare J.P. Levasseur è stato relegato per qualche partita alla panchina, un po’ per infortunio, un po’ per scelta tecnica. E’ stata comunque data fiducia all’estremo difensore canadese, che ha chiuso la RS con 2.91 gol subiti a partita e una percentuale parate del 90.1%, parametri restati pressoché uguali nella seconda fase.
Nel post-season arriva già la prima notizia riguardante gli scoiattoli: è stato confermato infatti coach Clayton Beddoes, che sarà alla guida del Cortina anche nel corso della prossima stagione.

– Regular Season [11-2-6-17]
Punti: 43 GF: 105 GS: 114

– Relegation Round [5-1-0-2]
Punti: 38 GF: 33 GS: 22

– Playoff:
Quarti di finale: Renon – Cortina 3 – 4 Semifinale: Valpellice – Cortina 4 – 1

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