Ligue Magnus: Quarto titolo consecutivo per Rouen

Ligue Magnus: Quarto titolo consecutivo per Rouen

Ancora Rouen, sempre Rouen, meritatamente Rouen. 13esimo titolo della storia per il club normanno, quarto consecutivo, numeri da record. E dire che questa volta le premesse per un passaggio di mano al vertice c’erano tutte: un avversario, l’Angers, costruito per vincere e che si era dimostrato il più forte di tutti per l’intera stagione, il fattore campo sfavorevole, situazione che tradizionalmente aveva sempre condannato i gialloneri alla sconfitta, la circostanza di dover affrontare due match point sfavorevoli (gara 6 e 7) di cui l’ultimo fuori casa. Nulla ha potuto fermare quella che si è dimostrata la squadra più organizzata ed esperta sul ghiaccio.

Serie anomala quella di finale, con il fattore campo che non prevale nei primi 4 incontri. Il Rouen riporta due vittorie consecutive ad Angers, infilando in gara 1 una difesa angioina assai allegra che concede ben 3 reti agli avversari in altrettante situazioni di superiorità numerica. Gara 2 in salita per i Dragons che perdono il capitano Thinel per gioco duro, ma riescono a resistere ai 5’ di inferiorità numerica, recuperano 2 goal di scarto e vanno addirittura a vincere ai rigori con il penalty decisivo del finlandese Salmivirta.

Sembra che la serie sia finita, che il Rouen più tecnico ed esperto possa facilmente chiudere i conti nelle seguenti gare in casa ma non è così. I Ducs, già capaci di vincere all’Île Lacroix sia in Coupe de France sia in campionato, mettono in mostra una difesa più solida e sfruttano meglio i power play a favore, riuscendo a vincere i due match in trasferta e a pareggiare la serie (2-2).

In gara 5 prevale la tensione. Entrambe le squadre si muovono contratte, si studiano, i dischi diventano pesanti. L’Angers è però più intraprendente e, dopo aver sorpassato indenne 1’ in doppia inferiorità, assesta il colpo del ko a pochi minuti dalla fine con Branden Walls, che corregge in porta un missile di Jeff May dalla blu, deviato da Éric Fortier. Un goal decisivo che porta i Ducs a un solo passo dalla prima storica vittoria in Ligue Magnus.

I Dragons non si fanno però demoralizzare e in gara 6 ristabiliscono la parità (3-3) vincendo in casa una partita molto equilibrata e giocata ad alti ritmi da entrambe le formazioni. Capitan Thinel e Stefanka rimontano l’iniziale marcatura di Henderson. Di Salmivirta il 3-1 a porta vuota. Per la prima volta nella storia della Ligue Magnus, la finale sarà decisa in gara 7.

Nell’ultimo incontro l’Angers sembra soffrire inizialmente il ritmo e la determinazione messa in pista dal Rouen che alla fine del secondo periodo conduce 3-1. Ma i Ducs, sospinti da un Le Haras gremito in ogni ordine di posti, ci credono e riescono a centrare l’insperato pareggio a 3” dalla sirena finale con Èric Fortier, lesto ad infilare in rete un disco uscito da un contrasto sottoporta tra le stecche di Bellamare e Lehnry. Si va al supplementare. La logica vorrebbe che fosse l’Angers a cavalcare l’onda psicologica positiva, invece è il Rouen, dopo pochi minuti, a sfruttare una superiorità numerica con Guenette (MVP della serata) che con un posino dalla media distanza infila il disco della vittoria sotto alla traversa di Florian Hardy.

Grandissima delusione per l’Angers che, dopo la Coupe de la Ligue e la Coupe de France, perde la terza finale di una stagione sfortunata. Onore al merito al Rouen che centra il suo quarto titolo consecutivo, dimostrandosi ancora una volta la squadra da battere.

Rouen – Angers (4-3)

Angers – Rouen 3-5 (2-1, 1-3, 0-1)
Angers – Rouen 2-3 rig (1-0, 1-1, 0-1, 0-1)
Rouen – Angers 1-3 (1-0, 0-0, 0-3)
Rouen – Angers 4-7 (1-4, 2-1, 1-2)
Angers – Rouen 1-0 (0-0, 0-0, 1-0)
Rouen – Angers 3-1 (0-1, 2-0, 1-0)
Angers – Rouen 3-4 ET (1-2, 0-1, 2-0, 0-1)

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