Il secondo tempo comincia con una Valpe sempre molto aggressiva, il Cortina riesce a uscire dal guscio unicamente con un assolo di Felicetti che Parise para in sicurezza. Si scaldano gli animi del pubblico per una penalità inflitta a Gron, ma è proprio in inferiorità numerica che gli ampezzani costruiscono le azioni più pericolose con Dingle e Felicetti. La partita vive di fasi piuttosto confuse ma il Cortina prende coraggio e stringe d’assedio la gabbia di Parise, sempre pronto e un po’ fortunato sulle sassate ancora di Dingle e di Felicetti. Attorno a metà tempo si fa più assillante l’arrembaggio ampezzano che prende d’assalto la Valpe, che difende “a uomo” molto duro francobollando gli avanti cortinesi, le superiorità si susseguono, ma i padroni di casa non riescono a passare. Parise c’è sempre, e quando non c’è lui sono i coriacissimi mastini della difesa a tenere sotto controllo gli attaccanti di casa. Al 37.38, in seguito a 30 secondi di doppia superiorità, capitan De Bettin assiste Gron che con una fucilata dalla media segna il punto del pareggio ampezzano. Gli entusiasmi degli uomini di coach Beddoes durano poco più di un minuto e mezzo: è infatti Sirianni a raccogliere un invito di Dicasmirro a 27 secondi dalla fine del drittel a riportare avanti i piemontesi.
L’intervallo è allietato da una farfalla della sezione artistica della Sportivi Ghiaccio sulla musica di Tchaikovski, ma non passano 3 secondi dall’inizio del drittel decisivo che De Bettin e Dupont si scambiano cortesie capaci di far guadagnare ad entrambi la panca dei puniti. Il puck lo controllano i biancazzurri di coach Beddoes, il Cortina è generoso, ma poco efficace in fase finale: gli Scoiattoli costruiscono, gestiscono una incondizionata superiorità sul ghiaccio, tuttavia non riescono ad essere pericolosi davanti alla gabbia. Sono tanti i minuti giocati in power-play dai biancazzurri (alla fine saranno 11 a 6 le ospitate sulla panca dei puniti), ma i cortinesi non riescono a finalizzare in modo concreto; la grande mole di gioco sviluppata dai cortinesi è una sterile e lenta lambada che, paradossalmente, fa il gioco del Valpellice che deve difendere il vantaggio. Al 52.05 la terna arbitrale convoca un instant-replay per un appena dubbio intervento di Parise con la pinza su un “rovescino” di Dingle, ma il gol non viene assegnato. Al 54.47 una fiondata di Edwardsson costringe Parise alla respinta di gambale e sul successivo ribaltamento è Ihnacak a non trovare la precisione della conclusione mortifera. Al 58.04 coach Beddoes si gioca la carta dell’uomo in più sul ghiaccio togliendo il goalie, ma la pressione non sortisce alcun effetto e a 6 secondi dal fischio finale l’“avemaria” di Dingle si infrange sulla trincea piemontese.
Sugli scudi l’intera linea difensiva della Valpe, autrice di una partita molto concentrata e concreta, mentre il Cortina dovrà meditare sulle tante occasioni di power-play non sfruttate e su una troppo sterile supremazia territoriale.
La serie è lunga….martedi è già qui.
SG HAFRO CORTINA- HC VALPELLICE 2-3 (1-2, 1-1, 0-0)