L’esordio in serie A di Gianluca Vallini

L’esordio in serie A di Gianluca Vallini

(dal sito del Fassa, Rosa Cecco) – Il portiere di hockey, per i bambini è la figura più bella della squadra. E’ vestito come un guerriero, è grosso, ha un casco a punta con dei disegni, i piccoli si innamorano e da grandi sognano di fare il portiere.
La realtà è diversa, il ruolo è difficile, sempre sotto pressione, sempre concentrati, insomma da grandi è una storia diversa.
Nel Fassa forse il più ricordato è Andrea Carpano, che oltre ad aver vestito per anni la maglia biancoazzurra, ha disputato parecchi mondiali con la Nazionale. Ora in odor di serie A c’è il giovane Gianni Scola, 17 anni e tanta voglia di emergere. Gianni abita a Canazei e lavora con il padre Donato. Ha cominciato piccolo in under 8, poi alla 10, 12 comunque sempre portiere, Ricordo di lui quando scivolò dal tavolo dello spogliatoio e finì con la mano aperta sul bordo di una coppa. Ha riportato un grosso taglio, ci vollero dei punti. La cosa che mi impressionò di più è che non versò nemmeno una lacrima, affrontò la cosa da ometto coraggioso. Ora Gianni è diventato grande è alto, molto rispettato dai suoi compagni, è tra i pochi che ogni tanto si mette a pulire lo spogliatoio. Mi racconta della sua esperienza ad Anaheim in California. E’ partito con Michele Marchetti e hanno fatto una serie di allenamenti, cosi hanno potuto conoscere nuove realtà e confrontarsi con giocatori stranieri. Una bella esperienza che lo ha aiutato a crescere.

Quest’anno l’esordio in panchina con la massima serie nella partita con il Milano del 9 ottobre, in sostituzione di Vallini. Poi a Pontebba, Alleghe, una in casa e una in trasferta con il Brunico e il ritorno con il Milano. Alla domanda se avesse mai avuto paura, mi risponde sorridendo che la paura l’ha avuta nella partita con il Valpusteria in casa. «Ho visto che stavamo perdendo 9 a 3 e ho pensato che forse mi facevano entrare». Sono solo attimi ma dopo passa. Per il futuro vorrebbe fare un’esperienza all’estero, in una squadra dove potrebbe essere seguito tutto l’anno da un allenatore portieri.

Ora conosciamo un po’ anche Gianluca Vallini. Vive coni genitori a Bolzano è cresciuto nelle giovanili del EV ha 19 anni, fidanzato, disponibile con tutti, un viso pulito e sorridente, quest’anno è la sua prima esperienza in serie A.

Studi?

«Si faccio la 5ª liceo scientifico da privatista. Sono stato due anni in America ad un’ora di strada da New York, e li non hanno riconosciuto il mio diploma, così ritornato a casa mi sono iscritto da privatista per poter prendere la maturità».

Raccontami i tuoi inizi.

«Ho cominciato a 6 anni come giocatore, ero un tipetto piuttosto falloso, e venivo tenuto spesso in panchina per scontare le mie penalità. Poi a 9 anni ho deciso di fare il portiere, perché vedevo che il goalie non veniva mai mandato in panca puniti. Poi anche per la divisa, per il casco, insomma ho iniziato così».

Torni sempre a Bolzano?

«No abito a Penia, a casa torno il mercoledì per le lezioni e la domenica per stare con la mia famiglia».

Che gusti hai?

«Vado matto per il Sushi, mi piace la musica rap in particolare Eminem. I film che mi sono piaciuti di più sono: Django e Hunger Games»

Come sei arrivato al Fassa?

«Anni fa avevo già fatto dei tornei con la 14 e la 16 del Fassa, poi mi hanno dato l’opportunità di poter provare nella squadra maggiore. Ho debuttato in un amichevole pre campionato con l’Alleghe, all’inizio ero teso non conoscevo il livello, avevo poca esperienza poi ho preso confidenza ed è andata».

Per il futuro?

«Vorrei rimanere qui, questa stagione non è andata molto bene ma eravamo tutti giovani, sono sicuro che la prossima saremo pronti per dare soddisfazioni ai nostri tifosi. Poi tra due tre anni mi piacerebbe un’esperienza fuori dall’ Italia, prediligo l’America ma anche nei paesi scandinavi andrebbe bene».

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