Devils e Blackhawks a guidare le Conference, Flyers in crescita

Devils e Blackhawks a guidare le Conference, Flyers in crescita

EASTERN CONFERENCE

Atlantic Division, di Nicola Tosin
Grazie alla vittoria nello scontro diretto della notte, i
New Jersey Devils hanno sottratto ai Pittsburgh Penguins la vetta. Il lieto fine di una settimana perfetta, dove sono arrivate quattro vittorie in altrettante gare disputate. A cadere sotto i colpi dei rappresentanti sportivi della brick city, rispettivamente : Islanders, Rangers, Lightning e Penguins. Il dato che più impressiona è il numero di reti subite in queste partite : 4, di cui 2 per mano del pirotecnico attacco dei Bolts.
Pinguini che, come detto in precedenza, si vedono costretti ad indossare la medaglia d’argento. La parte divertente è che nel finire della scorsa settimana, avevano maltrattato proprio i Devils per confermare la loro leadership. Il boccone è amaro da digerire, però il sorriso regna sovrano a casa
Lemieux, perchè la squadra veniva da una striscia di 5 vittorie consecutive. 3 di esse maturate proprio nell’ultima settimana, ai danni di : Washington per 2 volte e New York, sponda Islanders.
Sul gradino più basso del podio dei
Philadelphia Flyers che si stanno ritrovando di giornata in giornata. Nonostante alcuni passi falsi evitabili, vedi la caduta casalinga contro i Panthers o la sconfitta della passata settimana contro i Capitals, i passi in avanti si sono notati grazie anche ad un attacco in cui hanno segnato praticamente tutti. Le due vittorie sono arrivate contro Lightning e Hurricanes (in una gara tiratissima e spettacolare).
A ricoprire le cenerentole di turno, le due compagini della grande mela :
Rangers e Islanders. I primi sono scesi sul ghiaccio solamente due volte negli ultimi 7 giorni, per disputare due derby : sconfitta in quel di Newark e vittoria al Nassau Veterans Memorial Coliseum. I secondi hanno dovuto subire quattro giri a vuoto consecutivi, viste le sconfitte contro : Devils, Penguins, Sabres e i già citati Rangers.

Classifica : NJD 17; PIT 16; PHI 11; NYR 10; NYI 9

Northeast Divisiondi Alessandro Bianchi
Anche questa settimana troviamo
Boston in vetta alla classifica della Northeast Division, pure se con un solo incontro disputato, la vittoria in rimonta su Montreal per 2-1, dove il duo Krejci-Seguin, 1+1 per entrambi, ha ribaltato il momentaneo svantaggio, gli uomini di coach Julien mantengono la vetta della propria division con 15 punti, perdendo la vetta della Eastern Conference, visti anche i soli nove incontri disputati nel totale, rispetto ai Devils che hanno sorpassato i Bruins in classifica e hanno già giocato dodici volte. In teoria gli incontri in settimana sarebbero dovuti essere due, infatti ieri sera sarebbero dovuti scendere sul ghiaccio contro Tampa, ma la tempesta che sta imperversando sulla costa east degli USA ha di fatto impedito il regolare svolgimento e la NHL ha preferito posticipare la gara per tutelare tutti. In settimana si è conclusa l’ennesima telenovela di questa stagione, ovvero la questione Tim Thomas, il goalie è stato scambiato con gli Islanders per una seconda scelta, questo ha fatto si che i dollari risparmiati dai Bruins per il suo contratto siano stati immediatamente reinvestiti per far firmare un contratto pluriennale al Rask e designandolo praticamente come suo erede, si spera con le stesse fortune.
In seconda posizione troviamo ancora i Senators a quota 14 punti. Tre gli incontri disputati, tutti in casa allo Scotiabank Palace e il magro bottino di soli tre punti conquistati dai ragazzi di coach MacLean, due sconfitte di cui una in OT contro gli Hurricanes per 2-3 con le reti di
Ottawa di Alfredsson e Karlsson, mentre la rete che ha deciso l’incontro è stata di Harrison, poi la sconfitta nei 60 minuti regolari, ed è quella che brucia maggiormente, contro i Jets, non sicuramente una franchigia di primo piano in questo momento, per 0-1 con Ponikarovski autore della rete vincente e Montoya in grado di parare tutti e 33 i tiri verso la propria porta. L’unica vittoria che è arrivata è stata quella contro l’altro team di division, i Sabres, con un 4-3 che ha fatto soffrire un po’ tutti, infatti dal 4-1, reti di Karlsson, Alfredsson, Phillips e Neil, si è arrivati agli ultimi minuti sul 4-3 con un po’ di apprensione, ma alla fine i canadesi hanno prevalso.
Al terzo posto in classifica a pari punti con Ottawa troviamo i
Maple Leafs che anche loro a 14 punti vengono da una striscia positiva di tre vittorie consecutive. La settimana si era aperta con una sconfitta in casa contro Carolina con un sonoro 1-4, con Frattin a segno per i Leafs. Poi tre incontri di seguito in trasferta, cominciando da Washington dove la vittoria è arrivata ad uno scatenato JVR che con una doppietta più la rete di Holzer ha permesso di battere i padroni di casa per 3-2, poi si è andati in quel di Winnipeg a far visita ai Jets ed anche qui identico risultato, un 3-2 deciso dalla prima marcatura stagionale di Kessel, oltre alle reti di Frattin e Bozak, hanno permesso di portare a casa la posta piena. Ultimo incontro disputato è stato quello di stanotte a casa degli Habs, e qui forse la c’è stata la sorpresa maggiore di giornata, infatti i Leafs si sono imposti con un tennistico 6-0 e con sei diversi marcatori, la prima rete in NHL di Komarov, poi in sequenza Bozak, JVR, Kessel, Holzer e la prima marcatura stagionale per Capitan Phaneuf e un super Riemer in porta che ha parato tutti e 37 i tiri verso la propria porta. Incontro che visto il risultato ha innervosito non poco gli uomini di Therrien che nel finale di partita hanno perso la testa facendola diventare una gara di boxe.
In quarta posizione i
Canadiens, 13 punti, che hanno terminato una settimana difficilissima sotto il punto di vista dei risultati, oltre alle già citate sconfitte contro Bruins, rete dell’1-2 di Subban, e al cappotto interno contro i Leafs, si è aggiunta anche la sconfitta agli SO contro Buffalo per 4-5 con gli Habs sempre in controllo per tutta la gara fino al 4-2 del terzo periodo, poi uno scatenato Vanek ha messo tutto in parità con la rete finale arrivata a 2 secondi dal suono della sirena, poi la maggior precisione di Vanek e Pominville ha sancito l’ennesima sconfitta.
In ultima posizione troviamo i
Sabres a 11 punti, con due vittorie e una sconfitta, quella contro Ottawa in settimana, con il pareggio solo sfiorato, nel finale con Ennis, Leopold e Pominville a segno per coach Ruff. Le due vittorie sono arrivate contro gli Habs, come già detto in precedenza, ed il 3-2 di stanotte contro gli Isles grazie alla 11° rete di Vanek, poi Ehrhoff e rete decisiva nel terzo periodo di Sulzer, con un Miller in porta in stato di grazia che ha parato 41 tiri sui 43 scagliati contro di lui e che porta così i Sabres vicino alla zona playoff nella eastern conference.

Classifica: BOS 15, OTT 14, TOR 14, MON 13, BUF 11

Southeast Division, di Nicola Tosin
Nonostante sia aperta una striscia di 3 sconfitte consecutive, i
Tampa Bay Lightning continuano a mantenere il primo posto della division. Tutte sconfitte arrivate dopo 60′ più che dignitosi, dove però l’attacco non ha realizzato come nelle prime sette partite di regular season. Le 5 reti realizzate in queste ultime tre uscite, non hanno permesso a Stamkos (che ha stoppato la sua striscia di gare con almeno una rete all’attivo in data 5 Febbraio) & Co. di passare contro Rangers, Flyers e Devils.
In seconda posizione e in netta ripresa troviamo i
Carolina Hurricanes. Guidati da un sempre decisivo Eric Staal e da un Cam Ward sicuro, sono riusciti a passare contro Maple Leafs e Senators, mentre nelle due uscite contro i Flyers hanno dovuto sempre gettare la spugna.
A pari merito, ma con una partita giocata in più, troviamo i
Winnipeg Jets. Settimana positiva per la franchigia tornata nel giro da poco più di una stagione, viste le due vittorie nelle tre gare settimanali disputate. A cadere sono stati i Panthers e i Senators, mentre nella quarta gara stagionale tra le mura amiche hanno dovuto cedere la vittoria alla franchigia rappresentante la città di Toronto.
A chiudere il cerchio, rispettivamente
Florida Panthers e Washington Capitals. Nonostante la netta vittoria di quest’ultimi nella sfida diretta di poco meno di 12 ore fa, le pantere mantengono la quarta posizione grazie alle vittorie settimanali in quel di Buffalo e Philadelphia. La seconda caduta, oltre alla già citata del Verizon Center, è avvenuta in quel di Winnipeg.
L’ennesima settimana storta dei
Washington Capitals ha preso il via con la brutta sconfitta casalinga per mano dei Penguins, bissata da quella quantomeno dignitosa contro i Maple Leafs e si è conclusa in quel di Pittsburgh, dove nel rematch a tempo ravvicinato ha avuto la meglio sempre la franchigia capitanata da Sidney Crosby. La rotonda vittoria (5-0) di poche ore fa contro i Panthers fa ben sperare, ma in quel di Washington sembrano ormai abituati a vedere tale squadra coprire l’ultimo posto in classifica.

Classifica : TBL 12; CAR 11; WIN 11; FLO 9; WAS 7

WESTERN CONFERENCE

Central Division, di Luca Tommasini
In testa alla
Central Division e all’intera Lega continuano la loro marcia trionfale i Chicago Blackhawks [9-0-2], ancora capaci di non perdere nemmeno un match nei 60 minuti regolamentari e arrivati così a 20 punti in 11 partite: solo due gli incontri settimanali per la franchigia dell’Illinois, che espugna l’HP Pavillon di San Jose (5-3) e e la Jobing.com Arena di Phoenix (6-2). Patrick Kane trascina la truppa con la bellezza di 18 punti, frutto di 8 goal e 10 assist.
Settimana positiva per i
Nashville Predators [5-2-4], che in tre partite raccolgono cinque punti, portandosi al secondo posto in Division con 14 punti in 11 match giocati. Negli ultimi sette giorni prima la bella vittoria esterna a St.Louis (6-1), poi il ritorno a casa con il successo contro i Kings (0-3), infine la trasferta in casa dei Wild terminata con una sconfitta all’overtime (1-2). Un pacchetto offensivo non ancora a pieno regime quello dei Predators, compensato da una delle migliori difese della Lega: top scorers della squadra Martin Erat e Colin Wilson, entrambi a quota 7 punti (3+4 per entrambi).
A quota 13 punti in 11 partite troviamo i
Detroit Red Wings [6-4-1]: nell’ultima settimana, dopo la sconfitta casalinga subita contro i Flames (4-1), Detroit si sveglia e prima sbanca lo Scottrade Center di St.Louis (5-1), poi centra i due punti anche al ritorno tra le mura di casa, nella vittoria di misura contro Edmonton (1-2). A guidare la franchigia del Michigan c’è uno scatenato Henrik Zetterberg: per lui 16 punti finora, frutto di 5 gol e 11 assist.
Crollo verticale e settimana totalmente da dimenticare per i
St.Louis Blues [6-4-1], fermi a quota 13 punti: non saranno certo contenti i tifosi dello Scottrade Center, visto che i loro beniamini li hanno delusi per ben tre volte su tre negli ultimi sette giorni. Prima le pesanti sconfitte subite contro Nashville e Detroit, poi l’ultima sconfitta all’overtime contro Anaheim (6-5): febbraio nero per i Blues, che sono giunti a quattro sconfitte consecutive, nelle quali hanno subito la bellezza di 22 reti. Unica nota positiva l’ottimo impatto sul campionato di due difensori, Kevin Shattenkirk e Alex Pietrangelo (12 punti per il primo, 11 per il secondo), seguiti nella classifica dei top scorer da due colleghi del reparto offensivo, Alexander Steen e Vladimir Tarasenko, 10 punti per entrambi.
A indossare ancora la “maglia nera” della Division sono i
Columbus Blue Jackets[3-6-2], che di questo passo, 8 punti in 11 partite, rischiano di bissare l’insuccesso della scorsa stagione: in settimana arrivano due sconfitte casalinghe su altrettanti match giocati, la prima contro i Kings (4-2) e la seconda all’overtime contro Calgary (4-3). Un reparto offensivo ancora da registrare per la franchigia dell’Ohio, che vede infatti come top scorer il difensore Fedor Tyutin (8 pts, 1+7), seguito dal centro Derick Brassard (6 pts, 2+4).

Classifica: CHI 20; NSH 14; DET 13; STL 13; CBJ 8

NorthWest Division, di Miki Faella
Continua la marcia in vetta dei
Vancouver Canucks (7-2-2) che chiudono imbattuti la settimana appena trascorsa negli scontri diretti con le proprie compagne divisionali portando a ben cinque vittorie consecutive il proprio personalissimo record. Vittoria thrilling in quel di Edmonton (3-2ot) dove la bellissima rimonta nei primi 60’ viene confezionata dalle belle parate di Luongo (sempre tra i top goalie della Lega) e dalla rete vincente in OT di Tanev (al primo centro in NHL). Con Schneider che torna partente nel prosieguo del week,in quel di Minnesota (4-1,Raymond 1+1) la truppa di coach Vigneault non cede una virgola in casa Wild nemmeno quando all’hockey giocato si preferisce una sana disputa tra “gentiluomini” (68’ di penalità) ed in casa nella notte di sabato ha ben presto ragione di Calgary (5-1,Schroeder doppietta) consolidando la propria leadership con Daniel Sedin alla guida dei suoi con 3+7. Seconda piazza in coabitazione per i Minnesota Wild (5-5-1) che chiude in saldo negativo un week scarno di reti:KO in quel di Phoenix (1-2) dove la truppa dei Wild tiene alla lunga i coyote del deserto col solo Parise (team leader con 6+4) a referto in casa cedono 1-4 agli scatenati Canucks per poi trovare il sorriso contro i Preds (2-1ot) stanotte dove le sfuriate in attacco dei padroni di casa contro Mason,vengono premiati in ot dalla rete vincente di Setoguchi.Week amarissimo per gli Edmonton Oilers (4-4-3) alle prese con svariati infortuni (su tutti Horcoff e Lander e conseguente via vai col farm team) che dopo aver tenuto a bada per buona parte della contesa i Canucks,cedono per 2-3ot ; stesso risultato con Dallas,dove i ragazzi di Krueger dominano sul piano del gioco (Hemsky 1+1) per buona parte del match salvo cadere sotto i colpi dei solisti delle Stars con Jagr a trovare l’angolo giusto in OT. Ultima uscita a secco di punti a MoTown (1-2) con Gagner (3+8) che interrompe la striscia di punti dopo 10 partite consecutive. Risalgono la china i Calgary Flames (3-4-2) che @way trovano punti pesantissimi in casa di Detroit (4-1,Cammalleri 0+3) ma perdono a tempo indeterminato Kiprusoff (distorsione al ginocchio) mentre nell’uscita di Columbus (4-3ot) ben si difende il backup Irving (26sv) con Tanguay (team leader con 4+5) che trova in OT il GWG;amara invece l’ultima uscita settimanale sopracitata contro i Canucks (1-5). A pari punti i Colorado Avalanche (4-6-0) che in settimana hanno salutato le 1000 uscite in NHL di Milan Hejduk,ma nonostante il ghiaccio amico di Denver in due uscite non portano punti alla causa delle valanghe perdendo contro Dallas (2-3) e contro Anaheim (0-3);Parenteau e Duchene team leader con 9pt.

Classifica: VAN 16Pt,MIN 11,EDM 11,CGY 8,COL 8.

Pacific Divisiondi Thomas Valeruz
La Pacific Division ha un nuovo leader: gli Anaheim Ducks. La formazione californiana ha sfruttato il momento “no” degli Sharks (cominciato proprio con la sconfitta ad Anaheim) per operare il sorpasso mettendo a segno 2 vittorie (San Josè e Colorado), 1 vittoria ai rigori (St. Louis) e una sconfitta (Dallas). I Ducks hanno costruito la loro momentanea rimonta potendo contare sul terzo attacco per numero di reti (3.36 goal/partita) e su un goalie di assoluto valore, Viktor Fasth: con lui tra i pali infatti i Ducks non hanno mai perso, conquistando 5 vittorie su 5 gare (1.72 GAA, .932 SVS).
Nonostante la settimana “no”, culminata con 3 sconfitte su 3 gare, gli
Sharks restano al secondo posto in classifica della Pacific Division, ad un solo punto dai Ducks. La sconfitta contro Nashville della scorsa settimana ha influito nei risultati della formazione di coach McLellan anche di questa settimana: prima la sconfitta per 2-1 nello scontro di retto con Anaheim, poi la debacle contro i dominatori della Western Division Chicago Blackhawks per 5-3 e infine la caduta ai rigori contro Phoenix. Una crisi di risultati dovuta probabilmente ad un calo di tensione unita alla stanchezza della roboante partenza. Nonostante ciò, i trascinatori Marleau e Thornton restano ai vertici delle classifiche marcatori.
In recupero anche i
Dallas Stars, che riescono ad infilare un filotto di 3 vittorie consecutive e si portano in terza posizione, portandosi a soli 4 punti dalla vetta. Una rimonta che passa per le vittorie esterne contro Colorado (3-2) ed Edmonton (3-2 OT) e culmina con la vittoria tra le mura amiche contro la capolista Anaheim (3-1): il team texano sembra aver invertito la tendenza a segnare poco (2 goal/partita) e negli ultimi match la media reti è stata di 3/partita, candidandosi come ostica avversaria per Ducks e Sharks.
I
Coyotes perdono il “podio” in favore di Dallas, anche se il punto che separa le due formazioni è tutt’altro che insormontabile: nonostante la vittoria interna contro Minnesota (2-1) e la vittoria esterna ai rigori contro San Josè (1-0 SO) intervallate dalla caduta contro Chicago (6-2) il team nulla ha potuto contro il filotto positivo di Dallas, ma i presupposti da qui fino a fine stagione per una lotta serrata alla ricerca di un posto playoff ci sono tutti.
Sempre peggio i campioni in carica
LA Kings, che restano non solo all’ultima posizione della Pacific Division, a 4 punti dalla penultima piazza, ma occupano l’ultima posizione anche della western conference (in coabitazione con Calgary, Colorado e Columbus). Peggio di loro solo Washington, la quale però compete per un’altra conference. La crisi dei risultati è da trovarsi in un Johnatan Quick mai decisivo come nella passata stagione (2.67 GAA, 0.889% SVS) e in un attacco particolarmente sterile (2.11 goal/partita, 25/30 in classifica). Urge un cambiamento di rotta veloce in casa Kings, per non buttare alle ortiche quanto di buono fatto nella passata stagione, ma un recupero non è così impossibile viste le 3 partite in meno giocate rispetto ai diretti avversari.

Classifica: 1. ANA 17 (11); 2. SJS 16 (11); 3. DAL 13 (12); 4. PHX 12 (12); 5. LAK 8 (9)
Classifica Marcatori: Marleau (SJS) 14, Selanne (ANA) 14, Thornton (SJS) 14.
Classifica Goalie: Niemi (SJS) .933, Fasth (ANA) .932, Lehtonen (DAL) .928

 

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