“Non è un Picasso, ma una vittoria”

“Non è un Picasso, ma una vittoria”

(da Broncos.it) – Queste le parole sobrie di Oly Hicks dopo la partita. “Era una partita davvero brutta, ma per questo anche tutt’altro che facile, dato che il Pergine ha giocato con tanta grinta e ci ha messo il cuore. Oltre a ciò con le stecche, i gomiti e le mani erano piuttosto attivi, per usare un eufemismo. Queste partite non sono facili da vincere, lo abbiamo fatto ed è l’unica cosa che conta.”

I Broncos già dopo sette minuti sono in vantaggio per 2 reti a 0. Felix Oberrauch con una rete bellissima che sarebbe degna di suo fratello, e Wieser con un onetime in superiorità numerica mettono i padroni di casa in una posizione piuttosto confortevole. Subito dopo Caig è sfortunato due volte, quando prima con un polsino centra solo l’interno dell’incrocio dei pali e dopo costringe Facchinetti a una parata di collo su una deviazione da un metro e mezzo. Poi però troppo presto si vede un pizzico di prepotenza nel gioco dei Broncos e le occasioni ghiotte si fanno più rare. In compenso aumentano le distrazioni in fase difensiva e a due minuti dal primo intervallo Mantovani posizionato da solo sottoporta riesce a deviare un tiro di Barnes, accorciando le distanze.

Nel secondo drittel il Pergine sente aria fresca e cerca di ribaltare la partita letteralmente con tutti i mezzi. I Broncos faticano a difendersi dai duri attacchi e cominciano a tentennare nei contrasti. La prima vera occasione in questo frangente arriva al 25° minuto, quando T.J. Caig a mezzo metro palo abilmente devia un tiro-passaggio di Ramoser. Poco dopo però la difesa casalinga non è all’altezza e Demattio pareggia i conti con un tiro dallo slot. Con tanta rabbia gli stalloni vanno all’ingaggio di apertura del loro terzo powerplay di questa serata e passano appena 22 secondi prima che il nuovo vantaggio è cosa fatta. Derek Eastman tira una sassata dalla blu, il rebound esce fino al cerchio d’ingaggio, dove Florian Wieser non esita e segna la doppietta personale con uno slap shot. Dopo due buone occasioni degli ospiti, sulle quali Corsi sventa il pericolo notevole, a T.J. Caig finalmente riesce il gol meritatissimo, ma solo dopo essersi fatto parare un rebound impossibile. Baur piazza un buon tiro proprio per cercare la deviazione che riesce perfettamente a Caig dalla soglia di porta.

Negli ultimi venti minuti la dieta è di pane e acqua, l’unica vera chance è riservata agli ospiti, quando Virzi al 54° impegna seriamente Corsi con un rebound pericolosissimo. Sintomatica per questa partita è una scena poco prima della fine, quando Liberatore toglie il suo portiere e Tobias Kofler davanti alla porta deserta per nulla al mondo riesce a rialzarsi in piedi per spingere il disco in rete. Egon Gschnitzer trova subito la pietra giusta per chiudere questo capitolo: “Anche per una partita bella non ci sono in palio più di tre punti!”

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