Il mese di novembre vede come giocatore del mese un’altra stella NHL, Nicklas Backstrom, centro 25nne ora in forza alla Dynamo Mosca. Di lui dicono “centro estremamente talentuoso in fase sia offensiva che difensiva. Si distingue per il tocco morbido e per la visione di gioco, ottime capacità tecniche e abilissimo a muovere il puck in zona offensiva, dove sfrutta il suo ottimo passaggio soprattutto in mezzo al traffico, anche se a volte azzarda molto. Possiede un buon tiro e ottime doti di playmaker, anche se è più realizzatore. In fase difensiva possiede ottime doti che si notano anche in penalty killing, non velocissimo sul ghiaccio, anche se veloce, non molto fisico anche se supplisce a questo con ottima tecnica ed è difficile portargli via puck”. Nato a Gavle, in Svezia, il 23/11/1987, ha praticamente fatto tutta la trafila nel Brynas, partendo dalle varie Under fino ad arrivare a giocare in Elitserien. Fin da subito si è notato il grande spessore del giovane svedese, tanto che immediatamente viene scelto per rappresentare la sua nazionale nei vari tornei e pure qui comincia la lunga trafila per la nazionale delle tre corone, Under 17, Under 18, Under 20, fino a raggiungere il traguardo di giocatore svedese più giovane di sempre a debuttare nella nazionale maggiore nel 2006, a 18 anni e 6 mesi, poi addirittura coronata con la medaglia d’oro finale. Sempre nel 2006, anno ricco di soddisfazioni sia di squadra, ma soprattutto personali, grazie proprio alle ottime prestazioni sia col Brynas, dove viene insignito di miglior giovane dell’anno nella Elitserien che con la propria nazionale, viene draftato in NHL al primo giro, con la quarta scelta assoluta dai Washington Capitals. Viene lasciato ancora un anno a maturare sempre nel Brynas dimostrando, se ce ne fosse ancora bisogno, quanto di buono aveva fatto intravedere nelle stagioni precedenti, infatti in 45 incontri di regular season mette a segno 40 punti, 12 reti più 28 assist, e ai playoff arriva fino all’uscita dai quarti per mano dell’HV71 mettendo a referto in 7 presenze 3 reti più 3 assist. Nel 2007 i Capitals decidono che è venuto il suo momento e cominciano così ad accendersi le luci della grande ribalta nella NHL. Nella prima stagione già fa vedere egregie cose in linea con Ovechkin, tant’è che proprio quest’ultimo beneficia degli assist del giovane svedese, ben 55 per un totale in quell’anno di 69 punti, e il russo mette a referto nell’anno la bellezza di 65 reti. Porta i Caps ai playoff, ma esce immediatamente dalla competizione ai quarti di finale, giocando sette gare e mettendo a segno però 4 reti più 2 assist. Grazie alle ottime prestazioni viene chiamato all’All Star Game dei giovani e viene menzionato nella formazione dei giovani dell’anno, All-Rookie Team. Nella stagione seguente così come nelle altre inanella ottime performance, nel 2008/09 mette a segno 88 punti in stagione regolare, 22+66, e in 14 gare ai playoff 15 punti, 3+12, e tutto questo fa si che venga insignito nel suo paese natio, in Svezia, del premio “Viking Award” come miglior giocatore svedese di hockey dell’anno. Nel 2009/10 la sua miglior stagione in NHL coincide anche con l’ottima stagione del suo team, che grazie anche ai suoi 101 punti, frutto di 33 reti più 68 assist, valgono il Presidents Trophy per Washington, come miglior squadra in Regular Season, e questo permette ai Caps di accedere ai playoff contro l’ultima della East Conference, Montreal, e anche qui però il cammino si interrompe bruscamente subito contro gli Habs, che in sette gare hanno la meglio, pur con Backstrom che nel complesso mette a segno 9 punti, 5+4. Nel 2010/11 in 77 incontri colpisce con 65 punti, 18+47, uscendo al secondo turno dei playoff, poi in quella successiva, 2011/12 salta ben 40 incontri per una commozione cerebrale riuscendo però a segnare nelle 42 rimanenti 44 punti, 14+30, e pure quest’anno si conclude con l’uscita al secondo turno di playoff con 8 punti, 2+6. E veniamo a quest’ultima stagione, che vede Backstrom impegnato in KHL, per via del lockout in NHL, tra le fila della Dynamo Mosca, insieme ancora ad Ovechkin, suo compagno in quel di Washington e proprio lui si era prodigato con la dirigenza moscovita per mettere a contratto lo svedese. I risultati sono lì a dimostrare che è proprio Backstrom il maggior artefice della risalita della Dynamo in classifica fino al primo posto nella Western Conference, ed anche qui le sue doti balistiche non sono venute meno infatti in 15 incontri sin qui disputati ha messo insieme un bottino di 20 punti, grazie alle 8 reti più i 12 assist con un plus/minus di +7. L’unica pecca è quella di non aver vinto ancora un titolo con una squadra di club, forse in KHL vedendo questi primi scorci di stagione questa possibilità non è poi così remota per invertire la tendenza.