Lockout 2012: grandissimo successo per l’“Operazione Hat Trick”

Lockout 2012: grandissimo successo per l’“Operazione Hat Trick”

26/11: Almeno per una volta in questi ultimi tempi la parola hockey non viene associata al lockout, ma ha lasciato il posto ad un’iniziativa benefica, l’Operazione Hat Trick. Tutti sanno che sono passate alcune settimane dalla devastazione dell’uragano Sandy, vero è che nessuno si è ancora dimenticato, e i segni del suo passaggio sono le testimonianze visibili e tangibili della sua furia devastatrice ed in questo caso sono stati i giocatori di hockey della NHL, ferma per l’ormai famoso lockout, ma attiva per le opere di beneficenza come questa. I promotori sono stati Brad Richards, N.Y.Rangers, e Scott Hartnell, Philadelphia Flyers, che si sono fatti portavoce coi lori colleghi ed attivati per mettere in scena questo evento, il cui incasso è stato totalmente devoluto alle famiglie in difficoltà. Evento che si è tenuto sabato sera nel New Jersey, alla Boardwalk Hall di Atlantic City, davanti a quasi 11.000 spettatori che hanno pagato biglietti che andavano dai 20 $ ai 100 $, ed il cui incasso, come detto prima, è andato alla Croce Rossa americana, e a due fondi per la ricostruzione e l’aiuto a chi ne ha bisogno, inoltre la NHLPA ha donato altri 20.000 $ e i giocatori stessi hanno poi autografato tutto il materiale che andrà all’asta ed il cui ricavato seguirà la stessa via. Come detto un match benefico con tante stelle NHL, divisi in due team, il Team New York, capitanato dallo stesso Richards e il Team New Jersey capitanato da Hartnell, insieme a loro altri per così dire colleghi, tra i quali, Henrik Lundqvist, James Neal, Martin Brodeur, Corey Perry, Steve Stamkos, James Van Riemsdyk, Dan Girardi, Andy Greene, Daniel Alfredsson, P.K.Subban, David Clarkson, Marc Staal, Justin Williams e molti altri. Per la cronaca la vittoria finale è andata al Team N.Y. che ha vinto 10-6 anche grazie alle 56 parate del vincitore della stagione passata del Vezina Trophy, Lundqvist, mentre agli onori della cronaca è salito anche Neal autore di 4 reti. Il clima è stato quello di una festa, coi tifosi che non hanno perso occasione di incitare i loro beniamini così come schernirli, soprattutto Brodeur è finito nel mirino dei fans dei Rangers e dei Flyers accorsi a vedere l’incontro e lui è parso parecchio divertito dalla cosa, tant’è che intervistato alla fine si è detto compiaciuto del fatto che, indipendentemente il movimento sia fermo per il lockout, i tifosi sono rimasti quelli di sempre. Sidney Crosby ha ricevuto, più che cori di scherno, parecchi insulti visto doveva essere della partita, ma all’ultimo momento ha rinunciato per problemi personali, ma visto il pubblico presente di fede Devils, Flyers e Rangers c’è da aspettarsi si sia anche trattato di campanilismo. Molti i cartelli con la scritta “We Want Ho-ckey” che poi si sono tramutati in cori veri e propri, con l’aggiunta di improperi, il più tenero era “Fire Bett-Man” all’indirizzo del nemico pubblico numero 1 del momento e dell’intero panorama hockeystico, Gary Bettman. L’occasione, anche se si è corso il rischio di politicizzare un evento di beneficenza come questo, è stata buona per fare chiarezza sullo stesso lockout, infatti prima dell’incontro una delegazione di 25 giocatori ha incontrato Fehr per domandargli lo stato attuale delle trattative che a suo dire comunque procedono, a rilento, ma proseguono. Tutti i giocatori sono stati poi concordi durante le interviste di fine gara nel dichiararsi vogliosi di tornare a incrociare i pattini così come lo vogliono soprattutto i fans, delusi e stanchi di questo estenuante tira e molla, anche se allo stato attuale delle cose non c’è una certezza sulla ripresa immediata delle trattative. Intanto prende sempre più piede l’idea dello scioglimento del sindacato, prima pareva essere solo un’idea buttata là, ora invece diventa un’opzione percorribile per eliminare lo stallo.

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