Cinquina dei Foxes a Torre Pellice

Cinquina dei Foxes a Torre Pellice

L’incontro Valpellice-Bolzano aveva suscitato buon interesse alla vigilia tra gli appassionati. I piemontesi avevano “l’obbligo” di vincere l’incontro (sperando in uno sgambetto del Milano al Renon) per conquistare il terzo posto in classifica, utile ad evitare la corazzata Valpusteria nelle semifinali della Coppa Italia che si disputeranno il 12 gennaio. I tifosi valligiani erano inoltre in attesa di vedere all’opera il difesore dei Chicago Blackhawks Niklas Hjalmarsson in forza ai Foxes.
Tra le file biancorosse è assente il solo Coco, reduce da una splenectomia subita in settimana, presente comunque al Cotta Morandini in “abiti civili”. Nelle file dei sudtirolesi manca, a sorpresa, Zisser per cefalea.

Già dai primi scambi si capisce che l’intensità di gioco sarà minore delle aspettative. I primi a farsi pericolosi si sono i bozner che impegnano Parise per mano di Andrea Ambrosi. Il portiere della Valpe è vittima al 5’01” di uno scontro con McCutcheon. Il goalie resta per alcuni lunghi minuti disteso a terra, ma sembra poi riuscire a riprendere il suo posto a difesa della gabbia, ma dopo solo 22″ si deve arrendere. Scende quindi sul ghiaccio Andrea “One” Rivoira che ha disputato l’ultimo incontro in A1 ad Alleghe il 3 febbraio 2011, quando era il backup di Kevin Regan. Parise non abbandona comunque il palaghiaccio e si rivedrà in panchina poco tempo dopo. L’incontro si gioca ad un ritmo bassissimo e il Bolzano si fa più volte vedere nel terzo valligiano (McCutcheon, Egger e Dorigatti), mentre i padroni di casa si rendono pericolosi solo con un tiro di Ihnacak. Al 19’07” Hjalmarsson, forse un po’ annoiato dal blando ritmo dell’incontro, da fuoco alla miccia del Bolzano e, complice un cambio confuso tra le fila dei biancorossi, con un assist dal proprio terzo lancia Sharp solo contro Rivoira: disco all’incrocio e il primo tempo si chiude 0 a 1.

Nel secondo terzo il ritmo non cambia, anzi, per quanto sia possibile la Valpe fa peggio che nel primo drittel. I padroni di casa appaiono privi del guizzo vincente e anche un po’ “disorientati” (ne sono testimone le almeno 3 occasioni in cui rischiamo la penalità per avere 6 uomini sul ghiaccio). Tra gli ospiti sale ancora in cattedra Hjalmarsson che a 26’01”, in superiorità numerica, infila la porta avversaria con un tiro dalla destra. La stella NHL (che comunque non sembra mai forzare eccessivamente) va a segno anche al 33’25” con un tiro dalla blu che il golie valligiano non trattiene. La giornata negativa di Rivoira prosegue nel peggiore dei modi quando al 35’45” è vittima di un tiro di Gander, su cui avrebbe potuto fare di più. A concludere la cinquina dei Foxes ci pensa Walcher che al 38’32” approfitta di un pasticcio difensivo di Johnson e Baier, che si scontrano fortuitamente e offrono al l’attaccante avversario il 5 a O.

Il terzo drittel si gioca in uno stadio completamente ammutolito e forse anche un po’ addormentato dell’incontro non che certo non stimola gli spettatori. Unica emozione è il tiro di DiCasmirro al 49esimo, ma il palo nega il “gol della bandiera” ai padroni di casa. Sul finire l’incontro si fa più nervoso e negli ultimi 15 minuti aumentano gli “scontri” tra i giocatori in campo. “Vittima” di questo “stato d’agitazione” è Sirianni che al 51’30” viene punito con 5’+20″ di penalità per una carica alla balaustra ai danni di Fabris (carica che per altro dalle tribune non è sembrata tale da meritare la penalità partita).

L’incontro si chiude quindi sul 5 a 0, con la Valpe che deve fare un mea culpa per l’occasione sprecata visto l’assist del Milano che ha espugnato la tana del Renon. In biancorosso si è notata ancor più l’importanza di Parise tra i pali, mentre tra gli ospiti è da segnalare qualche “lampo” di Hjalmarsson che ha regalato agli oltre 2000 spettatori presenti qualche pregevole serpentina, oltre a due reti e un assist.

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