La Croazia muove il primo passo verso Sochi

La Croazia muove il primo passo verso Sochi

La Croazia, come era prevedibile, vince il girone casalingo di qualificazione ai Giochi Olimpici di Sochi sbarazzandosi senza difficoltà dei modesti avversari, in virtù di un roster decisamente superiore, imperniato sul Medvescak Zagabria, squadra militante in EBEL e fortissima candidata all’ingresso in KHL l’anno prossimo. Percorso netto per gli uomini di coach Danijel Colombo che hanno aperto i giochi con un 9-2 sul sorprendente Messico, mandando in rete ben 8 giocatori differenti. Nello stesso giorno la Serbia, avversaria più accreditata, vinceva con lo stesso margine ma con meno goal, 7-1, contro Israele, con 2 goal a testa per Aleksa Lukovic e Nenad Rakovic, entrambi ancora senza squadra dopo il ridimensionamento del Partizan Belgrado, escluso all’ultimo momento dalla MOL Liga Ungherese.
Seconda giornata e prima grande sorpresa: mentre i padroni di casa passeggiano contro Israele – 15-2 finale con 4 goals del capitano Marko Lovrencic, anch’esso ancora disoccupato – la Serbia perde incredibilmente 5-3 col Messico, consegnando praticamente la qualificazione ai croati. Vittoria storica per i Messicani, abituati a vivacchiare in Division II, salvandosi sempre dalla retrocessione riuscendo a vincere la gara decisiva. Eroe del giorno Alexander Gutierrez, autore di 2 goals, ed il portiere Andres De La Garma, fratello del coach Diego e nominato miglior goalie del torneo.
L’ultima giornata diventa quindi praticamente ininfluente, con i messicani che battono Israele per 7-2 e si aggiudicano un meritato e storico secondo posto, mentre la Croazia regala ai propri tifosi la sempre significativa vittoria contro i serbi con un tranquillo 6-2 che permette a Dominik Kanaet, interessante prospetto che gioca in Slovacchia nel Martin, e a Marko Lovrencic di vincere la classifica marcatori con 6 punti (4 goals e 2 assists). Lovrencic viene anche eletto miglior attaccante del torneo, mentre Nikola Senzel è nominato miglior difensore. Il torneo non ha detto molto sul piano tecnico, ma ha ribadito il definitivo ridimensionamento di Israele, che qualche anno fa era riuscita ad arrivare addirittura in Division I, e la gravissima crisi dell’hockey serbo: senza un campionato nazionale e con il Partizan bi-campione della defunta Slohokej League senza una lega in cui giocare, la Serbia ha forse toccato il suo punto più basso con la sconfitta contro il Messico. I centro-americani, per contro, hanno fatto vedere buoni progressi e un netto miglioramento del livello da quando è stata creata la lega professionale due anni fa. L’arrivo di tecnici e giocatori nord-americani comincia a dare i suoi frutti al movimento hockeistico messicano.
La Croazia è attesa ora al secondo girone di qualificazione, in programma dall’ 08 all’11 novembre a Budapest: i croati affronteranno i padroni di casa dell’Ungheria, la Lituania e l’Olanda

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