HockeyTime.netSi è aperta ieri sera la KHL con il match tra Dynamo Mosca ed Avangard Omsk, ad alto tasso di spettacolo prima e durante l’incontro, e che come sul finire dell’anno scorso ha visto ancora il team della capitale vincere per un soffio e portarsi a casa il primo trofeo dell’anno, la LOKOMOTIV CUP.
Prima dell’incontro sono apparse sul tabellone, al centro del palazzo, le foto dell’incidente aereo occorso alla Lokomotiv Yaroslavl l’anno passato ed in cui perì la squadra al completo ed alla quale è stato intitolato il trofeo in palio nella serata. Tra gli invitati sono apparsi i vari eroi sia russi che nord-americani tra i quali Mark Messier, Wayne Gretzky, Alexander Yakushev, Vladimir Petrov, Vladimir Lutchenko, Vja?eslav Fetisov, Valeri Kamensky e Alexander Maltsev e che insieme ad Alexander Medvedev, presidente della KHL, hanno dato il via all’incontro ed alla stagione stessa. Scroscianti applausi provenienti dagli spalti hanno accolto prima con commozione le foto del tragico incidente e poi le varie leggende dell’hockey sopra menzionate, ovviamente con opposti stati d’animo.
Passando poi all’incontro possiamo certamente dire che lo spettacolo visto prima è stato il giusto preludio a quello che poi si è potuto ammirare effettivamente sul ghiaccio tra le due squadre e non poteva certo essere diverso da così, visto l’Avangard voleva in parte vendicare la bruciante sconfitta in gara 7 nella Gagarin Cup, mentre la Dynamo, giocando in casa, voleva regalare al suo pubblico un altro trofeo e ribadire la propria supremazia.
Partita dai due volte in quanto nel primo periodo c’è stata una netta supremazia da parte della squadra ospite capace di passare in vantaggio al minuto 07.24 con un missile di Anton Kuryanov lanciato Anssi Salmela e che appena entrato dalla blu ha trafitto il goalie di casa Alexander Yeryomenko. Gioco molto veloce e spumeggiante degli ospiti che hanno rischiato di raddoppiare con un 1 contro 1 di Volkov lanciato in contropiede, dove però questa volta Yeryomenko gli si è opposto con bravura chiudendo ogni buco anche sulla ribattuta di Mozer, davvero bravissimo questo ragazzo.
Secondo e terzo periodo invece ad appannaggio dei padroni di casa con la Dynamo forse scossa dallo svantaggio e dalla ramanzina di coach Znarok ha fatto vedere di che pasta è fatta. Infatti nel secondo dopo aver rischiato ancora con Semin di capitolare hanno cominciato a macinare gioco ed i risultati si sono visti, soprattutto in pawerplay dove Karri Ramo, goalie dell’Avangard, ha dovuto fare gli straordinari per tenere a bada gli attaccanti di casa, ma che alla fine a poco più di 3 minuti dalla fine del periodo ha dovuto inchinarsi ad una conclusione di Kokarev in PP dopo un bellissimo assist di Tsvetkov, con Valentenko in panca puniti, e che poco dopo ha sfiorato il raddoppio ma un ottimo Ramo glielo ha negato. Dynamo che ha premuto sull’acceleratore ad ha avuto una grandissima opportunità di raddoppiare sul finire del periodo con un penalty-shot di Kvapil che lanciato in porta è stato toccato da Taratukhin. Penalty che è finito sul palo e che ha salvato sia Ramo che il risultato, rimanendo sull’1-1.
Terzo periodo che vede al 48.45 la Dynamo portarsi sul 2-1 grazie all’idolo di casa Anisin abile in PP a prendere una corta respinta di Ramo, poco coperto dai suoi difensori in questa circostanza, su un bolide di Shafigulin, con Taratukhin protagonista in senso negativo ed ancora in panca puniti. Passano poco meno di cinque minuti ed al 53.36 Alexander Frolov, capitano dell’Avangard, recupera un disco e con un perfetto assist permette a Zaborsky di pareggiare il conto dell’incontro e portare così il risultato sul 2-2 agli shotout, visto in OT non è praticamente successo nulla.
Shotout che hanno premiato la maggior precisione della Dynamo grazie alle reti di Gynge ed a quella vincente di Tsvetkov, mentre dall’altra parte il solo Frolov è riuscito a segnare mentre sia Syomin che Zaborsky hanno mancato il bersaglio.
Dynamo Mosca che arricchisce la propria bacheca con un altro trofeo e fa ben sperare per il proseguo della stagione, Avangard invece che deve trovare un po’ di continuità, ma che comunque ha dimostrato un ottimo gioco.