lunga e sofferta: per 300 anni sotto la dominazione svedese(fu fondata alla metà del 1500 dal Re svedese Gustavo Vasa, come città commerciale ed inizialmente era spostata più a nord), la Finlandia è poi caduta sotto il controllo russo, di cui è stata granducato fino al 1917 per poi subire altri tentativi di invasione sempre da parte della Russia. Helsinki è una città poliglotta per vocazione, avendo 2 lingue ufficiali (come tutta la Finlandia) retaggio della storia passata: il Finlandese e lo Svedese (parlato quest’ultimo da appena il 6% della popolazione). Nonostante (o forse proprio per) storia passata e bilinguismo un detto popolare Finlandese è: “Svedesi non siamo, Russi non vogliamo diventare, perciò meglio che rimaniamo finlandesi”. Visitare
Helsinki è come fare un rapido tour nella sua storia: si passa da Suomellina, isola fortificata ormai periferica, dove si entra in
contatto con le origini della città, per poi arrivare alla cattedrale Uspenski
di rito ortodosso con le caratteristiche cupole d’ oro a forma di cipolla (non sono cipolle ma fiamme che rappresentano Gesù Cristo ed i 12 apostoli), costruita con il contributo decisivo delo Zar Alessandro II è la chiesa ortodossa più grande dell’ Europa occidentale; si passa poi ai palazzi in stile funzionale che hanno la loro massima espressione nelle opere di Alvar Aalto, architetto che assieme a Sibelius (ed alla sua composizione “Finlandia”) hanno fatto in modo che il paese scandinavo venisse conosciuto in tutto il mondo. Il design è talmente presente ad Helsinki da averla fatta nominare Capitale Mondiale del design 2012
Se si vuole fare un’elenco dei “Must see” di Helsinki, non si può prescindere da alcuni luoghi simbolo, per diverse ragioni, della città: Il monumento a Sibelius, nel parco omonimo, disegnato da Eila Hiltunen, che ha anche un’aneddoto interessante; il monumento iniziale era composto da una serie di canne che avevano il significato “visivo” di canne di organo,mentre quello simbolico era di alberi a ricordare la natura raccontata dal compositore con le sue opere. Beh, la gente di Helsinki non ritenne quel monumento così com’era degno di ricordare il grande artista e perciò la scultrice fu costretta ad “integrare” l’opera con un bassorilievo del volto di Sibelius.
La Piazza del Senato, dominata da un lato dalla candida Cattedrale di Helsinki, la Tuomiokirko, e sorvegliata dalla statua dello Zar Alessandro II.Sugli altri lati completano la piazza gli edifici dell’ università di Helsinki ed il palazzo del governo. Proseguendo nel tour si approda a Kauppatori, la piazza del mercato del pesce,
che sorge proprio di fronte ad uno dei porti della città.Il Kiasma, un centro espositivo ultramoderno opera dell’ americano Steven Holl. Accanto troviamo “Casa Finlandia”, di un’altro dei simboli di Helsinki (e della Finlandia tutta), l’architetto Alvar Aalto. Un salto allo stadio olimpico non può mancare, così come una visita al museo dello sport, ospitato all’ interno della struttura, con foto, storie e trofei dei più importanti atleti finnici, da Nurmi a Kurri o Selanne. Ultimo luogo da vedere è la “Havis Amanda” la fontana, rappresentante la ninfa del mare, intorno alla quale gli studenti di Helsinki si radunano durante la festa che celebra l’arrivo della primavera.
Venendo all’ hockey, Helsinki e la Hartwall Areena, oltre ad aver ospitato i mondiali di Hockey giocati a Maggio (e ad ospitare quelli del prossimo anno), partecipano alla SM Liga, una delle Top League Europee, con i “Giullari” dello Jokerit Helsinki e l’HIFK;lo jokerit, che ha avuto tra le sue file anche i
casa è la Helsinki Ice Hall, dopo essersi aggiudicata la SM Liiga 2011, ha chiuso la stagione 2012 al terzo posto fermando poi la propria corsa dei playoff ai quarti di finale perdendo il derby proprio contro lo Jokerit con un secco 4-0.