Hay: «A Cortina perché l’Italia è un Paese straordinario»

(comun. stampa SG Cortina) – Anche lui, come Matt Siddall, proviene dalla British Columbia, nell’estremità occidentale del Canada, e precisamente da Kamloops, una cittadina di quasi centomila abitanti ai piedi delle montagne. E non lo confessa apertamente, ma forse anche le Tofane hanno giocato un ruolo – seppur piccolo – nella sua decisione di firmare il contratto per la prossima stagione con il Cortina. Lui è Darrell Hay, nuovo difensore dell’Hafro Cortina, che diventerà senz’altro uno dei “vecchietti” della squadra (compirà trentatré anni in aprile). Un vecchietto – se così si può dire – già pronto però a regalare simpatia ai suoi nuovi compagni di squadra, allo staff e ai tifosi della Sportivi Ghiaccio.

Darrell, tu sei un giocatore che ha vissuto moltissime esperienze: non in molti possono dire di aver giocato in WHL, in AHL, in Repubblica Ceca, in Norvegia, in Germania, e ora in Italia. Che cosa ti ha spinto a firmare con il Cortina?

Ho scelto di venire in Italia per tre ragioni. La prima: ogni mio amico che ha giocato nel vostro Paese mi ha parlato benissimo dell’Italia e mi hanno detto cose positive del campionato italiano.

Vai con la seconda.

La seconda ragione guardando l’aspetto sportivo: mi interessava molto l’opportunità di giocare oltreoceano agli ordini di un allenatore canadese. Quest’esperienza ancora mi mancava, nonostante le tante stagioni trascorse in Europa tra Norvegia, Germania e Repubblica Ceca, e desideravo davvero poter avere uno scambio di questo genere con il mio allenatore.

E la terza?

La terza riguarda l’Italia. Ho firmato con il Cortina anche per avere la possibilità di vedere e di vivere il vostro Paese. Credo che l’Italia, infatti, sia straordinaria.

Grazie. Ci fa piacere sentirtelo dire, soprattutto in un momento difficile come quello che stiamo vivendo.

È innegabile che abbiate una grande e importante tradizione culturale, e sono sicuro che i mesi che passerò con voi serviranno per esplorare più da vicino la vostra storia e soprattutto per arricchire me stesso.

Che bello sentirti dire queste cose – percepisco che non sono frasi di circostanza! E pensare che c’è gente che crede voi hockeisti stranieri una manica di teste vuote.

Io ho grandi aspettative da quest’esperienza che inizierà fra poche settimane. Giocherò a hockey sempre al massimo delle mie forze, da vero professionista, per contribuire a fare del Cortina una squadra vincente e per essere un ambasciatore della società e di Cortina più in generale. Godrò pienamente l’esperienza di essere uno straniero – ma direi quasi un ospite! – in un paese bello come il vostro, ne sono sicuro!

La tua pluriennale esperienza tornerà utile al nuovo allenatore Clayton Beddoes.

Spero di poter contribuire ai risultati della squadra in qualsiasi modo mi vedrà coach Beddoes. Dopo dodici stagioni da professionista, spero di portare in squadra sia l’esperienza della mia carriera in Nord America sia l’esperienza che ho maturato in Europa. Starà poi a coach Beddoes decidere utilizzarmi nel modo che possa risultare più benefico per la squadra.

Ora non ci resta che sapere quando arriverai in Italia.

Sarò da voi entro i primi giorni di settembre. La mia ragazza mi raggiungerà a campionato iniziato, visto che lei ha un lavoro a tempo pieno qui in Canada. Mi piacerebbe anche portare il mio cane (un labrador nero di nome Bauer), ma è davvero molto grande e poi mia mamma gli vuole molto bene, visto che è stata lei a prendersene cura nelle ultime tre stagioni, quando ho giocato all’estero…