Delle vacanze veramente hockey: Vienna

Delle vacanze veramente hockey: Vienna

Una volta che si arriva a Vienna sembra che il tempo si sia fermato ai tempi del dominio asburgico che ricordiamo essersi concluso alla fine della prima guerra mondiale.
Diciamo Vienna possiamo nominare i più grandi musicisti della musica classica del XVIII e del XIX secolo: da Antonio Vivaldi a Wolfgang Amadeus Mozart, da Antonio Salieri a Ludwig van Beethoven, da Franz Schubert a tutti gli Strauss, Johannes Brahms, Franz Liszt, Arnold Schönberg.
Non è solo la città dei grandi musicisti ma è anche la “porta” che dall’Occidente conduce in Oriente, l’ingresso dell’est Europa verso il cuore del vecchio continente, rendendo così la città papabile per popolazioni, come gli ottomani, in passato, e tedeschi prima della seconda guerra mondiale per raggiungere i propri obiettivi di conquiste.
La nostra visita alla città può partire dagli edifici sacri come la Cattedrale di Santo Stefano con le sue due torri: quella nord, alla sommità del quale troneggia lo Steffl, da dove si può ammirare un panorama mozzafiato, mentre la torre sud ospita la campana detta Pummerin.
Nei pressi della Cattedrale si può visitare sotto la piazza, la cripta-cappella di San Virgilio del XIV secolo. Altro punto di interesse in zona è l’appartamento tra i tanti abitati a Vienna da Mozart, uno dei pochi rimasto in piedi sino ad oggi. Qui abitò dal 1784 al 1787 e compose l’opera “Le nozze di Figaro”.
Alle spalle della Cattedrale c’è il quartiere della Blutgasse. Il suo nome deriva dalla leggenda dei Templari che qui furono trucidati tanto da riempire di sangue il piccolo vicolo. Ora si trovano atelier d’artisti.
Altre edifici sacri che meritano una visita sono la chiesa di San Michele e quella dei Cappuccini.
Gli edifici più imponenti e importanti della città sono all’interno del Ring, lungo sei chilometri e voluto da Francesco Giuseppe e comprendono: la residenza imperiale, ora presidenziale, di Hofburg, con i suoi appartamenti imperiali di Francesco Giuseppe ed Elisabetta d’Austria ed il Museo di quest’ultima, Sissi, la mitica imperatrice amata da tutti; il Municipio (Rathaus), edificio neogotico con la torre di quasi 100 metri; il Parlamento, ispirato all’architettura greca ed infine il teatro dell’Opera ricostruto dopo il 1945 che ospita una volta l’anno il grande ballo, l’evento che vede protagonisti oltre cento giovani coppie della Vienna per bene.
Non si può venire a Vienna senza fare una visita al castello di Schönbrunn, la Residenza estiva degli Asburgo, con le numerose sale. Il complesso racchiude il giardino-labirinto, la Gloriette, il giardino zoologico, la serra delle palme, il museo delle carrozze imperiali, che ha come pezzi migliori la carrozza di rappresentanza di Francesco Giuseppe, la carrozza dorata di Francesco Stefano di Lorena e il carro funebre utilizzato per il funerale di Sissi e di Francesco Giuseppe e nel 1989 per l’addio a Zita, l’ultima imperatrice d’Austria.
Tra i musei della città meritano l’attenzione del turista il complesso del Museumsplatz con il Museo di Leopold, e con il Museo di Arte Moderna Fondazione Ludwig Wien.
Il museo delle belle arti che espone capolavori di Rubens, Tiziano e Velazquez.
Il museo di Albertina che espone la collezione grafica di Alberto di Sassonia oltre a un’ampia raccolta di disegni di Michelangelo, Rubens, Klimt e Schiele.
La galleria Bel Vedere che può vantare di esporre capolavori come “Il Bacio” di Klimt, ed opere di Schiele, Renoir, Monet e Van Gogh.
Nella piazza davanti al Rathaus di Vienna le sere d’estate si passano a tempi di musica dell’opera. Il palazzo comunale illuminato rende lo spettacolo ancor più suggestivo. Si svolge tutto all’aperto dinanzi ad un maxi-schermo che proietta spettacoli. Sempre in piazza ci sono stand che servono piatto di cucina internazionale. La ruota panoramica del Prater è il simbolo della città, vicino al Danubio, dove all’oscurità viene rispettata l’usanza di fermarsi in riva al fiume per bere con i propri amici.
La cucina è un punto forte. C’è una grande varietà di suppen (zuppe): la Frittatensuppe è una zuppa con strisce di frittata mentre la Griessnockerlsuppe è una zuppa con gnocchetti di semolino. Insieme a queste, sono molto amate la Kurbissuppe (crema di zucca), la Nudelsuppe-Rindsuppe (pasta in brodo), la Tomatensuppe (crema di pomodori) e la Zwiebelsuppe (zuppa di cipolle).
Per quanto riguarda la carne il piatto tipico è il Gulasch, uno spezzatino di manzo o vitello, leggermente piccante e di solito servito con i peperoni. Il Rostbraten (costate di manzo arrostite) ha un sapore, particolare e di solito si accompagna alle cipolle. Il Tafelspitz è un bollito di carne di manzo servito con rafano, mele o erba cipollina. Molti di voi mangiano spesso la Wiener Schnitzel, altro non è che la cotoletta alla milanese, arrivata in Austria quando l’impero dominava sulle province lombarde. E poi ci sono i dolci con la mitica Sacher e forse ancora più buona, la torta di Mozart. A Vienna nei vari vicoli si possono comunque trovare ogni sorta di cucina internazionale anche a base di purè e insetti alla piastra, libellule.
I Vienna Capitals sono la squadra di hockey della città, squadra fondata nel 2000 e vincitori dell’unico campionato nel 2005. Prima dei Capitals la squadra di Vienna era l’EV Wiener fonadata bel 1914 la cui attività si e’ conclusa nel 2000 e possono contare in bacheca ben 17 trofei del campionato Austriaco.
I Vienna Capitals giocano alla Albert Schultz Eishalle, capaci di contenere 7000 spettatori. Quest’anno a rinforzare il team ci saraà anche Zaba, l’ex goalie di Bolzano, fresco vincitore del campionato italiano.

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