E’ considerata un pò come il Santo Graal per ogni bambino che prende per la prima volta in mano una stecca da hockey e comincia a pattinare, magari nel laghetto ghiacciato dietro casa, rinnovando una tradizione che in tutto il nordamerica, ma in Canada in particolare, assume i tratti della religione (se pensate che l’hockey è riportato anche sulla banconota da 5 dollari canadesi in corso legale); stiamo parlando della Stanley Cup, o “The Mug” (la tazza, soprannominata così per la sua forma) come viene affettuosamente chiamata da tutti i tifosi della NHL. Questo trofeo, il più antico trofeo professionistico al mondo, affonda le sue radici nella storia: fu infatti portata al di là dell’Oceano da Lord Frederick Arthur Stanley, governatore generale della provincia del Canada, nel 1892 e messa in palio per la prima volta come premio alla miglior squadra amatoriale canadese l’anno successivo. Originariamente conosciuta come Dominion Hockey Challenge Cup, è stata vinta per prima dalla squadra (ai tempi il concetto di franchigia era di là da venire) dei Montreal AAA, che si imposero nella “finale” per 3-1 sugli Ottawa Generals.
Se in origine era un premio tra “amatori”, a partire dal 1915 le due maggiori leghe professionistiche canadesi, la NHA (National Hockey Association) e la PCHA (Pacific Coast Hockey Association) raggiunsero un’accordo con gli amministratori della coppa (figura questa che si è perpetuata fino ai giorni nostri) per cui i rispettivi campioni si sarebbero sfidati per alzare la coppa. Questa situazione si protrasse fino la 1926, anno in cui la coppa divenne il premio per i vincitori nella NHL (National Hockey League) che con diverse espansioni si è protratta fino ai giorni nostri. Tuttavia la “formalizzazione” della Stanley Cup come trofeo per i campioni della NHL arrivò soltanto nel 1947.
Le curiosità relative al trofeo di Lord Stanley sono parecchie, ad iniziare dal fatto che di Stanley Cup ne esistono 3: l’originale che non lascia mai il caveau della “Hockey Hall Of Fame” di Toronto, una copia che è consegnata alla franchigia vincitrice delle Stanley Cup Finals (e che viene portata in giro, un giorno per uno, da tutti i componenti del team nei mesi successivi alla vittoria) ed una seconda copia che è lasciata su un piedistallo nella sala dei trofei della Hockey Hall of Fame davanti ai ritratti di tutti i giocatori, dirigenti ed allenatori che sono stati “introdotti” nella HHOF. Bisogna anche sapere che, a differenza di altri sport, la Stanley Cup non rimane di propietà del team che se la aggiudica ma i detentori la custodiscono solo fino all’ inizio della stagione successiva, quando la coppa torna sotto la tutela dei due amministratori; perciò la Stanley sollevata dai campioni della NHL di anno in anno è sempre la stessa. L’impronta che rimane delle varie squadre vincitrici è nella base della coppa: infatti i nomi di tutti i componenti del team che si aggiudica il trofeo di anno in anno vengono incisi in lamine di argento (cinque) che ricoprono la base della coppa, alzata per l’occasione; questa tradizione, iniziata proprio dai Montreal AAA, ha portato ad aggiungere anelli alla coppa fino alle attuali 5 “bande” d’argento. Su queste lamine, fino al 1977 potevano vedere inciso il proprio nome solo i giocatori che avevano giocato tutti i match dei Play Off mentre a partire da quell’anno per poter lasciare la propria “firma” sulla Stanley basta aver giocato almeno 41 gare di Regular Season oppure almeno un match delle Stanley Cup Finals. Per non far crescere ulteriormente la coppa in altezza (attualmente misura quasi 90cm), al riempimento del quinto anello, il più vecchio è stato tolto ed è conservato, assieme alla coppa originale, nel caveau della HHOF.
Altra curiosità riguarda le mancate assegnazioni del trofeo: solo per 2 volte infatti la coppa non ha avuto un vincitore e cioè nel 1919 a causa di una epidemia di influenza spagnola e nel 2005 per il Lockout imposto dalla NHLPA per protesta contro il mancato accordo relativo al monte stipendi. Fatta eccezione per queste 2 volte, la coppa ha avuto sempre un vincitore arrivando ad essere assegnata per 97 volte (153 se si contano anche le assegnazioni pre-1917) nell’arco di 109 anni di storia.
La franchigia più “vincente” è quella dei Montreal Canadiens con 24 affermazioni mentre la più “perdente” con 13 sconfitte (ma anche 11 vittorie) è quella dei Detroit Red Wings.
I vincitori della Stanley Cup dal 1927 ad oggi (Fonte www.wikipedia.org)