NHL Week : dallo scontro NHL-NHLPA al dilemma di Shane Doan

NHL Week : dallo scontro NHL-NHLPA al dilemma di Shane Doan

Doveva essere la settimana della decisione di Shane Doan, ma così non è stato. In data 8 Luglio, o al massimo nei primi giorni della settimana appena trascorsa, avrebbe dovuto rispondere alla domanda definitiva : stare o non stare in quel di Phoenix?
In verità una risposta tra le righe è stata offerta dal suo agente : “Non vogliamo creare false aspettative. Comunque, il primo desiderio del mio assistito è di proseguire ciò che ha iniziato con questa franchigia”. Parole che significano solamente una cosa, ripetuta già dallo stesso Doan in più di un’occasione : se non c’è la sicurezza che i Coyotes restino dove sono, non alzerà la penna per firmare il prolungamento.
Nello stesso momento in cui ha parlato dell’amore del canadese verso la franchigia dell’Arizona, Terry Bross (l’agente, appunto) ha pure fatto notare che al giocatore si sono interessate 11 squadre della NHL. Da Detroit a New York, da Montreal a Washington, da Edmonton a Toronto. Per quest’ultime due realtà, David Oconnor ha provato ad ipotizzare qualche scenario con Doan dalla loro parte.

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Un altro lungometraggio di questa estate riguarda Shea Weber. Il pilastro difensivo dei Predators è un RFA, dunque visto l’ingaggio faraonico difficilmente un’altra franchigia tenterà di soffiarlo all’attuale offrendo un contratto con cifre maggiori. Indi per cui, due possono essere gli scenari per questa vicenda :

1) I Predators mettono sul tavolo un contratto “alla Parise-Suter-Kovalchuk”, dunque parliamo di 13/14 anni di contratto, a cui il natio di Sicamous non direbbe di no;
2) Viene trovata una squadra in grado di mettere in piedi una trade, per poi offrire al giovane difensore lo stesso contratto di cui si parlava nel punto 1.

In caso contrario, il giocatore diventerà UFA il prossimo 1° Luglio, realtà (quella dell’UFA) che ora come ora non gli è permessa, viste le regole della lega.

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Altra questione importante, anzi, primaria : ci sarà o non ci sarà il lockout?
Onestamente, ora come ora, è impossibile offrire una risposta giusta e precisa. Se leggete che sicuramente non ci sarà, sono scempiaggini; se leggete che sicuramente ci sarà, sono anch’esse scempiaggini.
La verità è che le distanze tra le due parti sono troppo nette, dovute probabilmente dalla volontà dagli stessi soggetti chiamati in causa. Ambedue, NHL e NHLPA, stanno richiedendo qualcosa di spropositato, che ora proviamo ad elencare :

– La lega richiede un taglio notevole dei guadagni correlati che ricevono i giocatori. Secondo il CBA, la % è pari al 57, ma la NHL la vorrebbe portare a quota 46. Risposta della NHLPA? (suono di una risata);

– La stessa lega vuole modificare le regole riguardanti la questione UFA (unrestricted free agent, dunque “io giocatore decido dove andare”). Secondo loro, un dipindente deve giocare almeno 10 stagioni nella massima lega mondiale per maturare questo status. Ora, Luglio 2012, è a quota 7.
Per fare capire la questione, prendiamo il caso di Shea Weber trattato in precedenza : quest’anno, come 12 mesi fa, il difensore non ha potuto godere dello status di UFA. Perchè? Non ha ancora disputato quelle 7 stagioni (sì, perchè le 32 partite del 2005-06 non contano) che gli permetteranno, il 1 Luglio 2013 (se ancora necessario), di firmare per chi vorrà;

– Se per la questione UFA la NHL ha chiesto 10, la NHLPA ha chiesto di abbassare ancora di più il tetto : da 7 a 5 anni.

– La NHLPA ha chiesto pure : l’eliminazione del salary arbitration (per evitare il ripetersi di casi alla Shea Weber) e l’allungamento degli entry-level contracts (da 3 a 5 anni).

Certamente queste sono le prime richieste, e lo sappiamo tutti che le prime sono anche quelle più ridicole e che non vengono mai accettate. All’inizio della stagione regolare mancano ancora 2 mesi abbondanti, dunque di pallottole se ne vedranno volare ancora.

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– Ruolo di alternate captain per Zach Parise e Ryan Suter.

“Forget this”. Tramite un divertente filmato, Teemu Selanne ha fatto sapere che tornerà a vestire la jersey dei Ducks per un’altra stagione. Cifre in ballo? 4,500,000$.

– Altre conferme pesanti : Mason Raymond – 1 anno / 2,275,000$; Teddy Purcell – 3 anni / 13,500,000$ in totale; Jamie Langenbrunner – 1 anno / 1,500,000$; Marc-Edouard Vlasic – 5 anni / 4,250,000$ a stagione; Raphael Diaz – 2 anni / 2,500,000$ in totale; Chris Neil – 3 anni / 1,900,000$ a stagione.

Zdeno Chara in patria. Con una chitarra (minuto 2:40).

Roberto Luongo alle World Series di Poker, che si sono tenute a Las Vegas. Posizione finale? 634° su 6598 partecipanti. Poteva andare peggio, però ora è tornato il momento di concentrarsi sul futuro .. eh, Lu?

– A livello collegiale, lo sport americano fa le cose in grande. Se lo scorso 11 Novembre i Tar Heels e gli Spartans, due compagini del basket collegiale, si era affrontate sulla USS Carl Vinson, a Febbraio del 2013 diverse compagini dell’hockey collegiale si affronteranno al Soldier Field di Chicago, casa dei Chicago Bears (NFL). A voi il link per avere ogni tipo di informazione.

Mike Ribeiro indosserà il numero 9 con i Washington Capitals. Lui stesso ha detto che provò ad ottenerlo pure con le altre squadre per cui ha giocato (Canadiens e Stars), ma fu impossibile.
In molti si sono fatti quattro risate (o è più una critica?) sul vestiario dello stesso durante la presentazione ufficiale. Per capirci, ecco un esempio.

Scott Howson, GM dei Blue Jackets, non ha detto nulla di nuovo nella giornata di sabato : “se scatta la trade per Rick Nash, noi in cambio vogliamo un attaccante che ci garantirà 30-40 reti stagionali”.

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