Dopo le 2 gare del Prudential Center, in cui per decidere il vincitore c’era voluto l’overtime, le Stanley Cup Finals 2012 attraversano il continente nordamericano per sbarcare sulla costa ovest, a Los Angeles per i capitoli 3 e 4. La gara questa volta ha uno svolgimento completamente opposto ai precedenti con i Kings dominano in lungo ed in largo dal primo minuto e Brodeur che ha il suo bel da fare per mantenere a galla i Devils. La franchigia del Jersey si sveglia sul finire del primo periodo ma Quick fa buona guardia e la prima sirena vede il boxscore del match ancora intonso. Il secondo periodo parte sulla falsa riga del primo con i Kings che sospinti dai propri tifosi vogliono mettere al sicuro il match ma per vedere la prima rete dell’ incontro bisogna “ringraziare” gli arbitri che con una decisione quantomeno opinabile convalidano la rete dell’ 1-0 di Martinez (King-Lewis): King riceve un disco da Lewis dalla balustra e spara verso Brodeur, il puck rimane sotto il gambale del goalie dei Devils, che non riesce a coprirlo, prima che Martinez, approfittando del non intervento degli arbitri lo spinga i porta. I Devils scaldano i guanti di Quick con un doppio tentativo di Henrique su cui però il goalie dei Kings non si fa sorprendere. Il predomio dei padroni di casa rimane schiacciante e la logica conseguenza è la rete del 2-0 che porta la firma di Anze Kopitar,il quale sfrutta a meraviglia un perfetto suggerimento da parte di Dustin Brown. Sulle ali dell’entusiasmo i padroni di casa si fermano e dopo avere chiuso in doppio vantaggio i secondi 20 minuti sfruttano il Power Play capitato ad inizio frazione finale e vanno a bersaglio la terza volta con Carter (Richards-Mitchell) che mette il disco alle spalle di un non perfetto Brodeur. Con la gara saldamente in tasca è ancora lo Special Team di L.A. a far balzare in piedi lo Staples Center con la linea Williams-Doughty-Kopitar che converte ancora in rete una situazione di superiorità. Quick spegne le residue speranze dei Devils fermando i tentativi poco convinti a dire il vero di Zajac e Zubrus e porta a casa il terzo shutout di questi playoff regalando ai suoi Kings la possibilità di giocarsi già mercoledì prossimo il primo matchpoint della serie sul ghiaccio di casa. In caso di vittoria di L.A. sarebbe il 21imo “sweep” (eliminazione per 4 vittorie a 0) della storia delle finali per la Stanley Cup da quando, nel 1938-39, le sfide per la coppa hanno assunto il formato “best-of-seven”. L’ultimo “sweep” risale a 14 anni orsono, finali 1997-1998, allorchè i Detroit Red Wings “spazzarono via” i Washington Capitals.
Emanuele Badessi