Thomas Larkin: “Alle Big daremo filo da torcere”

Thomas Larkin: “Alle Big daremo filo da torcere”

di Tony Puma e Fiorenza Zanchin

(Stoccolma) – L’Italia incamera la seconda sconfitta consecutiva, con un calendario proibitivo ottenere ulteriori punti per distanziare la Danimarca sembra impossibile, ma non per Larkin che, conservando del sano ottimismo, non vuole cedere le armi agli avversari.

Da cosa è dipesa la sconfitta odierna con la Norvegia?

Non abbiamo tirato abbastanza. Abbiamo avuto delle opportunità e, come visto in occasione del primo goal, se si tira, qualsiasi cosa può succedere. Per di più abbiamo commesso qualche errore difensivo; sul 4-2 potevamo rimontare, poi il loro quinto goal è stato demoralizzante ed è diventato tutto più difficile.

La partita di ieri ha influito sulla vostra condizione fisica?

Sapevamo che oggi dovevamo vincere, perché era l’ultima di quelle abbordabili; per noi era una partita importante quanto una da Gara 7 di playoff. L’opportunità c’era, non eravamo stanchi fisicamente; mentalmente, all’inizio, non eravamo pronti.

Nei prossimi giorni dovrete disputare le partite più difficili, proibitive.

Sì, le prossime Nazionali hanno nei loro roster i giocatori più bravi al mondo, sarà una bella esperienza per noi. Se pensano che giocare contro di noi sarà facile, risponderemo dando filo da torcere cercando di sorprenderli.

Adesso si dovrà tenere d’occhio la Danimarca.

La terremo d’occhio, ma nelle prossime tre partite avremo la chance di arrivare all’overtime e non si sa mai cosa potrà succedere dopo, soprattutto contro i cechi che dopo averli visti giocare, spero che la squadra riesca a conquistare punti.

Anche se dovesse arrivare Jagr?

E’ un mio idolo, mi piacerebbe vederlo, però in quella partita sarà un avversario, come qualsiasi altro giocatore.

Nella partita odierna sei andato vicino alla tua seconda marcatura ad un Mondiale, dopo quella dell’anno scorso in Ungheria.

Penso che Alex (Egger, n.d.r.) l’abbia deviata. Io ho tirato e non ho visto dov’è finito il puck, mi ha detto che l’ha deviata e io mi fido lui.

Oggi hai tirato spesso dalla blu.

Ho avuto tante possibilità. Adesso, a questo livello, ho maggiore fiducia nelle mie abilità; sapevo che nella prima partita era difficile contro giocatori NHL. Ho ventun’anni, sono ancora giovane e avevo addosso un po’ di ansia, tuttavia adesso mi sento a mio agio, soprattutto, oggi, a fine terzo tempo, quando il disco è quasi  entrato, ma è stato deviato da un bastone.

E’ un Cornacchia poco soddisfatto quello che si presenta alla conferenza stampa a fine partita: “Dobbiamo giocare ogni partita, non dobbiamo deprimerci e stare su di morale. Sapevamo che non sarebbe stato facile. La Norvegia è una squadra competitiva; noi abbiamo giocato due partite in due giorni consecutivi, dopo aver incontrato la Lettonia.  Non avevamo le forze necessarie per contrastare una squadra che è molto aggressiva, che esce dalla loro difesa e subito cerca di tirare verso la porta. Sapevamo a cosa andavamo incontro, anche perché abbiamo visto i filmati, ma a questo punto non conta nulla”. “Ho spostato Egger in attacco, nel secondo tempo, per creare opportunità e alla prima occasione ha segnato il goal in power play. Alcuni giocatori addirittura non c’erano con la testa,  occupavano solo il posto in panchina”. “Ora che si incontreranno le Nazionali più forti,  la cosa positiva è che i miei giocatori, avendo incontrato la Norvegia,  non possono solo vederli giocare, dobbiamo produrre azioni di gioco, andare all’attacco ed imparare dalle altre squadre osservando con attenzione come giocano e dobbiamo trovare fiducia nelle nostre  abilità. E’ necessario guardare al futuro”. “Ribadisco, ci sono tanti giocatori che non hanno giocato dalla metà del secondo tempo in avanti.  E’ ovvio che non avevano le forze necessarie per farlo. Troppi giocatori non hanno fatto il loro dovere: e questo è un messaggio. Se non hanno più voglia di giocare è meglio stiano in panchina.  Praticamente abbiamo giocato con tre linee”. “Finalmente abbiamo ridotto i minuti di penalità anche se qualcuna è stata dettata dalla frustrazione; per questo motivo sono contento della disciplina che finalmente abbiamo sul ghiaccio. L’importante è che siano falli di azione e non di reazione”.

Ultime notizie
error: Content is protected !!