NHL Playoff 2012 : i Capitals impattano la serie

NHL Playoff 2012 : i Capitals impattano la serie

A 65 ore dalla storica gara-3, il Verizon Center accoglie la quarta uscita della serie. Le compagini si presentano all’ingaggio iniziale con gli assetti impostati come in gara-3, dunque senza sostanziali mutamenti di linee e organizzazioni. I padroni di casa vengono dall’ennesima partita in cui coach Dale Hunter ha optato per far girare più giocatori così da tagliare il minutaggio ai singoli, mentre in casa newyorkese l’impostazione di dare maggiore minutaggio alla prima linea da parte di John Tortorella ha ripagato fino a questo punto della serie.

Rangers @ Washington 2-3 [0-1; 2-1; 0-1] / Serie : 2-2
di Nicola Tosin

Dopo 108” dall’ingaggio, Alexander Ovechkin viene neutralizzato da un attento Henrik Lundqvist. Passano 37” e lo svedese Anton Stralman si vede costretto ad andare in panca puniti, permettendo ai capitolini di usufruire di una superiorità numerica. Quest’ultima viene utilizzata nei migliori dei modi dai Caps, e solamente un paio di miracoli (in primis, quello su colpo ravvicinato di Alexander Ovechkin) da parte del goalie svedese permettono agli ospiti di uscirne indenni. Nonostante il forcing estremo maturato nel PP, durante i primi 10′ regna una sostanziale parità di base, condita da una leggera convinzione offensiva in più da parte dei padroni di casa. Dopo un grande salvataggio di Braden Holtby arrivato poco dopo la frazione iniziale, Alexander Ovechkin aggiorna il tabellino sul risultato di 1-0. Complice una presa errata di Henrik Lundqvist, dopo che lo zar russo aveva sparato dalla blu un puck derivato da una liberazione rivedibile da parte di un avversario. Gli ospiti subiscono il colpo e i Capitals sfruttano i minuti finali per mettere ulteriore pressione all’avversario, ma senza trovare la via della rete.

Inizia la frazione centrale e Artem Anisimov (Girardi, Boyle) porta la gara sull’uno pari. E’ il minuto 21:10, quando il prodotto russo sfrutta un rimpallo fortuito nei pressi dello slot, ricalcando in grosso modo la rete siglata da Ryan Callahan in gara-3. I padroni di casa sembrano abbastanza sulle gambe e il primo tiro del periodo arriva al minuto 11:30, quando Jason Chimera impegna il goalie avversario dopo che la sua squadra era stato in grado di uccidere con diligenza il PP dei newyorkesi. Si tratta solamente di un antipasto alla rete di Nicklas Backstrom (Chimera, Ward), che al minuto 11:54 insacca il puck sotto l’angolino alla destra di Henrik Lundqvist, con quest’ultimo che può solamente restare a guardare. Galvanizzati dal secondo vantaggio di serata, i bianco-rosso-blu provano a spingere ma incappano in una penalità che ha fatto e farà discutere nelle ore precedenti gara-5, con un Ovechkin che sembra non farsi tanti problemi nel non evitare un contatto sporco con Dan Girardi. La superiorità numerica non viene sfruttata benissimo, visto che l’unica occasione di rilievo arriva nel finale con il solito Artem Anisimov. Dopo aver rischiato con due ottime occasioni partorite dalla stecca di Alexander Semin, i Rangers trovano la rete del pareggio a 3’15” dalla seconda sirena, grazie ad una doppia disattenzione difensiva dei capitolini : Dennis Wideman reclama un icing (giustamente non concesso), dopo non essere stato in grado di prendere un puck al volo, ma Jeff Schultz non legge la situazione e permette ad Antem Anisimov di andare dietro la gabbia e servire un puck prezioso a Marian Gaborik, lasciato a sua volta solo da un colpevole Wideman. I restanti 180” di periodo non offrono altre emozioni.

Con la gara sul 2-2 e la possibilità di mettere una seria ipoteca sulla serie, gli ospiti provano a spingere appena tornati dagli spogliatoi, ma Braden Holtby neutralizza Brian Boyle al minuto 41:30. Dopo 3’30”, Mike Knuble travolge il goalie svedese, dopo essere stato spedito a terra da Stu Bickel. Se la review arbitrale non ha concesso il goal, visto che il puck non era entrato, risulta abbastanza discutibile il “non verdetto” ai danni del difensore newyorkese, visto il fallo e la successiva carica al volto del veterano dei Capitals.
Tale periodo ricorda molto gara-1, con la noia che regna incontrastata. A modificare il modus operandi del periodo ci pensa Carl Hagelin, che a 6’15” dalla sirena finale si accomoda in panca puniti, per via della quarta penalità di serata e la seconda a favore dei padroni di casa. Passano 27” e un Mike Green (Dennis Wideman) lasciato in solitaria, ha tutto il tempo per caricare il tiro, trafiggere Henrik Lundqvist e trovare la seconda rete personale in questa post-season. Il forcing finale degli ospiti, senza il goalie nei 120” finali, viene vanificato da una serie di scelte discutibili da parte di Michael Del Zotto.

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