Rick Cornacchia: “A Stoccolma vogliamo vincere almeno due partite”

Rick Cornacchia: “A Stoccolma vogliamo vincere almeno due partite”

(Asiago) – Tre settimane di raduno, durante il quale allenamenti e test match hanno consentito all’head coach Cornacchia di scegliere gli uomini da portare a Stoccolma per disputare il Mondiale di Top Division. I ventuno giorni di lavoro non hanno disatteso le sue aspettative:

“Sono molto soddisfatto – esordisce  l’allenatore italo canadese –. Nell’ultima partita (con il Kazakistan, n.d.r.) i ragazzi hanno giocato bene; il risultato in questo momento non è importante, adesso contano gli schemi di gioco e come si comporta la squadra sul ghiaccio”.

Tra i convocati c’è Edwardson, il bolzanino fa discutere i tifosi, i quali lo ritengono fuori forma a causa dell’infortunio che ha condizionato la sua stagione con i Campioni d’Italia, tuttavia Cornacchia dissente da questa ipotesi:

“Edwardson è pronto – sottolinea –, ha lavorato tanto; è vero, è stato infortunato, ciò nonostante era presente anche allo scorso raduno (in febbraio in occasione dell’Euro Ice Hockey Challenge, n.d.r.), durante il quale si è allenato ed ha  giocato bene anche nelle tre partite del torneo. Lo staff ha tenuto conto di questo aspetto, l’attaccante del Bolzano meritava di essere qui”.

Nella lista degli esclusi appare anche il nome di Dan Tudin, l’ala del Ritten Sport avrebbe contribuito, con il suo peso offensivo,  a risolvere il problema del goal di cui la Nazionale soffre; le speranze di vederlo in maglia Azzurra ad un Mondiale non sono del tutto affievolite:

“Stiamo aspettando giorno dopo giorno che arrivi il passaporto – chiarisce il coach –; vedremo se, nonostante le festività di questi giorni, la situazione si sblocca. Attendiamo fino al 2 maggio. Tudin merita di stare in Nazionale”.

Sulla strada per Stoccolma, gli Azzurri sosteranno in Danimarca dove disputeranno l’ultima amichevole premondiale; cinque giorni più tardi i danesi saranno di fronte all’Italia nella manifestazione iridata, la scelta di questo avversario  potrebbe rivelarsi un boomerang:

“Nell’era tecnologica che stiamo vivendo con internet, dvd e quant’altro, non ci sono segreti – sostiene l’allenatore –; la Germania, per esempio, avrà modo di recuperare il dvd della nostra partita con il Kazakistan. Non ci sono schemi che si possano nascondere, è importante prepararsi al meglio all’incontro e metterli in pratica. Dopo la prima gara del Mondiale tutti sanno come gioca una squadra. La Danimarca è più forte di noi; abbiamo giocato con Francia e Kazakistan e vogliamo migliorarci ancora, questo è importante per noi”.

Da quest’anno il Mondiale avrà una nuova formula che comporterà un nuovo  approccio mentale alle partite da parte dei giocatori:

“La situazione è simile a quella dell’anno scorso; a Stoccolma vogliamo vincere almeno due partite per essere sicuri della salvezza. L’approccio ad ogni partita deve essere paragonato a quello di una Gara 7 di Stanley Cup; nell’hockey se si pensa di non avere possibilità di vittoria, sicuramente qualcosa succede. Tutto può accadere in un partita secca, perché ad hockey si gioca sul ghiaccio, non sulla carta”.

Giocarsi le chance di salvezza nei primi quattro match, con Nazionali considerate abbordabili, potrebbe essere un vantaggio:

“Senz’altro. In questo modo dobbiamo iniziare il torneo concentrati: nella prima partita dobbiamo essere come un colpo di pistola: immediatamente reattivi. La squadra è in ottima salute, non abbiamo infortunati e siamo pronti anche per l’amichevole contro la Danimarca. Poi avremo due giorni di riposo ed in seguito esordiremo al Mondiale”.

Due vittorie e sei punti per tornare in Scandinavia nel 2013. Cornacchia, però, va oltre:

“Vincere due incontri è il minimo che ci siamo prefissati, ma abbiamo anche l’obiettivo di regalare una sorpresa”.

Ultime notizie
error: Content is protected !!