Mondiali Gr. 1A: oro alla Slovenia, retrocessa l’Ucraina

Mondiali Gr. 1A: oro alla Slovenia, retrocessa l’Ucraina

LUBIANA – Si sono conclusi ieri sera, con la “finale” tra Slovenia e Austria, i Mondiali di Prima Divisione – Gruppo A di Lubiana. Per la seconda volta in tre anni, la capitale della piccola repubblica balcanica ha visto trionfare i suoi beniamini: due anni fa fu l’Ungheria a doversi inchinare alle linci slovene nella modesta cornice del HalaTivoli. Ventiquattro mesi dopo, è l’Austria a cedere il passo alla Slovenia nella maestosa Arena Stozice. Per le aquile biancorosse, tuttavia, la sconfitta brucia ben poco: entrambe le squadre si erano infatti già assicurate la promozione ai prossimi Mondiali di Top Division dopo le partite di giovedì.

Giappone – Ucraina 1:2 (0:1, 0:0, 1:0, 0:0, 0:1)
L’ultima giornata del torneo si era aperta con la prima vittoria della nazionale ucraina, ottenuta ai rigori contro un Giappone oltremodo rilassato, già estraneo alla lotta per non retrocedere. I gialloblu avevano disperato bisogno di una vittoria (meglio se ottenuta nei tempi regolamentari) per poter sperare nella salvezza. La vittoria arriverà, ma solo ai rigori, dopo sessanta minuti decisamente noiosi e un overtime trasformato in semplice passerella verso gli shootout.

“Sarebbe stato bello vincere oggi, ma sono comunque pienamente soddisfatto di come abbiamo giocato in questo torneo” dirà coach Mahon in conferenza stampa. E ci mancherebbe: quello di quest’anno è il piazzamento più alto che la nazionale giapponese abbia mai ottenuto da 2004 in poi.

httpv://youtu.be/PjTh7oIiB_g

Ungheria – Gran Bretagna 4:5 (2:2, 2:2, 0:1)
Seppure giunta all’overtime, la vittoria dell’Ucraina sul Giappone inguaiava pesantemente la Gran Bretagna. I leoni rossoblu, autori di un campionato certamente sottotono dovevano quindi assicurarsi almeno un punto contro l’Ungheria, in una sfida in cui un team si giocava tutto e l’altro… niente. I Magiari, infatti, si erano appena assicurati la medaglia di bronzo grazie alla sconfitta del Giappone. Nonostante queste premesse, la nazionale rossoverde aveva pressato e giocato seriamente per i primi due periodi della partita, schiacciando a lungo la Gran Bretagna nel proprio terzo difensivo e subendo due reti solo in inferiorità numerica, ad ulteriore conferma delle parole di coach Primeau, che dalla prima conferenza stampa va indicando nell’eccessivo numero di penalità la principale debolezza del suo team.

Nel terzo periodo l’Ungheria tirava poi i remi in barca, chiudendo il suo mondiale con venti minuti d’anticipo e regalando al solito Dowd un penalty shot totalmente gratuito. Acquisito il vantaggio, i leoni controllavano il resto della partita, mentre sugli spalti i supporters britannici festeggiavano la permanenza in Gruppo A per un altro anno.

httpv://youtu.be/bgoL1E7t6cM

Austria – Slovenia 2:3 (0:0, 2:3, 0:0)
Ben diversa l’atmosfera che si respirava la sera, quando scendevano sul ghiaccio le nazionali di Austria e Slovenia, entrambe già qualificate per la Top Division e intenzionate a sfidarsi senza troppe pressioni per la conquista della medaglia d’oro. Grinta slovena contro cinismo austriaco, ottomila tifosi sloveni contro qualche centinaio di supporters austriaci. Prima della partita, un giusto tributo a Tomaz Razingar, capitano della nazionale di casa che ieri sera entrava ancor di più nella storia dell’hockey sloveno, diventando l’atleta ad aver vestito più volte la casacca della sua nazione: 171 partite. Giovedì, il collega Robert Kristan aveva invece festeggiato la sua centesima apparizione in rossoblu.

Nel primo periodo, la Slovenia faceva valere tutta la sua fisicità, schiantando gli avversari nella propria metà campo e sfiorando più volte la rete. Tutto quello che non era successo nei primi venti minuti succederà nel drittel intermedio, quando Unterluggauer prima e Thomas Raffl poi risponderanno alle reti di Hebar e Marcel Rodman. Fabian Weinhandl, schierato titolare per la prima volta nel torneo, farà il possibile per mantenere i suoi sul due pari, ma poco potrà sul preciso wrist shot di Ales Kranjc verso la fine del periodo centrale. Il terzo periodo sarà poi passerella verso la cerimonia di premiazione, con la difesa austriaca in totale crisi d’identità e l’attacco sloveno incapace di insaccare la rete della sicurezza.

httpv://youtu.be/2JAFbxj6Le8

Austria – Slovenia 2:3 (0:0, 2:3, 0:0)
0:1 – 24.07 Andrej Hebar (Pajic)
1:1 – 25.46 Gerhard Unterluggauer (Baumgartner, Schumnig)
1:2 – 26.08 Marcel Rodman (Music, D.Rodman)
2:2 – 28.09 Thomas Raffl (Hundertpfund) PP1
2:3 – 37.10 Ales Kranjc (D.Rodman) PP1

Ungheria – Gran Bretagna 4:5 (2:2, 2:2, 0:1)
0:1 – 01.53 Jonathan Phillips (Lachowicz, Richardson)
1:1 – 03.05 Marton Vas (Ladanyi, Sofron)
2:1 – 06.54 Csaba Kovacs (Sofron)
2:2 – 17.43 Robert Dowd (D.Phillips, Shields) PP1
3:2 – 21.40 Istvan Sofron (Penalty Shot)
3:3 – 34.02 Owen Fussey (Shields, Meyers) PP1
4:3 – 36.25 Arpad Mihaly (Lada, Vas)
4:4 – 39.44 David Clarke (Richardson, Dowd)
4:5 – 48.29 Robert Dowd (Penalty Shot)

Giappone – Ucraina 1:2 SO (0:1, 0:0, 1:0, 0:0, 0:1)
0:1 – 08.48 Yuri Navarenko (Materukhin, Shafarenko)
1:1 – 47.16 Ryo Tanaka (Terao, Suzuki)
1:2 – 65.00 Artem Bondaryev

Classifica finale
1. Slovenia 15 punti (promossa in Top Division 2013)
2. Austria 10 (promossa in Top Division 2013)

3. Ungheria 6
4. Giappone 6
5. Gran Bretagna 5

6. Ucraina 3 (retrocessa in Prima Divisione Gruppo B 2013)

Premi individuali:
Miglior portiere: Robert Kristan, Slovenia
Miglior difensore: Matthias Trattnig, Austria
Miglior attaccante: Manuel Latusa, Austria
Most Valuable Player (MVP): Robert Kristan, Slovenia
Top scorer: Robert Dowd, Gran Bretagna (9 punti)

All-Star Team:
Portiere: Robert Kristan, Slovenia
Difensori: Olexander Pobyedonostsev, Ucraina – Matthias Trattnig, Austria
Attaccanti: Rok Ticar, Slovenia – Shuhei Kuji, Giappone – Manuel Latusa, Austria

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