KHL, Avangard Omsk con le mani sulla Coppa

Con due vittorie esterne sul ghiaccio della Luzhniki Arena di Mosca, l’Avangard Omsk mette chiaramente le mani sulla Gagarin Cup 2012. I siberiani sono ora avanti nella serie di finale per tre partite ad una e hanno il fattore campo dalla loro parte: sabato si giocherà la potenzialmente decisiva gara-5 e, in una serie così equilibrata, due vittorie esterne consecutive possono essere decisive. Se i ragazzi di coach Znarok (Dynamo Mosca) non riusciranno a trovare alla svelta una maniera per contenere l’uomo chiave dell’Avangard, Perezhogin, ci sarà ben poco da fare.

Avangard Omsk – Dynamo Mosca 3:1 [2:1, 1:2, 1:0, 2:1OT]

Gara-3 era stata decisa, a metà primo periodo, dalla terza rete nella serie di Alexander Perezhogin. Dopo un primo periodo spumeggiante, in cui i due portieri Yeryomenko e Ramo avevano negato ogni tentativo possibile – eccezion fatta per la rete di Perezhogin, lasciato colpevolmente solo nello slot  – il secondo periodo era scivolato via senza troppe emozioni, con le due squadre impegnate in un gioco tanto tattico quanto statico, intramezzato da eccezionali sfuriate offensive sempre contenute dalle difese avversarie. Nel terzo periodo, molto simile al secondo, la squadra capitolina aveva poi osato qualcosa di più, specialmente con Anisin (quanto mancano le sue volate in attacco) e Komarov, senza tuttavia riuscire a bucare Ramo.

Grande parte del merito dello shutout va, oltre al portierone finlandese, alla sua difesa e in particolare al connazionale Salmela, vero e proprio pilastro del reparto. Se i capitolini non sono riusciti a concretizzare nemmeno una delle sette superiorità numeriche loro concesse, è stato grazie anche alla solidità data al reparto da questo giocatore.

Dynamo Mosca – Avangard Omsk 0:1 (0:1, 0:0, 0:0)
0:1 37.Alexander Perezhogin (41.Martin Skoula, 10.Roman Cervenka)

httpv://youtu.be/pzoj_6qgqTg

Gara-4, per molti versi, è stata simile alla gara precedente. Stavolta, però, i biancoblu sono riusciti a portarsi in vantaggio per primi, grazie ad una rete del rientrante Chernov, con soli cinque minuti giocati nella prima frazione. L’Avangard accusa il colpo ma non crolla: una regola non scritta della serie (vince chi segna per primo) sta per essere smentita. I falchi chiudono male il primo periodo, concedendo troppe occasioni al team capitolino che, ancora, si dimostra molto meno cinico rispetto a quanto aveva fatto vedere in stagione.

Cambia periodo e cambia la musica: l’Avangard torna sul ghiaccio ben più convinto del team di casa e, dopo una clamorosa doppia superiorità numerica giocata mailissimo dalla compagine moscovita, il solito Perezhogin taglia come burro la difesa avversaria e serve un disco d’oro a Popov, che insacca la rete del pareggio. Il resto della partita è, ancora, gioco tattico e guardingo: i pochi sussulti si devono ai soliti Komarov, Cervenka, Perezhogin e Anisin (meno), fino all’ultimo minuto, quando un tentativo da distanza ravvicinata di Nesterov colpisce prima il palo e poi la schiena di Yeryomenko, senza tuttavia attraversare la linea rossa. Si va, per la prima volta nella serie, all’overtime: decisivo ancora da Perezhogin con un preciso wrist shot dopo otto minuti.

Dynamo Mosca – Avangard Omsk 1:2 OT (1:0, 0:1, 0:0, 0:1)
0:1 27. Artem Chernov (46.Janne Jalasvaara) 5:22
1:1 24. Alexander Popov (37.Alexander Perezhogin) 32:51
1:2 37.Alexander Perezhogin (24.Alexander Popov) 68:15