Il resoconto del XXII trofeo Stefano Gosetto

Il resoconto del XXII trofeo Stefano Gosetto

(com.stampa HC Como) – Il week-end in memoria di “Stefano Gosetto” è più di un semplice Torneo Internazionale per la società HC COMO. E’ per grandi e piccini una festa dove questa sterminata famiglia fatta di nonni, genitori e fratellini si riunisce per organizzare un evento dove i bambini di questo sport possono esibire sul ghiaccio la qualità e la grinta che hanno raggiunto dopo una stagione disputata all’insegna dell’impegno, della disciplina e della voglia di divertirsi. Ad incrociare le stecche in questo soleggiatissimo marzo 2012 sono tutti bambini più piccoli, divisi in 2 formazioni, quella dell’ Under 9 (2003-2005) e quella della scuola hockey (2005-2008).

A questa splendida manifestazione partecipano, oltre all’ HC Como, società del calibro di Aosta, Bellinzona, Lecco, Lugano, Milano Rossoblu e Varese. Le partite sono tante, ma i bambini di tutte le squadre non hanno certo paura di impregnare di sudore attrezzatura e maglie e sin da subito fanno capire ai genitori che questo sarà un week-end di hockey spettacolo. La prima sirena che apre il torneo risuona nel nostro Palaghiaccio di Casate, da poco intitolato proprio a Stefano ed Alfredo, alle 10 del sabato mattina.

A scendere in pista ci sono anche i lariani che, come da programma, devono affrontare i temibili amici del Lugano. La partita è da subito avvincente e, mentre il coach Erika Turconi cerca la miglior formazione per contrastare la furia elvetica, sugli spalti la tensione di amici e genitori è palpabile fin sul ghiaccio. Ma nulla spaventa i nostri piccoletti che, con la solita carica agonistica, riescono a chiudere la partita con un meritato e giusto pareggio raggiunto nell’ultimo minuto. Le gare si susseguono una dopo l’altra tra fragorosi applausi per un goal fatto o risuonanti “noooo” per uno sbagliato. Il rumore delle lame sul ghiaccio e dei dischi che martellano la balaustra fa da colonna sonora in questa splendida mattina. Solo il profumo del cibo che arriva ”dalla zona piscina”, data in gradita concessione dalla CSU Como, avvisa tutti gli atleti che è arrivata l’ora di slacciarsi i pattini e godersi la prima pausa. Dopo qualche capriola nel prato e una corsetta digestiva, gli atleti si preparano per un lungo pomeriggio di partite che permetterà, classifica alla mano, di valutare in tanta eccellenza i valori in campo.

Dopo il pareggio con la formazione elvetica, i nostri bimbi vincono sia con i gialli del Varese che con i blu del Lecco. Nel pomeriggio però c’è anche il Milano Rossoblu che, oltre ad avere nel nome il colore della casacca, vanta ottima qualità di gioco e mettere questa formazione alle corde non sarà di certo impresa facile: la partita invece smentisce i pronostici e sono i cuccioli lariani ad avere la meglio; la faticosissima giornata si conclude con un bellissimo primo posto in classifica che mette una seria ipoteca sulla finalissima di domenica.

Ci ritroviamo domenica mattina per affrontare la seconda giornata di sfide. Il sole è già alto e i nostri piccoli “eroi del ghiaccio” si preparano con la solita concentrazione ad affrontare sia la partita mattutina contro i bimbi del Bellinzona, sia l’ipotetica finale con un avversario di cui non si conosce ancora il nome. La gara contro gli elvetici di rosso vestiti viene affrontata con grinta e determinazione con una bella doppietta del nostro mitico Alessandro Giusti e con un’ottima prestazione del principiante Maurice Ferrecchia. La vittoria è nostra e pure la finalissima. Dobbiamo solo aspettare l’esito delle altre partite per conoscere l’avversario. La giornata trascorre serenamente e mentre le mamme danno una mano al ristorante, dove a cucinare c’è un intero battaglione di alpini, sul campo i nostri atleti più grandi dirigono con casacche a strisce bianche e nere tutti i match, uno dopo l’altro.

Mentre i piccolissimi della scuola hockey si impegnano al massimo per dimostrare che anche a 4 anni si può giocare a hockey, la domenica di festa continua fino all’arrivo della finale. La classifica decide che i nostri avversari in finale saranno i bambini del Milano; mentre le finaline decretano che: Lugano è terzo classificato, Bellinzona quarto, Lecco quinto e Varese sesto.

In spogliatoio la tensione sale e, mentre i nostri piccoli controllano pattini e stecche, il coach Erika spiega ai suoi atleti linee ed atteggiamento in campo. Il disco cade per il primo ingaggio e, grazie ad un tifo assordante proveniente dagli spalti e alla grinta dei nostri piccoli atleti, l’atmosfera in campo si fa subito trepidante. I bambini combattono senza sosta con la grinta di sempre. Il Milano però passa in vantaggio nel primo tempo, nonostante uno strepitoso Tommaso Macchi tra i pali, premiato alla fine da tutti gli allenatori come miglior portiere del torneo e a cui andrà la meritata e prestigiosa targa del IV Memorial Alfredo Luraghi.

Ma con il suono della sirena del secondo tempo i nostri ingranano la quarta e la partita si fa veramente incandescente. Aurora Abatangelo, capitano per l’occasione, con la sua velocità, non fa nemmeno ragionare i portatori di disco avversari, mentre Jacopo Bedon (ognuno ha il suo Messi) impegna più volte il portiere meneghino. Luca Formentini, fratello d’arte, non fa passare nessuno e uno strepitoso Alberto Della Casa porta in giro per il campo un’intera linea milanese. E’ proprio lui, protetto da un gigantesco Federico Gisonna e supportato da un sempre temibile Danil Abramov a portare la nostra squadra al pareggio.

Sull’onda dell’entusiasmo dei nostri, il Milano accusa il colpo e non riesce a reagire. Pochi minuti dopo Lorenzo Anselmino, ricevuto un disco da Davide Magliano, lancia Aurora che passa a Jacopo che insacca. Lui questi goal non li sbaglia mai e mentre le colonne dello stadio tremano sotto l’assordante incitamento della famiglia Como, il tempo sul cronometro si esaurisce. La sirena suona per l’ultima volta decretando che per la seconda volta consecutiva è la nostra formazione di casa ad aggiudicarsi il torneo. I nostri piccoli abbracciano il portiere, il coach e i compagni più grandi mentre i sorrisi dei più piccoli mettono in evidenza le lacrime dei più grandi commossi dall’impegno di questi ragazzi.

Dopo aver premiato tutti gli atleti con la gradita presenza dell’ Assessore allo Sport di Como Stefano Molinari, il reggente del Coni Provinciale di Como Riccardo Barbera, l’amico e sponsor del torneo Angelo Majocchi, i genitori di Alfredo Luraghi e la nipote di Stefano Gosetto Denise, i nostri fanno con le ultime energie un giro di campo alzando al cielo la tanto ambita coppa. Il sipario cala anche quest’anno su questa magnifica manifestazione e mentre in spogliatoio i ragazzi festeggiano con litri di succhi di frutta e caramelle, sugli spalti c’è chi pensa già alla prossima edizione.

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Classifica finale

  1. Como
  2. Milano Rossoblu
  3. Lugano
  4. Bellinzona
  5. Lecco
  6. Varese
  7. Aosta

Albo d’oro
2012 HC Como
2011 HC Como
2010 HC Lugano (Svizzera)
2009 HC Pergine
2008 HC Ambrì Piotta (Svizzera)
2007 Hk Tas Belgrado (Serbia)
2006 HC Como
2005 HC Mac Budapest (Ungheria)
2004 HC Villard De Lans (Francia)
2003 Gdt Bellinzona (Svizzera)
2002 HC Chur-Coira (Svizzera)
2001 HC Chur-Coira (Svizzera)
2000 HC Minnesota (Usa)
1999 HC Ferencvaros (Ungheria)
1998 HC Ferencvaros (Ungheria)
1997 HC Varese
1996 HC Como
1995 HC Varese
1994 HC Alleghe
1993 HC Lugano (Svizzera)
1992 HC Varese
1991 Olimpia Lubiana (Yugoslavia)
1990 HC Chiasso (Svizzera)

sottolineate, le squadre che hanno maturato il diritto di essere iscritte quali vincitrici del Trofeo “Stefano Gosetto” avendo maturato 3 vittorie nei tornei annuali

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