Giorgio De Bettin: Parla il capitano dell’Hafro Cortina

Giorgio De Bettin: Parla il capitano dell’Hafro Cortina

(Comun. stampa SG Cortina) – Ormai con il pensiero rivolto alla partita che si giocherà giovedì, sul ghiaccio dell’Olimpico, contro il Val Pusteria, a rispondere alle domande dei tifosi Barbara, Giovanni, Mary e Monica, questa volta è Giorgio De Bettin, il capitano dell’Hafro Cortina, per l’ultimo appuntamento organizzato dalla Sportivi Ghiaccio Cortina con i suoi fan giornalisti per un giorno.

Giorgio De Bettin, qual è l’aspetto dominante del Cortina di quest’anno, dentro e fuori dal ghiaccio?

Credo che gli aspetti che risaltano di più siano la compattezza e l’unità della squadra. Il gruppo è ottimo. Una sintonia come questa credo che fino a oggi non ci sia mai stata.

Cosa succederà al Cortina in questa ultima parte di campionato?

È difficile fare previsioni. Ovviamente la speranza di tutti – e anche la nostra volontà – è di arrivare a una finale. Certo, è dura prevedere cosa succederà. Noi però ce la metteremo tutta per arrivare più avanti possibile.

Cosa succederà invece a Giorgio De Bettin nella prossima stagione?

Non ci ho ancora pensato. L’estate porterà consiglio.

Negli ultimi tempi c’è un nuovo interesse per l’hockey, sia a Cortina sia in tutta la Valle del Boite. La ritieni una cosa positiva?

Credo che questo elemento sia molto positivo. Per noi avere pubblico al seguito è una cosa che aiuta moltissimo.

E quanto stanno contando i risultati della serie A, quest’anno, nell’avvicinare i giovani all’hockey?

Avere bambini che si avvicinano all’hockey è una cosa che aiuta molto, e non soltanto gli atleti o la Sportivi Ghiaccio, ma anche la società nel suo complesso. Anche perché non mi sembra di vedere molte altre prospettive, nelle nostre valli. Io mi auguro che sempre più gente possa avvicinarsi all’hockey: è uno sport che dà molto, sia a chi lo pratica sia a chi lo va a vedere allo Stadio. Poi, per i bambini, è molto coinvolgente.

Sinceramente, cosa ti aspettavi, a settembre, da questa stagione?

Quando inizi il campionato, soprattutto dopo due ultimi posti, le aspettative che hai sono sempre di rivalsa. Quindi mi aspettavo di far meglio rispetto agli ultimi anni. Abbiamo – pensavo – tanti giocatori nuovi, così come era nuovo l’allenatore. Poi nell’ambiente si respirava un’aria molto più positiva rispetto al solito, ma nonostante questo non avevo grandi aspettative; l’unica cosa che ho detto fin dall’inizio era che volevo arrivare ai play off, e magari vincerne una partita, visto che dall’anno dello scudetto di play off se ne sono visti pochi e partite non ne abbiamo vinte… Questo era l’obiettivo che mi ero posto, e sono soddisfatto di essere arrivato ai play off. Per il resto vedremo…

Il bilancio, fino ad oggi, è quindi positivo.

Si, decisamente. Abbiamo vinto la Coppa Italia, un trofeo inaspettato nel senso che non ci aspettavamo di vincerlo, ma abbiamo giocato un week end  fantastico e siamo stati giustamente premiati per l’impegno e per averci creduto fino alla fine, fino agli ultimi secondi di partita. Poi abbiamo raggiunto a fatica il quarto posto, ma dopo l’inizio di questa stagione credo che sia del tutto meritato. Ora stiamo preparando al meglio questa seconda fase. Siamo comunque felicissimi di com’è andata fino a oggi e ce la metteremo tutta per arrivare più avanti possibile.

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