Frank DeFrenza: «Ivany non è a Torre per amicizie, ma per vincere»

Frank DeFrenza: «Ivany non è a Torre per amicizie, ma per vincere»

di Beppe Turina

L’ex attaccante della Valpe, Francesco De Frenza, è ora assistente di Ron Ivany nella difficile corsa al raggiungimento dei play-off.
Innanzitutto bentornato in Italia, cosa ti ha spinto a tornare a Torre Pellice e a collaborare con questa società?

Sono qui in Italia per il mio nuovo lavoro, che tratta di risparmio carburante e di inquinamento, se mi permetti vi allego il sito cosi i lettori possono visitarlo www.ffcanada.net, ho preso i diritti per il Canada e per l’Italia. S’è stata l’opportunita di dare una mano ad una squadra, alla quale credo servisse un aiuto e sono contento da farlo fino a quando non tornerò in Canada.

Come hai trovato la Valpe? Secondo te cosa può servire per risollevare l’ambiente?

Prima cosa è che ci serve la testa, senza quello non si va da nessuna parte… Ho trovato un ambiente negativo come succede quando le cose vanno male. Serviva piu responsabilità e cercare di creare un ambiente familiare tra giocatori, societa e tifosi. L’ambiente è già migliorato tra i giocatori, adesso dobbiamo riconquistare i tifosi e so che c’è tanta voglia di farlo da parte della squadra e della dirigenza.

Pensi che con Ivany riuscirete ad infondere uno spirito vincente?

Come no… Ron è uno dalla vecchia scuola, lui comanda rispetto e non è a Torre per fare amicizie, è qui per vincere. La squadra mancava di un vero leader, adesso con Ron hanno una persona da seguire. Ron vuole solo giocatori con la mentalità giusta.

Pensi che il nuovo innesto sarà efficace? Risolverà i problemi in difesa?

Abbiamo già una rosa corta e Rivoira ha giocato benissimo, però deve ancora crescere. Con Benysek abbiamo 6 difensori che possano giocare in ogni situazione e con 10 partite da giocare non possiamo sbagliare se vogliamo salvare la stagione.

Su chi farete la corsa? Quali sono secondo te le squadre più abbordabili?

Non possiamo pensare a nessuna squadra, dobbiamo pensare solo alla nostra squadra e al nostro gioco. Le altre squadre devono pensare a noi!

In chi ti rivedi come spirito nella Valpe di quest’anno? Qual è il giocatore che ti assomiglia di più?

Credo uno come Bembridge, perché fa il lavoro sporco che non tutti vedono, però aiuta la squadra tanto. Secondo me lui è uno da playoff.

Secondo te un Valiquette in forma quanto sarà incisivo per il proseguo del campionato?

E’ importantissimo, lui deve essere il migliore “difensore” in campo. E’ un professionista, è sempre in palestra e vuole sempre più tiri in allenamento. E’ anche uno molto positivo, la cosa più importante per la mentalità della squadra.

Ora sei assistente, un domani magari ti vedremo come allenatore della Valpe?

Ti dico la verità, è stata un’esperienza piacevole, dopo la prima partita in casa sentivo come avessi giocato più di Nikiforuk, la tensione che tieni dentro di te e incredibile! Non credo che allenare una squadra sia cosa per me, però nel futuro mi piacerebbe creare una squadra come DS, questo è forse più probabile, mai dire mai.

Un saluto ai lettori?

Come dico sempre, voglio che cresca l’hockey in Italia, abbiamo tanto da fare e se non fai parte delle soluzioni fai parte dei problemi!

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