Cominciamo la presentazione delle avversarie dell’Asiago dai detentori della Continental, i bielorussi dello Yunost Minsk.
Fondata nel 1975 come scuola sportiva specializzata nell’ hockey, lo Yunost (gioventù) ha debuttato come team senior nel 1994 e dal 2004 ha formato una squadra indipendente dalla scuola. Squadra più titolata in patria con sei titoli di Extraliga, gli ultimi tre consecutivi, fiore all’occhiello dello Yunost sono le due Continental Cup conquistate nel 2007 a Székesfehérvár in un’ epica finale contro lo strafavorito Avangard Omsk, e l’anno passato in casa, battendo i Red Bulls Salzburg che gli avevano soffiato il titolo l’anno prima a Grenoble.
Denominatore comune di tutti i titoli dei bielorussi è il coach (nato a Ust-Kamenogorsk, nell’attuale Kazakhstan, una delle culle dell’hockey, ma cittadino bielorusso) Mikhail Zakharov, tanto bravo quanto antipatico, al timone della squadra dal 2003, dopo aver allenato le giovanili. Zakharov è stato anche coach delle varie nazionali juniores bielorusse, della nazionale maggiore (dal 2003 al 2005 e poi dal 2009 al 2010) e della nazionale ucraina. La sua totale identificazione con lo Yunost fa sì che in seno al club sia considerato il vero padrone, in grado di decidere roster, budget e strategie del club. Zakharov tenta da anni di portare lo Yunost in Kontinental Hockey League, osteggiato dalla federazione locale, che teme di perdere la competitività del campionato, dai “nemici” della Dinamo e dal disinteresse degli stessi russi, a cui dal punto di vista del business non interessa nulla accogliere un team che ha una base di fans quasi nulla (normalmente lo Yunost fa 300 spettatori in campionato). Per questo Zakharov aveva proposto, inascoltato, un paio di anni fa di spostare il club dall’inflazionata Minsk a Bobruisk, che ha una ottima arena ma non una squadra decente, oppure a Soligorsk. Insomma, lo Yunost è “costretto” a continuare a dominare la Extraliga locale ed a usare la Continental come vetrina internazionale.
Ma se negli ultimi anni i bielorussi si presentavano in campionato e alle super-finals di Continental come favoriti quest’anno le cose sono ben diverse: un ridimensionamento generale dell’hockey bielorusso in estate, non più mercato attraente per i giocatori dell’est, attirati dalla lega kazaka e dal nuovo campionato professionale ucraino, un ridimensionamento dello stesso Yunost, che ha perso pezzi importantissimi come i cecchini ucraini Aleksandr Materukhin e Oleg Shafarenko, che ritroverà come avversari nelle file del Donetsk, il compagno di linea Aleksandr Borovkov, i difensori Aleksandr Ryadinsky e Aleksei Baranov finiti all’ambizioso Neman Grodno, Aleksei Deniskin e Artem Senkevich, in pratica le intere prime due linee, rimpiazzati da giocatori arrivati da teams di seconda fascia, in particolare dal Vitebsk, diventato, per sopravvivere, una sorta di farm-team della squadra della capitale. Grazie al carisma di Zakharov, che ha cercato una squadra di KHL che lo assumesse per tutta l’estate, sono rimasti i fedeli Maksim Slysh, Konstantin Zakharov (figlio del coach), l’ucraino Oleg Timchenko, top scorer in campionato, che ogni settimana dichiara di volersene andare, ed il portierone finnico Mika Oksa, decisivo l’anno passato in Coppa.
In campionato lo Yunost, per la prima volta, arranca in quarta posizione lontano 20 punti dal leader Metallurg Zhlobin e la dirigenza, senza soldi da spendere, ha cercato di fare necessità virtù, portando via al Vitebsk in dicembre i due migliori giocatori, gli attaccanti Egor Tsurikov e Aleksandr Abakunchik, che però non hanno ancora lasciato il segno. Il lettone Armands Berzins, arrivato dalla Dinamo Riga, segna poco ma è il cervello del gioco bielorusso ed un grande distributore di assists. Per le finali di Rouen Zakharov potrà contare sul prestito, dallo Shakhtar Soligorsk, del forte difensore Andrei Bashko.
Sarà sufficiente per bissare il successo dell’anno passato? Gli ucraini del Donetsk sembrano più attrezzati dello Yunost, che potrebbe finire per perdere punti preziosi con Rouen e soprattutto Asiago, anche se un miope calendario fatto dai francesi ha messo la sfida Donbass-Yunost come prima partita del torneo. Ma l’abilità e il carisma di Zakharov possono benissimo fare la differenza, come la vittoria del 2007 assolutamente impronosticabile, ha dimostrato.
Percentuale di vittoria: 40%
Giocatori chiave: Mika Oksa, Andrei Bashko, Maksim Slysh, Konstantin Zakharov, Oleg Timchenko, Armands Berzins