Doveva essere la prova di maturità per i ragazzi di Peter Laurencik ebbene, nonostante la sconfitta, i giovani cadorini escono a pieni voti da questo incontro, perdenti ma convinti d’avere mezzi e possibilità per poter competere con le migliori squadre del campionato.
Prima di parlare della partita diciamolo schietto: gran squadra questo Asiago! Mai domo, sempre concentrato in ogni fase della partita, costantemente attento e pronto ad approfittare del minimo tentennamento avversario.
Parte bene il Pieve di Cadore costringendo alla difensiva gli stellati dell’Altopiano e approdando così alla meritata realizzazione con Luka COSMAC.
I Vicentini reagiscono veementemente, prima pareggiando e poi procurandosi l’immediato vantaggio.
Il Pieve non si scoraggia, riorganizza le idee, torna ad attaccare in massa, pattina e a un minuto dal suono della prima sirena rimette in piedi il risultato con l’Ariete Emanuele LARCHER è 2 a 2.
Terzo ed ultimo drittel, tutto nelle stecche del Pieve di Cadore che stringe tempi e linee per far propria l’intera posta, il numeroso e rumoroso pubblico fa la sua parte, ma la bravura dell’estremo degli arancioni non consente a nessuno di esultare, ed è proprio nel momento più favorevole dei bellunesi, quando una penalità mette in vantaggio numerico la squadra di casa, che il Pieve si fa sorprendere da un velocissimo contropiede è 3 a 4.
LARCHER e compagni non si scoraggiano, lanciano il cuore oltre l’ostacolo, costringono ad una serrata difesa i rivali e pervengono alla rete del meritatissimo pareggio quando mancano gli ultimi 3 minuti al suono finale della sirena.
Il Pieve non si accontenta, vuole l’intera posta, ed è giusto così, la mentalità dev’essere sempre vincente, si preme sull’acceleratore, gli attacchi si susseguono vorticosi uno dopo l’altro ma è l’Asiago a far propria l’intera posta con un’azione travolgente ad un minuto dalla fine dell’incontro.
A nulla vale l’assedio finale Pievese, si tenta anche la carta del giocatore di movimento in più ma il suono dell’ultima sirena spegne i furibondi attacchi, è 5 a 4 per l’Asiago.
I ragazzi del Pieve sono in ginocchio in mezzo al campo, piegati dalla delusione e dalla fatica, poi su in piedi, stretta di mano e complimenti reciproci tra tutti i protagonisti.
Da domenica si ricomincia, al Bunker Stadium è atteso il Pergine e sarà ancora vera battaglia per la conquista delle prime 4 piazze che consentono l’ingresso ai sedicesimi di finale del campionato italiano.