La prima volta di Michela… in panchina da coach

La prima volta di Michela… in panchina da coach

Terminato da qualche giorno il girone che dava la possibilità di accedere ai Mondiali Under 18 di Asiago dove l’Italia è terminata al quarto posto, fallendo di fatto l’obiettivo di arrivare tra le prime due che accedono al mondiale vero e proprio di fine anno previsto in Norvegia, dove si sono qualificate Ungheria e Gran Bretagna abbiamo voluto rivolgere qualche domanda a Michela Angeloni giocatrice delle Eagles Bolzano ma presente al mondiale in qualità di assistente del head coach Anton Senn

Michela com’è stato il debutto in panchina in una competizione ufficiale? Eri emozionata o la tensione non ha lasciato spazio alle emozioni?

Il debutto è stato col botto, ero tranquilla durante il loro riscaldamento, ma al momento del saluto e dell’ingaggio iniziale l’emozioni si son fatte sentire! Fortunatamente contro Kazakistan la partita è stata facile (forse fin troppo), la tensione si è fatta sentire molto di più nelle partite seguenti contro Francia e Gran Bretagna, li è stato difficile stare a guardare, volevo entrare con loro.

Sei soddisfatta del risultato ottenuto o ti aspettavi anche tu (come noi) una posizione migliore nella classifica finale.

Sono sincera, ci credevo in una qualificazione, potevamo farcela, ma sono comunque soddisfatta delle ragazze, hanno dato tutte il 110%. Probabilmente anche la tensione e l’emozioni per la prima esperienza in maglia azzurra di molte ha inciso.

Quale avversaria ti ha maggiormente impressionato tra le nazioni avversarie?

Assolutamente L’ungheria, avevo giocato negli anni passati contro squadre di Budapest nell’ewhl ed il livello era molto più basso del nostro. Mi hanno davvero stupito, erano molto capaci sia tecnicamente e tatticamente.

Alcune delle ragazze di questa nazionale hanno terminato la loro “avventura” con l’Under 18 per motivi anagrafici, pensi che sarà difficile per loro ora conquistarsi un posto nel roster della nazionale maggiore?

Non credo che avranno problemi, anzi, molte di loro ne fanno già parte e comunque sono il prossimo futuro, non dovranno temere.

Come in ogni manifestazione c’è sempre un MVP, te la senti fare un nome per la miglior giocatrice tra le ragazze della tua squadra

Sono rimasta davvero colpita da tutte le ragazze, il gruppo era molto unito, non potrei premiare qualcuna più di un altra perchè sono state davvero brave tutte!

Invece ora ti chiediamo di dare un voto ai vari reparti (porta, difesa e attacco), senza entrare nel merito/demerito delle singole ragazze

Come voti partirei dai portieri: assolutamente i più forti del torneo. Sia Rita che Daniela sono state molto brave, darei un 8!
difesa: abbiamo qualche carenza, ma credo sia data dall’inesperienza di alcune, tutto sommato darei comunque un 7!
attacco: avevamo 4 linee di attacco davvero di buon livello, l’unica pecca forse è che non tiriamo abbastanza, ma come ho già detto sono tutte cose che verranno con l’esperienza. voto 7 anche per loro

Una breve analisi di questo mondiale, due partite vinte alla grande e poi? Cosa è successo?Può avere inciso che a parte le giocatrici delle Eagles le altre ragazze hanno giocato solo poche partite in questa stagione e quindi abbiano patito da subito la stanchezza?

Siamo partite davvero col botto, forse troppo, il giorno di riposo sarebbe stato meglio averlo tra la partita con la francia e la gran bretagna, le ragazze erano stanche, ma non era dovuto solo alle poche partite, c’è da considerare che solo un paio di queste ragazze avevano già affrontato un torneo IIHF con 5 partite in una settimana, quindi non possiamo dargliene una colpa, vedendole giocare ho proprio notato come con l’esperienza di anni si cambia. L’ho vissuto io stessa.

Cosa in generale secondo te non ha funzionato e non ha permesso di centrare l’obbiettivo, è stato più un problema di carattere tecnico o di personalità?

Tecnicamente non possiamo dare nessuna colpa, le ragazze erano a pari livello delle avversarie se non più forti, forse il poco tempo per lavorare con loro, a livello di tattica potevamo fare qualcosina in più, ma come si è già detto era la prima esperienza per moltissime. Dal prossimo torneo le cose saranno già diverse, partiremo da un gradino sopra fin da subito. Peccato per le ragazze che saranno “troppo grandi”, ma sono sicura che ce ne saranno di nuove e si integreranno senza problemi in questo gruppo stupendo.

Essere troppo amica di alcune ragazze, con alcune sei anche compagna di squadra, non ha fatto allentare un po la pressione su di loro??

Il “problema” se vogliamo definirlo così, di essere amica delle ragazze, me lo ero posta anche io, inizialmente poteva sembrare che davo più attenzioni alle ragazze che conoscevo già. Devo essere sincera che mi sono impegnata a conoscere meglio ogni ragazza e credo di essere riuscita a dare qualcosa ad ognuna di loro. Severa quando serviva e in certi momenti anche amica ma sempre entro certi limiti. Ho ricercato nelle mie vecchie esperienze di dare quello che magari anni indietro mancava.

Tu e tutto lo staff avete creato sicuramemente un bel gruppo dal punto di vista umano forse però il bel gruppo fa perdere un po di “cattiveria agonistica” che serve a certi livelli, qual’è la tua opinione in proposito?

Il gruppo è stato ottimo! Tutte le ragazze erano unite, non ci sono stati problemi di lingua anche se molte erano altoatesine, anzi è stato ancora più divertente. per quanto riguarda la cattiveria agonistica posso assicurare tutti che le ragazze avevano grinta da vendere, stare in spogliatoio con loro era adrenalina pura.

Si ringrazia Michela Angeloni per la cortese disponibilità

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