La partita del resto non comincia per niente male, con un buon ritmo e occasioni per entrambe le squadre. Gli ospiti hanno un pochino di più della partita, ma un vantaggio netto non si vede. Quando Josh Prudden a un minuto abbondante dalla prima sirena su rebound mette sul palo un disco che praticamente è già gol, si intravede già un accenno delle cose che verranno.
Nella seconda frazione il Cortina sfrutta un powerplay per passare a condurre, quando Johansson gioca un passaggio perfetto per Isherwood, il quale deve solo metterci la stecca. Gli stalloni reagiscono e questa reazione culmina in un cambio veramente furioso, durante il quale prima Randall Gelech non sfrutta un Rebound veramente d’oro, e subito dopo Ryan Dingle centra un palo clamoroso. I Broncos in seguito hanno ancora alcune possibilità, ma è il Cortina a salire in cattedra. Per quasi sei minuti giocano praticamente solo gli ospiti ed è in questa fase che Dingle allunga ancora. Poco prima del termine tocca ad Hackhofer ridare speranza ai suoi, quando scende verso la porta di un fortissimo Levasseur e non gli lascia scampo con un tiro di rovescio dal lato della porta.
Subito dopo la ripresa i Broncos sotto porta sciupano altre due occasionissime in powerplay , ma dopo si spengono. Il Cortina con Henningar e Johannson prende il largo e si porta sull’1 a 4, quando in entrambi i casi cinque Broncos stanno a guardare come un avversario incassa su rebound quasi senza essere contrastato. Dopo una giocata veramente bella Markus Gander riesce ad accorciare con una rete su assist di Josh Prudden e nell’ultimo powerplay della partita i Broncos sciupano altri due rebounds ghiottissimi, ma la partita è decisa.
“Oggi non ci sono mancati alcuni giocatori che erano sul ghiaccio, ma non c’erano con la testa. Il Cortina anche oggi non era imbattibile, perché in difesa sono vulnerabili e si possono battere con delle buone giocate. Levasseur comunque è forte e in attacco sono pericolosissimi. Hanno gente della quale si vede la voglia di segnare, e questa era la differenza.”
Anche Alex Gschliesser, attaccante esperto, è d’accordo:
“Al momento ci manca la volontà incontrastabile di segnare, se dev’essere anche spingendo il disco oltre la linea a bestemmie. Spesso eravamo anche troppo molli.”
“Oggi avevamo semplicemente troppi ‘soft plays’, giocate disattente, nelle quali un bastone non è sul ghiaccio, un passaggio viene giocato un attimo troppo tardi, non c’è la decisione necessaria negli scontri”
continua Oly Hicks.
E questo non fa infuriare solo allenatori e tifosi, ma anche gli dei dell’hockey, i quali poi fermano i dischi sulla linea di porta anche su reti praticamente già fatte…
SSI Vipiteno Weihenstephan – Hafro SG Cortina 2-5 (0-0, 1-2, 1-3)
Marcatori: 0:1 Mark Isherwood (23.11), 0:2 Ryan Dingle (31.52), 1:2 Fabian Hackhofer (39.21), 1:3 Rob Hennigar (43.51), 1:4 Jonas Johansson (50.03), 2:4 Markus Gander (51.00), 2:5 Ryan Dingle (59.35)
Vipiteno Broncos Weihenstephan: Thomas Tragust (Dominik Steinmann); Aaron Power, Christian Rainer, Fabian Hackhofer, Simon Baur, Philip Pircher, Luca Scardoni; Ryan Ginand, Randall Gelech, Dirk Southern, Markus Gander, Josh Prudden, Christian Sottsas, Hannes Stofner, Florian Wieser, Tobias Kofler, Thomas Pichler, Patrick Mair, Alex Lanz. Allenatore: Oly Hicks
Hafro SG Cortina: Jean-Philippe Levasseur (Renè Baur); David Bowman, Marek Chvatal, Mark Isherwood, Luca Zandonella, Michele Zanatta, Luca Zanatta; Ryan Dingle, Curtis Fraser, Rob Hennigar, Jonas Johansson, Luca Felicetti, Giorgio De Bettin, Ryan Menei, Francesco Adami, Andrea Moser, Denis Soravia, Andrea Baldo, Christian Menardi. Allenatore: Stefan Mair