Quando arriva lo straniero ?

Quando arriva lo straniero ?

(Dal sito hcap.ch) -Da un paio di settimane è il tormentone che agita i sonni del popolo bianco blu, dunque anche i miei. Non c’è domanda che mi sia stata rivolta più spesso, con un’insistenza che a volte scivola nella nevrosi, a volte supera il limite della maleducazione (specie quando si leggono ordini perentori del tipo “Lombardi, caccia il grano se vuoi essere rieletto”, che fanno francamente venir voglia di inoltrare il giorno stesso le dimissioni dalla presidenza dell’HCAP).

Con tutta la comprensione verso le febbrile attesa dei tifosi, cerchiamo di rispiegare per la ventesima volta alcuni concetti basilari: 
1. Nessun dorme: la sera stessa dell’infortunio di Kariya abbiamo deciso di cercare un nuovo attaccante straniero, possibilmente centro offensivo con talento da “scorer”. Che in tre settimane di intense trattative non si sia trovato quel che vogliamo (e possiamo permetterci) non ha niente di indecente e non autorizza nessuno ad insultare né lo staff tecnico né la dirigenza. Purtroppo nei blog è più facile fare miracoli che nella realtà. Né serve a molto stressarci di mail con nomi più o meno altisonanti: sappiamo leggere anche noi Elite Prospects e abbiamo i contatti necessari con tutti gli agenti di questo mondo, che anzi si fanno vivi di loro iniziativa ogni volta che hanno qualcuno da proporre.

2. I soldi sono quelli che sono, e non di più. Non perché tifosi hanno sostenuto la raccolta fondi estiva e stanno pagando di più quest’anno, dobbiamo ora spendere e spandere! Chiunque abbia messo i piedi all’Assemblea di Giornico, letto i resoconti o ascoltato le mie interviste sa benissimo che l’azione straordinaria serviva a ripianare una parte (e non la totalità) del “buco” della stagione precedente, mentre gli aumenti di tariffa devono limitare il prevedibile “buco” di questa stagione. Abbiamo diminuito il deficit, NON siamo diventati ricchi!
3. Le assicurazioni coprono meno dell’80% del costo aziendale di uno svizzero meno le 50% di uno straniero. Sapendo – anche senza consultare il mago Otelma – già prima dell’inizio che avremo un certo numero di infortuni, e sapendo che in corso di stagione è difficile e costoso trovare sostituti, ne teniamo conto nel mantenere una rosa sufficientemente ampia. Ciò ha un costo, in parte compensato includendo già nel budget un certo rimborso assicurativo. Inutile dunque strillare che grazie ai soldi dell’assicurazione dobbiamo prendere subito questo o quello: il margine era e rimane stretto anche in questi casi.
4. C’è anche qualche principio sportivo da tenere in conto: di principio i giocatori liberi a questo momento presentano logicamente un qualche punto debole. Non vuol dire che non si debba provarci, ma vuol dire che bisogna ogni volta pesare il pro e il contro. Se poi le esigenze del giocatore (o del suo agente) oltre che finanziarie comprendono un contratto per la prossima stagione, bisogna valutare bene se ipotecare la libertà di movimento futura per un miglioramento a corto termine.
5. Disponiamo ancora di sole due licenze per stranieri fino al termine della stagione, avendone usate sei su otto. Una può esser spesa adesso, per qualcuno che ci DEVE servire fino alla fine, una va comunque tenuta fino a gennaio non sapendo se ci saranno altri infortuni, di attaccanti o di difensori. Criticare le scelte d’inizio stagione è un altro sport preferito da certuni, ma è un’altra emerita cavolata. Avevamo tre contratti in essere, NON disdicibili (strano che lo si debba ricordare a tanti professori di hockey). Coi soldi rimanenti abbiamo scelto un ottimo difensore offensivo (ovviamente criticato, finché è diventato stabilmente il top scorer…) e un terzo attaccante “low budget” che ci facesse da riserva immediatamente disponibile in caso di infortunio degli altri (cosa che si è puntualmente avverata e ci ha già permesso di salvare diversi punti, ma nessuno lo ricorda…). Poi abbiamo preso un portiere di riserva, e qui ripiovono le critiche. Sbagliate anche queste, perché l’ottava licenza l’abbiamo sempre dovuta tenere di riserva fino al 31 gennaio (come quasi tutti i club del resto) per il caso di ferimento del portiere titolare. Averla usata fin dall’inizio per un portiere che sarebbe in grado di “tenere” in tale caso e che costa molto meno che un ricambio cercato a stagione inoltrata è assolutamente logico e giustificato.
Spiace dover ricordare queste cose in tono forse leggermente polemico, ma è davvero pesante lavorare in questo clima di continua pressione, mentre non si sente una parola di elogio per il lavoro della squadra e dallo staff, che ci hanno sin qui permesso di essere per 16 partite su 22 al disopra della riga, e tutt’ora ci offrono una delle migliori stagioni da parecchi anni a questa parte.
Su una cosa debbo però fare ammenda: aver ceduto anch’io all’entusiasmo, rivelando (nella cerchia chiusa di un fan club, non certo alla stampa, ma tant’è…) che una trattativa era a un dito dalla conclusione. Lo era davvero, ma purtroppo è sfumata proprio all’ultimo, dando la stura ad un’altra ondata di critiche. Ne serberò buona memoria: non chiedetemi mai più nulla di nulla sul mercato. Posso solo dirvi che stiamo lavorando, sodo. Aspettate per favore i comunicati ufficiali della società e non credete né ai blogger, né ai media, né alle voci messe in circolazione da agenti fin troppo interessati, né a coloro che pretendono di avere un filo diretto con il Club. GRAZIE!
Filippo Lombardi
Presidente HCAP

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