David Bowman, dal Canada a Cortina

David Bowman, dal Canada a Cortina

(com. stampa Hockeycortina)

Sta tornando da Budapest, Ungheria, dove ha vestito la maglia della nazionale italiana aiutando il team di Rick Cornacchia a vincere l’Euro Ice Hockey Challenge, e giovedì sarà di nuovo sul ghiaccio sempre in azzurro (anche se questa volta sarà l’azzurro dell’Hafro Cortina), sbarcando in riva al lago per ritrovare l’Alleghe, questa volta avversario. È David Bowman, da tre anni in Italia, il difensore che si è fatto notare per l’incessante lavoro davanti alla porta del goalie ampezzano Levasseur.

David, tu hai il doppio passaporto. Eri mai stato in Italia prima di andare ad Alleghe, nelle scorse due stagioni?

Mia mamma è italiana, e i miei nonni sono nati qui, in un paese vicino a Roma. Quando ero bambino, a circa dieci anni, andai in vacanza per un mese in quelle zone

Perché quest’anno hai scelto Cortina, soprattutto dopo due anni passati ad Alleghe?

Domanda interessante… Quest’estate ho parlato con l’Alleghe, ma le cose non sono andate in porto da entrambe le parti; ho quindi iniziato a informarmi. Siccome sono cresciuto giocando insieme con Rob Hennigar, il mio agente ha cercato di capire se il Cortina era interessato a un atleta con le mie caratteristiche. Alla fine abbiamo concluso il contratto ed eccomi qua

Cosa ti piace dell’Italia?

Mi piace sia dal punto di vista paesaggistico, perché puoi trovare tutto: dal mare, alla montagna, alle colline, e sono tutti posti straordinari. E poi mi piace dal punto di vista umano, perché nei tre anni che sono stato qui ho avuto modo di fare belle amicizie.

Che differenze ci sono tra Alleghe e Cortina?

A Cortina ci sono molto più movimento, molta più gente, molte più cose da fare. Alleghe è più piccola, ed è un po’ “morta”, anche se questa cosa a volte ha i suoi vantaggi. Dal punto di vista hockeistico ci sono ottime persone in entrambe le società, anche se per come si è messa la stagione a Cortina, questo penso che sarà l’anno per me più bello e divertente.

Hai 28 anni e sei uno dei più maturi della squadra. Come vivi questa realtà?

Anche se qui c’è gente molto giovane, sono tutti atleti che hanno giocato per diversi anni in leghe professionistiche e quindi secondo me non vanno visti come ragazzi più giovani. Siamo una grande famiglia, ognuno con esperienze differenti. Io ho imparato molte cose dai giocatori più vecchi, quando giocavo in Nord America, e adesso cerco di essere d’esempio e uno dei punti di riferimento per tutti, nella squadra.

Cosa fai nel tempo libero?

Se la stagione fosse finita mi piacerebbe molto andare con gli sci, ma siccome la stagione quest’anno non finirà così presto mi piace godermi quello che c’è in giro: camminate in montagna, uscite con gli altri ragazzi… niente che implichi infortuni, comunque.

Grazie a David Bowman e in bocca al lupo per la gara di giovedì contro i suoi ex compagni dell’Alleghe

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