Pontebba Lady: Tania Sabotha ci parla delle sue Aquilotte

Pontebba Lady: Tania Sabotha ci parla delle sue Aquilotte

di Andrea V.

Con l’approssimarsi della stagione agonistica 2011-2012 HockeyTime vuole fare conoscere ai suoi lettori una nuova realtà nel panorama hockeystico italiano per quanto riguarda il settore femminile, abbiamo cosi deciso di intervistare Tania Sabotha, giocatrice nonché coach delle Aquile Lady di Pontebba.

Tania raccontaci quando è nata la vostra squadra, e come è nata l’idea di fare la squadra.

Tutto è cominciato per scherzo circa 3 anni e mezzo fa con una partita fra ragazze in occasione della “Festa della Donna” alla quale mi avevano invitata. Ridendo e scherzando, ci siamo dette che sarebbe stato bello formare una vera e propria squadra di Hockey Femminile qui a Pontebba!!! Passa l’estate, ma non l’idea… e così in autunno abbiamo presentato un progetto alla società. Come potrai immaginare, non ci hanno visto di buon occhio, erano tutti scettici, pensavano che fosse una cavolata venuta fuori fra le fans delle Aquile ma noi abbiamo puntato i piedi, tirato fuori gli attributi (è risaputo che noi donne ne abbiamo più degli uomini) e alla fine hanno ceduto, ci hanno fatto fare il nostro 1° Aallenamento!!! Adesso ci troviamo alla nostra 4ª stagione e ad affrontare un vero e proprio campionato, amatoriale che sia, ma pur sempre un campionato a tutti gli effetti.

Possiamo dire che questa sia la vostra prima stagione ufficiale, parteciperete al “campionato promozionale”. Quali sono i propositi della vostra squadra per questa stagione? Vi siete già date un obbiettivo?

Ovviamente grandi propositi non ne abbiamo. Come le altre squadre partecipanti a questo campionato (Asiago, Milano e Torino), siamo giovani e dobbiamo ancora farci le ossa, vogliamo crescere e farci conoscere, far vedere che esistono altre realtà di hockey femminile. L’obbiettivo nostro è avvicinare molte altre ragazze a questo bellissimo sport per incrementare il roster, migliorarci tecnicamente e iscriverci fra 2-3 anni alla serie “A”, affrontando squadre di livello come l’Agordo e Bolzano.

Avete qualche sinergia con il settore maschile delle Aquile o siete indipendenti?

Sarebbe difficile “camminare” da sole! Facciamo parte di un’unica società che è in continua crescita un po’ in tutti i settori, cerchiamo di collaborare, di darci una mano a vicenda il più possibile.

Viste le difficoltà dovute alla riduzione del budget del settore maschile delle Aquile Fvg, riuscite almeno ad avere da loro un supporto dal punto di vista tecnico, dei materiali oppure economico?

Come ti ho già detto prima, c’è collaborazione fra tutti noi. Di difficoltà ce ne sono un po’ dappertutto e non solo a Pontebba. Sai benissimo che, economicamente parlando, l’hockey non è il calcio e quando i soldi mancano, è sempre un problema. Le Aquile comunque cercano di aiutarci dandoci l’attrezzatura ormai in disuso, fornendoci dei materiali per allenarci (dischi, coni, ecc.) e quando c’è la possibilità, ci viene anche dato un supporto tecnico da parte dei ragazzi.

Parlaci del gruppo che alleni, quante siete? Siete tutte della zona? Secondo te c’è qualche individualità su cui dovremo tenere un occhio di riguardo in questa stagione?

Un bel gruppo di matte che collaborano, hanno passione, si divertono e sopratutto si impegnano molto. Credono in questa squadra, nel progetto di questo “campionato promozionale”. Siamo una dozzina e quattro di queste provengono dall’inline (Sacile, Udine e Buja) e loro, come noi, voglio provare questa nuova “avventura”. Tutte hanno cominciato assieme e tutte si impegnano al massimo, se c’è qualcuna che spicca? Lo vedremo quest’anno durante il campionato. Personalmente sono molto soddisfatta di tutte loro e mi auguro che continuino così, che non mollino alla prima difficoltà.

Vuoi infine fare un appello alle lettrici friulane e non solo che leggono il nostro sito per invitarle ad unirvi a voi?

Un appello??? AIUTOOO!!!! Scherzo, personalmente vorrei invitare tutte le ragazze a provare questo bellissimo sport che, come hai detto te in un precedente articolo, non è per “signorine” ed è vero, ma credetemi non è come sembra. Qui in Friuli sono tutti abituati a vedere il maschile, credetemi che il femminile è tutta un’altra faccenda. E’ statisticamente provato che l’hockey è uno degli sport dove avvengono pochissimi infortuni, a livello femminile ancora meno, ed è uno dei più completi al mondo (tecnica, coordinazione, tenuta fisica, atletica e altro ancora).

Si ringrazia Tania Sabotha e la società Aquile Fvg per la cortese disponibilità.

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