Riva: «Milano quest’anno può vincere». Linter: «Pinerolo non era pronta»

Riva: «Milano quest’anno può vincere». Linter: «Pinerolo non era pronta»

A margine della conferenza stampa di presentazione della stagione hockeistica 2011/12, abbiamo approfittato per discutere a ruota libera di alcuni temi di quest’estate con il presidente della Lega Hockey, Nilo Riva, e il responsabile della Federazione settore Hockey, Kark Linter.

Il pronostico sulla Serie A2 degli addetti ai lavori sembra tutto in favore del Milano Rossoblu. Anche del responsabile di settore Linter che durante la conferenza, dicendosi sicuro che anche questa volta la vincente di A2 della prossima primavera salirà in A1, ha rivolto lo sguardo sorridendo verso Ico Migliore in prima fila in sala.

«Io penso che quest’anno Milano abbia un buon roster di A2 e che possa vincere. – concorda Nilo Riva – Inoltre secondo quanto mi diceva prima Migliore (durante l’assemblea delle società che ha preceduto la presentazione ndr) se vincerà il campionato l’intenzione sarà quella di fare la Serie A1. Questo è sicuramente positivo per il movimento anche perché questo Milano con la sua ossatura di giocatori italiani ha la possibilità di restare a lungo sull’hockey italiano di livello, anche nell’ipotesi di riduzione del numero dei transfer. Ha un suo roster che secondo me è interessante, hanno lavorato molto bene in questi anni con i giovani e credo che abbiano lunga vita».

Riguardo il filone russo che sta entusiasmando la città di Milano, ci saranno sinergie con la Lega?

«[La Milano russa] – prosegue Riva – non avrà dei collegamenti né con la Federazione né con la Lega, perché è un qualcosa che è al di fuori di quelle che sono le regole della IIHF, come per la NHL in America. Loro non hanno la necessità dei transfer: possono tesserare i giocatori che vogliono. E’ tutto completamente diverso».

Quindi, per assurdo, se un Lutz diventasse appetibile per la Kontinental Hockey League potrà salire e scendere dalla Serie A alla KHL come vuole, perché svincolato dalle regole IIHF?

Riva: «No, quello no. Non potrebbe avere due tesseramenti. Chi gioca nel nostro campionato deve essere tesserato con la nostra federazione e con la IIHF, e non con la KHL».

Sarà comunque un qualcosa di positivo per l’hockey italiano

Riva: «Sicuramente la KHL porterà dello spettacolo, certo per gli impegni che avranno di bilancio, di costi delle trasferte ecc, ci saranno degli organici molto importanti e dei bilanci che sono al di fuori dei nostri. Una cosa molto professionale e a dei livelli sicuramente superiori».

Hockeytime giorni fa aveva provato a contattare il Pontebba per conoscerne la situazione, ma senza fortuna. Anche al presidente della Lega non sono giunte novità confortanti.

«Il Pontebba s’è iscritto, – ci ha spiegato Nilo Riva – ha pagato la fidejussione, ha un allenatore, sul sito c’è scritto che hanno iniziato gli allenamenti… Io non so che roster abbiano al momento tanto che nella brochure di oggi la pagina del Pontebba è bianca. So che hanno perso molti loro italiani. Sicuramente so che faranno una squadra perché hanno degli impegni verso la Regione e verso gli sponsor. Penso che debbano fare la squadra ma secondo me purtroppo non sarà ai livelli dell’anno scorso».

Questo non rischia di rendere il campionato un po’ zoppo?

«D’altro canto nessuno può obbligare una società a fare una determinata squadra. Chiaro che tutti vorremmo avere un campionato con squadre di buon livello ma succede che capitino purtroppo questi inghippi di squadre che hanno qualche problema finanziario.»

Ancora più pessimista Linter, secondo il quale il Pontebba non ci sarà, perdendo addirittura la fidejussione.

Durante la conferenza stampa dalle parole del presidente FISG Bolognini e di quello della Lega Riva c’è stato unanime il rammarico di aver perso Torino. Qual è il motivo per cui non è stato “ripescato” il Pinerolo? Semplice mancanza di “meriti sportivi” o diktat di una o più società?

«Non penso che le società si siano opposte – ci ha risposto Nilo Riva – ma questa è una domanda più da federazione che da Lega. Io onestamente avevo sentito qualcosa, ma una richiesta ufficiale a me non è mai risultata che il Pinerolo avesse chiesto di fare la A2. A noi dispiace moltissimo che non ci sia il Torino. Speravo proprio che il Torino desse i propri diritti sportivi al Pinerolo per cui non ci sarebbe stato nessun problema, non so che problemi abbiano loro, se van d’accordo o non van d’accordo. L’escamotage però era molto semplice. Bastava che il Torino rinunciando alla Serie A2 desse i diritti sportivi al Pinerolo e questi potesse fare un campionato di A2 avendo però un roster adeguato logicamente».

Chiediamo quindi al responsabile hockey in FISG Linter, il quale minimizza l’interesse dei piemontesi.

«In Federazione è arrivato solo un colpo di telefono».

Avrebbero dovuto fare una richiesta più formale?

«E’ lo stesso. Se fosse stata fatta una richiesta ufficiale sarebbe stata accettata, forse. Perché il Pinerolo non aveva nemmeno una Serie C l’anno scorso (l’ex C under 26 ndr). In questa situazione è difficile».

E se avesse acquisito i diritti del Torino?

«Non esiste questa cosa. Non puoi comprare i diritti. Non siamo una federazione professionistica… Ma non è nemmeno questo il punto. L’anno scorso, diciamoci la verità, il Vipiteno ha chiesto di partecipare in serie A, e la proposta è stata bocciata perché non aveva i diritti sportivi. Il Milano quest’anno poteva anche fare la Serie A… Il Pinerolo ha cominciato a pensarci quando già era stato fatto il calendario, riservando molti dubbi: dovendo ancora trovare i soldi e gli sponsor. Ancora oggi probabilmente non sarebbe stato facile per loro dire di “sì” definitivo. E’ stata fatta solo una domanda telefonica a me, a un giornalista e a un dirigente del Valpellice. Io ho chiesto a qualche società e mi hanno risposto che sarebbe stato molto difficile che il Pinerolo fosse riuscito ad allestire la squadra per tempo».

Un’ultima domanda a Nilo Riva da esponente dell’Alleghe: le balaustre nuove quando arrivano?

«Abbiamo delle rassicurazioni che ce le consegneranno per fine mese e quindi abbiamo chiesto l’inversione la prima partita del 24. Ci stiamo allenando a Corvara, abbiamo qualche problema ad andare avanti e indietro ma il primo ottobre dovremmo giocare in casa. Penso che il presidente (presente all’intervista ndr) sia un po’ scaramantico. Visto che quell’anno in cui fino a dicembre siamo andati ad allenarci ad Auronzo e abbiamo giocato a Feltre con grandi viaggi e disagi, poi siamo arrivati in finale alla fine… Quindi chissà che…»

Feltre niente?

«A Feltre non hanno il ghiaccio perché ci sono stati i mondiali di bocce per cui avevano messo dell’asfalto sopra la pista. Adesso devono togliere l’asfalto. La pista di Feltre, che è la nostra di riserva, sarà disponibile dal primo di ottobre. Quindi se per caso entro quella data le balaustre ad Alleghe non ci fossero giocheremmo a Feltre.

Infine abbiamo chiesto a Karl Linter delucidazioni sui nostri interrogativi riguardo i farm team. C’è una regola speciale per cui gli under 20 di Milano e Bolzano (società già impegnate in altri partner team) abbiano potuto giocare rispettivamente a Como e Trento (Serie C) nel corso della scorsa stagione?

«Si tratta della promozione degli under 20. Ad esempio il Bolzano di cui stiamo parlando ha l’opportunità di far giocare i più giovani in una Senior di C. Ma in questo caso soltanto in serie C, loro non possono giocare in A2 come gli altri giocatori del partner team. All’inizio dell’anno viene definita la squadra partner dove i giocatori hanno libertà di passaggio».

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Ecco la regola, messa nero su bianco dal regolamento ufficializzato il 20 settembre.

I giocatori Under 20 di una Società che non partecipa al Campionato Serie C ed inclusi nel roster di una Società partecipante a quest’ultimo Campionato e inviato nel termine indicato nel punto precedente, possono essere utilizzati anche nel Campionato C .
Nel caso in cui il giocatore Under 20 appartenga ad una Società che ha aggregata altra società secondo le norme relative al Farm Team, lo stesso non potrà giocare alcun incontro nelle file della società aggregata. Finche l` utilizzo ad una società C non e` stato effettuato (ultimo termine 15 Novembre 2011) il giocatore Under 20 può essere schierato nella formazione aggregata come Farm Team.. (Es.: un giocatore appartenente ad una Società di Serie A, la quale non disputa il Campionato Serie C , ma si è aggregata ad una Società di categoria inferiore – Serie A2 – secondo le norme relative al Farm team, può essere dato in utilizzo ad altra Società partecipante al Campionato Serie C ed in questo caso non potrà partecipare ad alcun incontro disputato dalla Società aggregata della serie A2. Lo stesso vale anche nel caso sia una Società di A2 che ceda in utilizzo un proprio giocatore U20 ad altra società che disputi il Campionato Serie C . Per partecipare alla fase di Play Offs un atleta U20 in utilizzo dovrà aver disputato un nr. di partite minimo di 8 prima dei play offs.

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