Franchise-Man, ovvero sia… gli Uomini Franchigia

Franchise-Man, ovvero sia… gli Uomini Franchigia

Di Miki Faella

Le ultime news che rimbalzano dal Nuovo Continente, portano agli altari due giocatori che, già simbolo per certi versi nelle loro rispettive squadre, si legano ad esse con lunghi e duraturi contratti; ma andiamo con ordine.

E’ di ieri difatti la notizia che Tyler Myers, eccellente all-around defenseman dei Buffalo Sabres, s’è legato con la propria franchigia per i prossimi 7 anni con ingaggio complessivo di 38,5 Mln di dollari totali (all’incirca 5,5 Mln a stagione).

Tyler, vincitore del Calder Trophy nel 2010 e gigantesco difensore che con i suoi 203 centimetri è un vero intimidatore della zona blu (che ben si propone anche nel gioco offensivo), dopo una sensazionale stagione d’esordio (82 partite condite da 11 reti e 37assist!) ed una stagione un po’ sotto le attese (80 match e “magro” 10+27) ma con un finale pazzesco e ben 6 punti nella serie dei PO contro Phila, ha raggiunto l’accordo col team delle sciabole anche in previsione della scadenza dell’”entry level contract” (nel 2012) contratto d’entrata dei rookie nel mondo NHL a base triennale .

Di certo il team di Buffalo, vedendo ancora ampi margini di miglioramento nel 21enne nativo di Houston nel diventare un autentico leader, con questa mossa s’è garantita i servigi del proprio gioiello negli anni a venire e riconoscendo in lui il quel ruolo di Franchise-Man che può far la differenza a qualsiasi livello.

Restiamo sempre nello stato di New York, in quel di Uniondale dove gli Islanders hanno raggiunto l’accordo col fenomenale John Tavares (il celebre #91, nativo di Oakville prima scelta assoluta nel Draft 2009 con all’attivo 161 partite in NHL e ben 53 gol e 68 assist), sulla base di 6 anni con guadagno netto a stagione di 5,5 Mln di dollari.

«Abbiamo passato l’estate a cercare una base d’accordo per il futuro, di volta in volta le nostre esigenze andavano sempre avvicinandosi, non ho mai pensato d’andar via da Long Island è un posto stupendo ed è molto bello stare qui, non vedo l’ora di onorare questo impegno a lungo termine (strizzando l’occhio anche al ruolo di capitano, rimasto vacante dopo il ritiro di Doug Weight) abbiamo una grande franchigia alle spalle ed una squadra giovane, divertente ed entusiasta e per me è un vero privilegio farne parte anche in ottica futura».

Queste sono un sunto delle parole rilasciate durante la conferenza stampa del giocatore, vera pietra angolare nel progetto di rilancio della franchigia a 360° del GM, Garth Snow (con tanto di nuova arena in quel di NY) che, dopo un estate di conferme con altri giocatori in chiave futura, vedi su tutti Kyle Okposo e Michael Grabner (recente finalista per il Calder Trophy) vuole rinverdire i fasti d’un tempo per gli Islanders.

Personalmente parlando, di questi tempi fanno sempre eco quei suntuosi contratti da nababbo a tanti (troppi) zero e tanti tanti annetti (che ben presto si sciolgono come neve al sole) ma nostalgicamente parlando sono veri esempi di dedizione alla squadra (partendo proprio dai giocatori sopra elencati) e vedo in questo il voler mettere prima di tutto la Maglia ed il Team che il nome e da questo prendo spunto dalle parole del Leggendario Herb Brooks :

«…e ricordate che il nome che avete scritto davanti è molto più importante di quello scritto dietro»

Signori Chapeau, questo è Hockey!

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