Alessandro Fontana, pronto per allenare

Alessandro Fontana, pronto per allenare

(com. stampa HC Alleghe Tegola Canadese) – Cresciuto hockeysticamente nelle giovanili dell’Alleghe, giocatore per varie stagioni con la serie C, difensore anche con la squadra di in line del Ferrara, ora Alessandro Fontana è pronto a fare l’allenatore a tutti gli effetti.

Alessandro, raccontami di te:

Ho iniziato a giocare a 10 anni, divenuto grande mi sono allenato con la prima squadra dove ho fatto delle apparizioni poi ho sempre giocato con la serie C. Sono nato a Feltre e vivo ad Alleghe con la mia famiglia, sono single e dal primo luglio lavoro allo stadio, d’estate gioco a calcio per passare il tempo, ma la mia passione rimane l’hockey. Ascolto un po’ di tutto tranne il rock duro. Mi piace guardare tutti gli altri sport, mi interessa per poi trarre degli spunti che potrebbero essermi utili come allenatore.

E’ più difficile allenare o giocare?

Forse da allenatore, quando giochi fai parate di un gruppo ma pensi per te, da allenatore devi sapere unire un gruppo formare una squadra compatta amalgamata.

Come ti sei sentito la prima volta in panchina?

Quando ero giovane i miei allenatori me lo hanno sempre detto che poteva essere un mio sbocco allenare, ed era anche il mio desiderio. Con la serie C mi si è presentata l’opportunità lo scorso anno quando ho sostituito Ilario Riva. Con la serie A è emozionante essere vice allenatore della massima serie al tuo paese, non ci sono parole per descrivere cosa provo insomma davvero una grande emozione.

Il ricordo più bello con la serie A e con la C :

La più grande soddisfazione con la serie A è stata la vittoria contro il Cortina nell’ultima partita. Con la serie C vedere il miglioramento della squadra, con il Dobbiaco (Campione d’Italia) abbiamo vinto in casa e nel girone di ritorno al De Toni non siamo mai stati sconfitti.

Sarai anche allenatore della 18, lo scorso anno nonostante il potenziale hanno un pochino deluso:

Sì vorrei imporre più disciplina, in campo e fuori, vogliamo fare bene e far crescere qualche giovane interessante della 16. Sarà un campionato lungo e faticoso, con 17 squadre con trasferte lunghissime come Chiavenna e Valpellice. Sarà molto impegnativo non solo per i ragazzi ma anche per i dirigenti e la società che deve affrontare dei costi notevoli. Sarebbe stato meglio dividere in due gironi anche se tutto sommato ti puoi misurare con molte squadre. In totale faranno circa 30 partite più la seconda fase. L’inizio sarà difficile visto che possiamo allenarci poco per via delle balaustre allo stadio, ma sono sicuro che ce la faremo. Un altro problema è che giocano la domenica come la serie C ma sicuramente seguirò loro.

Cosa vuoi dire ai genitori?

Ehhhh! Vorrei dire di rispettare i propri figli, di seguirli sempre di stare sugli spalti e tifare sportivamente per tutta la squadra. Di fidarsi di noi che sono seguiti da gente preparata che vuole molto bene ai ragazzi. Di lasciargli anche sbagliare, di non criticarli e lasciarli in pace.

Avrai anche i piccoli under 10

Sì sarà sicuramente divertente insegnare a loro le prime tecniche dell’hockey.

I ragazzi che non trovano posto in serie A ?

Giocheranno con la serie C, vedi in A2 hanno troppi stranieri e non è facile trovare una sistemazione ai ragazzi non c’è molto spazio nemmeno lì, e come prima cosa le varie società guardano di far giocare i propri atleti.

Come è il tuo rapporto con McKenna?

Molto bello, abbiamo un rapporto di amicizia, Steve è una bravissima persona. Insieme guardiamo sempre le partite delle giovanili. Abbiamo un buon dialogo ci confrontiamo anche durante gli allenamenti, spesso abbiamo idee uguali, abbiamo un grosso affiatamento.

Grazie Alessandro e in bocca al lupo per la tua carriera di allenatore.

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