Intervista a Ryan Dingle, l’americano che vuol far vincere l’Hafro Cortina

Intervista a Ryan Dingle, l’americano che vuol far vincere l’Hafro Cortina

(Comun. stampa SG Cortina) – Per lui le montagne non sono una novità – viene infatti da Steamboat Springs, uno ski-resort nel Colorado, USA – e dell’Italia apprezza il buon cibo, la cultura, la storia: è Ryan Dingle, ventisettenne dalla faccia simpatica – e dalla stecca veloce – che sta già preparando il borsone con la divisa da hockey, visto che il suo aereo atterrerà in Italia fra qualche giorno, venerdì 2 settembre.

Ryan, perché l’Italia?

Ho deciso di venire in Italia perché credo che questa potrà essere un’esperienza fantastica per me e per la mia famiglia. Io sono sempre stato interessato alla vostra cultura e al vostro modo di vivere. Non sono mai uscito dal Nord America, tranne un breve periodo in Irlanda, e non vedo l’ora di arrivare in Italia.

Cortina è un posto bellissimo, e dovrebbe essere simile al tuo paese di origine, Steamboat Springs. Nostalgia delle montagne?

Sì, da quel che ho sentito Cortina dovrebbe essere molto simile al posto dove sono nato. Ho molti amici che l’hanno visitata, e quando sono rientrati negli USA non riuscivano a smettere di raccontare quanto belli fossero Cortina e, più in generale, il nord Italia. Sono sicuro che troverò gente simpatica, ovviamente un cibo fenomenale, e posti bellissimi dove poter sciare. Per non parlare, ovviamente, di una squadra di hockey che in passato ha vinto moltissimo e che quest’anno vuole riscattarsi.

Ecco, parliamo di hockey. Cosa ti aspetti da questa nuova esperienza?

Io ho già giocato con o contro quattro atleti che quest’anno vestiranno insieme a me la maglia dell’Hafro Cortina. Ciascuno di loro potrà contribuire in maniera importante allo sviluppo della squadra. Mi aspetto un efficace equilibrio di forza offensiva e talento difensivo, in modo che il team possa competere per la vittoria del campionato.

Hai solo ventisette anni, ma tra i nuovi acquisti dell’Hafro Cortina sei tra i più vecchi. Che ne pensi?

Questo può non essere un vantaggio; lo diventerà quando i più giovani vedranno negli atleti con più esperienza modelli da imitare. Il talento giovanile può essere formato dall’esperienza di tutti i giorni, e solo l’esperienza può mandarti avanti velocemente. Sarà quindi importante avere una combinazione di talento giovanile ed esperienza.

Hai qualche ricordo particolare delle tue esperienze passate?

Ci sono due cose che ricordo più di tutte le altre: la prima è aver vinto il campionato dell’NCAA, nel 2005, quando giocavo con l’università di Denver; la seconda è essere trasferito insieme a Chris Pronger (attualmente in forza ai Philadelphia Flyers, più di 1000 partite in NHL, ndr), nel 2009, dagli Anaheim Ducks ai Philadelphia Flyers.

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