L’estate di Sidney

L’estate di Sidney

di Miki Faella

Non è ancora tempo di ghiaccio sulle piste del Nord America dove i team stanno affilando gli artigli per la preparazione alla prossima stagione ed a tener banco sono solo le lunghe giornate della Stanley Cup in giro per mezzo mondo ma già c’è un piccolo  interrogativo su uno dei campioni più amati di questo sport: Sidney Crosby.

Ai box dal mese di Gennaio per una doppia commozione celebrale, il Campione di Cole Harbour dopo aver saltato metà regular season e seguenti playoff, ha quest’estate continuato ad allenarsi con regolarità in vista della nuova stagione e mentre sembrava avviato ad un pieno recupero sono tornati i sintomi post-commozione.

In accordo con l’organizzazione dei Pittsburgh Penguins, Sidney è stato  visitato da specialisti di Michigan e Georgia ed i primi timori, assieme agli immancabili pettegolezzi, sono stati smentiti ed hanno confermato solamente che ci vorrà dell’altro tempo per recuperare.

In attesa di tornare nella Steel City per continuare gli allenamenti in previsione del ritorno sul ghiaccio, Sidney ha espresso i suoi sentiti ringraziamenti per il costante supporto sia alla famiglia sia ai fan dei Penguins, oltre che a tutti quelli del mondo NHL in attesa di vederlo tornare quando avrà recuperato al 100%.

L’agente del fuoriclasse (Pat Brisson,ndr) ha rilasciato queste parole :

“Abbiamo sempre saputo che questa sarebbe stata una ripresa progressiva in base a come si sentiva ;con una commozione cerebrale non c’è un preciso periodo di recupero, come con un infortunio alla spalla o al ginocchio. Ecco perché non si è mai deciso (assieme al giocatore ed a Ray Shero, GM dei Pens) e fissato un obiettivo specifico sia per una data di ritorno, quale l’inizio del training camp o delle prime partite ufficiali della nuova stagione, o qualsiasi altra cosa. Giocherà quando tornerà al top!” “Gradiremmo pazienza e comprensione in questo momento, visto che ci sono state un sacco di speculazioni nelle ultime settimane. Vorremmo fornire dettagli concreti circa il recupero di Sidney, ma una commozione cerebrale è un diverso tipo di lesione. Non è qualcosa che si può controllare con una radiografia. E non è possibile prevedere un preciso periodo di recupero. Dipende tutto dalle sensazioni e dal modo in cui si sente.”

Queste parole lasciano ben sperare sul futuro della Superstar ed ora la parola resta al tempo in attesa di ammirare nuovamente Sidney alla guida dei suoi Penguins!

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