Manuel Da Tos “Bondra”

Manuel Da Tos “Bondra”

(com. stampa HC Alleghe Tegola Canadese) – Manuel Da Tos, classe 1983, attaccante, dopo aver militato in tutte le under della società biancorossa, esordisce in Serie A a 17 anni nella stagione 2000/01. L’anno successivo valica lo Staulanza e gioca con lo Zoldo in A2: 14 partite, 10 goal e 14 assist, non male come prima inizio. Ritorna ad indossare la maglia biancorossa nel 2002/03, colori che non abbandonerà fino ad oggi. Nel suo curriculum annotiamo anche una partecipazione ai mondiali under 18 nel 2001 e a quello under 20 nel 2003. In totale per lui 214 partite con 19 goal e 30 assist e 150 minuti di penalità.

Tutti ti chiamano Bondra, perchè?

Quando avevo 20 anni usavo la curva della stecca di Petr Bondra (1.081 partite in NHL, bandiera dei Washington Capitals) e Didier Tremblay che all’epoca giocava nell’Alleghe in spogliatoio per scherzo ha cominciato a chiamarmi Bondra. Poi via via tutti gli altri ed è diventato il mio soprannome!

Parlami di te Bondra.

Gestisco il Bar Bianco ad Alleghe insieme a mia madre e da 8 anni sono fidanzato con Elena. Sono tifoso dell’Inter ma da quando vedo ESPN in tv seguo tantissimo la NHL, quasi di più del calcio. La mia squadra preferita sono i Detroit Red Wings e mi piaceva molto Steve Yzerman uno dei giocatori più forti di tutti i tempi.  Nel mio bar oltre che guardare le partite in tv ci divertiamo a giocare con la Playstation a NHL e FIFA. Seguo anche tutti gli altri sport e fin da piccolo sono appassionato di motori.

Quali sono i tuoi hobby?

Mi piace camminare in montagna d’estate e fare sci alpinismo d’inverno che però posso praticare solamente a fine stagione perchè tra allenamenti e lavoro non ho molto tempo!

Perchè porti il numero 19, in onore di Steve Yzerman?

No! E’ l’anno di nascita di mio nonno!

Ti ricordi dell’allenatore dei mondiali under 18 e 20?

Della 20 sono sicuro, era Massimo Da Rin, nella 18 mi sembra fosse sempre lui.

Rimaniamo in tema di allenatori, che ricordo di Valery Plotyansky?

Io ho cominciato con Valery a 10 anni, lui veniva dalla Russia e ai tempi sembrava strano che qualcuno portasse ad Alleghe un hockey diverso dallo stile nordamericano al quale tutti erano sempre stati abituati. Ha insegnato tanto a me ed ai miei compagni e il nostro gruppo gli ha dato in cambio delle belle soddisfazioni. Personalmente posso solo ringraziarlo!

Nella stagione 2001/02 hai giocato nello Zoldo.

Sì, la società aveva mandato me e qualche altro a fare un po’ di esperienza in Serie A2. Nella prima squadra non c’era posto per tutti ma quella esperienza mi ha aiutato molto a maturare e ad avere più fiducia in me stesso. Sono ritornato ad Alleghe cresciuto sotto diversi aspetti.

Quali sono i giocatori italiani che ritieni più forti?

Penso che Lino De Toni sia uno dei più forti che abbia conosciuto, dopo di lui direi Lucio Topatigh.

E di quelli attuali?

I più forti per me sono Nicola Fontanive e Luca Ansoldi.

Nella scorsa stagione, quali erano invece gli stranieri più forti?

Uno dei più forti, con un potenziale enorme, era Sarno, poi ovviamente Kelly e Sirianni del Val Pusteria anche se Colton Fretter del Bolzano, a mio avviso, era uno dei più decisivi.

Cos’è mancato all’Alleghe che invece il Brunico aveva?

Se guardi le 5 gare di playoffs, mancava poco ad ogni partita, non giocavamo alla pari ma quasi secondo me. Se guardi invece la regular season il Brunico è stato senza dubbio una squadra superiore.

Per finire, c’è qualcosa che non rifaresti più nella tua vita? E cosa ti auguri per il futuro?

No, rifarei tutto, nel bene e nel male! Per il futuro mi auguro una stagione migliore delle precedenti per l’Alleghe e personalmente spero di avere più soddisfazioni dal punto di vista sportivo. Per la vita privata desidero avere una famiglia che per me è una cosa molto importante, star bene e portare avanti con successo la mia attività.

Hai qualcosa da aggiungere?

Si, mi associo a quello che a detto Francesco De Biasio riguardo ai tifosi, il presidente Rossi ha fatto grandi sforzi per allestire una squadra competitiva. Noi ci impegnerenmo al massimo per raggiungere dei bei risultati. Chiedo a loro di essere presenti numerosi alle partite.  Per noi giocare con lo stadio pieno o quasi ci dà una carica speciale.

Grazie Bondra e in bocca al lupo!

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