Stanley Cup Final 2011: Alexandre Burrows regola gara 2

Stanley Cup Final 2011: Alexandre Burrows regola gara 2

Nel giorno in cui la città di Winnipeg ha dimostrato il proprio attaccamento a tale sport, acquistando tutti i biglietti disponibili in pochi minuti, ogni singolo canadese ha affrontato la giornata con le dita incrociate per i Canucks. Una mezza dozzina di loro, formano il team dei “Twitterati Canucks“. Seduti in un bar, località Gastown (centro storico di Vancouver), e in compagnia di rete wi-fi, aggiornano di continuo i profili di twitter con informazioni riguardanti la partita. Questo “lavoro” può portare a situazioni esilaranti, come quando uno di essi si è perso la rete decisiva di Bieksa contro gli Sharks, perchè stava partorendo un tweet. La bellezza dello spirito con cui i canadesi (e non solo, vista la classe con cui tutti i nord-americani seguono ogni singolo momento sportivo) vivono tale sport, è semplicemente esemplare.
Quelle dita di cui parlavo in precedenza, erano incrociate per un semplice motivo : dalla stagione 1967/68, in 25 occasioni, delle 27 totali, chi si è portato sul 2-0 nella serie finale, ha poi alzato la Stanley Cup.

Il riscaldamento toglie il dubbio riguardante Manny Malhotra : è presente. Supporter in delirio e un “Manny!Manny” che fa tremare la Rogers Arena. A fine match, il tabellino segnerà 7’26” di hockey giocato.

Primo periodo dominato da un equilibrio costante. Durante i primi 3′, i goalie non vengono chiamati in causa. Dopo 90” di pressione targata Bruins, i padroni di casa sfiorano il vantaggio con Salo ma Thomas risponde presente. Passa 1′ e un liscio difensivo di Rome non viene sfruttato da Krejci. Dopo aver fatto notare la propria compattezza, i Bruins subiscono la rete in situazione di inferiorità numerica. La brutta gestione da parte dei Canucks e il primo ottimo PK dei Bruins, non possono fare nulla contro l’errore del goalie proveniente dal Michigan. 12’12” sul tabellino e prima rete nella serie per Alexandre Burrows (Higgins, Salo).
I Bruins tentano di rispondere ma senza esiti positivi.

Frazione centrale in cui brillano i Bruins. Dopo aver buttato l’ennesimo PP, gli ospiti chiudono all’angolo l’avversario e non lo fanno respirare per 15′ abbondanti. In questo lasso di tempo, Luongo si limita a prendere due reti, visti i miracoli compiuti ai danni di Krejci e Horton. La rete del pareggio arriva al minuto 9:00 con Milan Lucic (Boychuk, Krejci) e quella del vantaggio, sfruttando la prima superiorità numerica della serie, al minuto 11:35 con Mark Recchi (Chara, Bergeron). La commedia degli errori si presenta nel reparto difensivo dei Bruins e Vancouver ha la possibilità di trovare il pareggio, in svariate occasioni, prima del secondo riposo. Nulla di fatto e a 61” dalla sirena, i Canucks si vedono infliggere una penalità ridicola.

Chiaramente, gli ospiti tornano sul ghiaccio non sfruttando la superiorità. Non basta : a 8” dalla chiusura, regalano 1’52” di PP ai Canucks. Stranamente, i ragazzi di Alain Vigneault non sfruttano il regalo, grazie anche ad un ottimo PK degli avversari. Da quel momento in poi, il pressing dei Canucks si rende protagonista. Prima della rete di Daniel Sedin (Burrows, Edler), arrivata al minuto 9:37, da notare la vigliaccata clamorosa di Krejci ai danni di Bieksa : bastonata violenta all’altezza del ginocchio destro. Il pressing di Vancouver continua fino a pochi secondi dalla sirena finale ma il match sembra destinato all’extra-time. Una grande manna dal cielo per i Bruins visti nel terzo periodo, tanto da pensare alla pausa tra l’ultimo periodo e l’OT come a una doccia rigenerante patrocinata da coach Julien.

Come non detto. 11 secondi di OT e Alexandre Burrows (o Ference e Chara?) chiude (chiudono?) la questione. Canucks avanti 2-0 nella serie e ora si vola al TD Garden.

Doveva essere la gara della disciplina.
12 (6 cadauna) penalità totali in gara 1, contro le 5 (2 per i Bruins) in gara 2. Il brutto gesto si è ripetuto : dopo il morso di Burrows, è stato il turno della bastonata di Krejci.

Doveva essere la gara in cui le superiorità numeriche avrebbero parlato.
0/12 totale in gara 1, contro il 2/5 (1/3 per i Bruins) in gara 2. Tutti i PP sono stati gestiti in maniera discutibile. Per i Canucks, quello che ha portato alla rete di Burrows, non aveva partorito nulla di positivo. Possiamo affermare che i Bruins hanno gestito meglio le superiorità. No, non è una battuta.

Doveva essere la gara dei Sedin e di Chara.
I gemelli non hanno dominato come solo loro sanno fare. La prima linea è stata tenuta in piedi da un maestoso Burrows, in serata di grazia. Chara e Seidenberg hanno pattinato per un’infinità di minuti, come in gara 1. Il capitano avrà sulla coscienza la disattenzione dell’OT.

Doveva essere la gara dell’eroe.
C’è stato. Il suo nome è Alexandre e il suo cognome Burrows.

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