Finlandia sul tetto del mondo

Finlandia sul tetto del mondo

(Bratislava) – Svezia-Finlandia: “nemici” per una sera, organizzatori dei Mondiali 2012 e 2013: in questa maniera si può riassumere la relazione che lega le due Federazioni scandinave a partire dalla partita che ha assegnato la medaglia d’oro.

Le due squadre hanno dato vita, nella prima parte dell’incontro, ad una partita nella quale il tatticismo ha prevalso e dove si è badato più a non prenderle che a darle. La Svezia, ha prevalso territorialmente nei minuti iniziali con i pericoli portati da Paajarvi al 2.10 e con uno scambio tra Backlund e Wallin reso inefficace dalla difesa avversaria.

La partita, giocata a ritmi blandi ha regalato poche azione degne di nota, i finlandesi si sono fatti vivi dalle parti di Fasth soltanto al 6.14 con lo slapshot centrale di Koivu, preso coraggio la squadra guidata da Jalonen ha riprovato una seconda conclusione, questa volta dalla blu, con Niskala al 7.11. Aaltonen avrebbe avuto l’occasione di spezzare l’equilibrio al 12.38, il contropiede innescato dall’attaccante è interrotto dal portiere svedese. La Svezia risponde agli avversari in due occasioni: al 15.59 con una discesa solitaria di Rundblad termina con il disco bloccato con la pinza da Vahanen, ventisei secondi più tardi Paajarvi scatta sulla destra, giunto nel terzo d’attacco scaglia il puck verso la porta, Vahanen prova a spazzarlo con la stecca, ma il disco si ferma nello slot senza che, tuttavia, Thornberg trovi il tempo per la deviazione.

La frazione centrale si apre con la Svezia in avanti, al 21.47 Tedenby, da posizione ravvicinata, non riesce a superare il portiere finlandese. La sortita dei “Suomi” si concretizza in power play al 25.34 con un fendente dalla blu. A rompere l’equilibrio ci pensa al 27.40 Paajarvi, il suo tiro angolato lascia inerme Vahanen. La reazione della Finlandia è tutt’altro che veemente e al 35.05 rischia di subire il raddoppio con il puck scagliato da Gunnarsson che trova nel palo l’unico ostacolo tra lui e la gioia del goal. Al 39.30 Petrasek è penalizzato per un gancio con bastone, la Finlandia, a 7” dal suono della sirena pareggia con un siluro dalla blu di Immonen.

I cinque minuti iniziali del terzo tempo offrono ai 9.166 spettatori accorsi all’Orange Arena una Finlandia esplosiva: al 42.35 Pihlstrom ruba il puck ad un avversario, davanti alla gabbia svedese lo cede all’accorrente Nokelainen che capitalizza l’occasione. Rinvigoriti dal vantaggio i finnici si gettano in avanti e al 43.10 sfiorano il terzo goal con Koivu, 11” più tardi il 3-1 è propiziato da Aaltonen che, con il suo passaggio dalla linea di fondo, consente a Kapanen di battere a rete. Il contraccolpo psicologico è pesante, gli uomini di Marts non sono più in grado di trovare il bandolo della matassa, la Finlandia controlla il match, presentatndosi di tanto in tanto dalle parti di Fasth, come la discesa di Granlund maturata al 53.26. Quando oramai la partita sembra avviata alla conclusione i finnici danno fuoco agli ultimi botti: al 56.41 Pesonen riprende il disco rimbalzato contro la balaustra e batte un sorpreso Fasth. Al 57.16 Pyorala sgancia un tiro non irresistibile, ma il portiere svedese oramai assente non oppone la necessaria resistenza. Al 59.05 Pihlstrom realizza, a pochi passi dal goalie svedese, l’ultimo goal del Mondiale slovacco su assist di Lajunen.

Svezia – Finlandia 1-6 (0-0; 1-1; 0-5)
Svezia:
Viktor Fasth (Erik Ersberg); Carl Gunnarsson – David Petrasek – David Rundblad – Staffan Kronwall – Daniel Fernholm – Tim Erixon – Oliver Ekman Larsson; Martin Thornberg – Patrik Berglund – Magnus Paajarvi – Loui Eriksson – Niklas Persson – Robert Nilsson – Mattias Tedenby – Marcus Kruger – Jakob Silfverberg – Mattias Sjogren – Jimmie Ericsson – Rickard Wallin – Mikael Backlund. Coach: Par Marts
Finlandia: Petri Vahanen (Teemu Lassila); Sami Lepisto – Anssi Salmela – Jyrki Valivaara – Janne Niskala – Ossi Vaananen – Pasi Puistola – Lasse Kukkonen – Topi Jaakola; Mikko Koivu – Tuomo Ruutu – Mika Pyorala – Niko Kapanen – Juhamatti Aaltonen – Leo Komarov – Janne Pesonen – Jarkko Immonen – Mikael Granlund – Jani Lajunen – Petteri Nokelainen – Antti Pihlstrom. Coach: Jukka Jalonen
Arbitri: Darcy Burchell (Canada) e Brent Reiber (Svizzera) Linesmen: Chris Carlson (Canada) e Kiel Murchison (Canada)
Penalità: Svezia 8 (2/4/2) – Finlandia 4 (0/4/0)
Tiri: Svezia 33 (12/11/10) – Finlandia 32 (13/9/10)
Marcatori: (1-0) 27.40 Magnus Paajarvi; (1-1) 39.53 Jarkko Immonen (Janne Pesonen – Mikko Koivu) PP; (1-2) 42.35 Petteri Nokelainen (Antti Pihlstrom); (1-3) 43.21 Niko Kapanen (Juhamatti Aaltonen – Leo Komarov); (1-4) 56.41 Janne Pesonen (Mikael Granlund); (1-5) 57.16 Mika Pyorala (Mikko Koivu – Anssi Salmela); (1-6) 59.05 Antti Pihlstrom (Jani Lajunen)
Spettatori: 9.166
MVP: Magnus Paajarvi (Svezia) e Mikko Koivu (Finlandia)

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