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Agli inizi degli anni ’90 la situazione della SGC non era delle migliori: pesanti debiti societari, una squadra in serie B, lo Stadio del Ghiaccio fatiscente, un vivaio con pochi ragazzi; oggi invece Sandro Moser lascia un promettente settore giovanile con più di 160 tesserati, e una prima squadra in serie A che ha vinto uno scudetto e ha fatto sognare tutto il paese, nonostante negli ultimi mesi i risultati sportivi non siano stati dei più soddisfacenti.
«Dopo tutti questi anni di lavoro», hanno commentato i dirigenti della SGC, «in un’ottica di rinnovamento generale della società, Moser ha espresso il suo desiderio di fare un passo indietro per lasciare spazio a un altro presidente. È sicuro comunque che Moser resterà nel direttivo della società: continuerà ad aiutare nella gestione, in quando il suo bagaglio di esperienza è un patrimonio che non deve andare disperso».
Nonostante le voci in paese, non c’è ancora un nome pronto a sostituire Moser, anche perché i prossimi mesi saranno cruciali per il futuro della società. Non è un segreto infatti che la Federazione richieda per tutte le società sportive che parteciperanno con una squadra al prossimo campionato di serie A una forma giuridica differente rispetto a quella attuale della SGC. Ma la trasformazione non è immediata e dovrà essere spiegata e condivisa con tutto il paese, in quanto la Sportivi Ghiaccio Cortina è, e continuerà a restare, un patrimonio comune di tutta la collettività.
Chiariti questi aspetti tecnici, però tutt’altro che secondari, si potrà procedere alla ricerca di un nuovo presidente che raccolga la ricca eredità di Sandro Moser. Anche nel caso di trasformazione in società a responsabilità limitata, saranno comunque i soci ad eleggere il presidente. Ipotizzare nomi in questo momento è sicuramente prematuro.
È ricca l’eredità di Sandro Moser dopo vent’anni alla guida della Sportivi Ghiaccio Cortina
